Sicuramente in un momento che vede un apparente invasione senza precedenti di immigrati clandestini, ed il continuo operare di ISIS nel medio-oriente, poter avere un servizio di intelligence d’eccellenza è cosa non solo gradita, ma necessaria. Vi propongo quindi questo articolo che apre una finestra sulla “gestione” dei nostri servizi, dando alcune informazioni su chi siano i maggiori responsabili della nostra Intelligence.
007 E STELLETTE. IL GIOCO DELLE NOMINE. LA CORSA PER IL ROS ED I SERVIZI SEGRETI
(di Mario Sechi) – C’è un pianeta visibile e c’è una galassia invisibile. C’è la fiamma e ci sono le stellette. C’è il mondo di sopra e quello di sotto. E per fortuna è tutta roba che non si twitta, sfugge alla breve esistenza del social, è materia di concretezza assoluta.
Siamo nel campo della legge e dell’ordine, della sicurezza e dell’intelligence. Qui il governo Renzi si sta muovendo silenziosamente (e per ora bene). Carabinieri e servizi segreti sono il fulcro di questo mondo. Il 16 gennaio scorso il governo ha affidato il comando dell’Arma alle mani esperte di Tullio Del Sette. E’ il cinquantanovesimo comandante generale della storia dei carabinieri, viene da Bevagna, Accademia militare a Modena, tre lauree, tre encomi solenni, un elogio, è stato il primo carabiniere capo di gabinetto del ministero della Difesa, chiamato a quel ruolo dal ministro Roberta Pinotti. In precedenza è stato capo dell’ufficio legislativo di Antonio Martino, Arturo Parisi e Ignazio La Russa.
Continua a leggere via 007 E STELLETTE. IL GIOCO DELLE NOMINE. LA CORSA PER IL ROS ED I SERVIZI SEGRETI.