TERRORISM, THE TIME IS OVER!!!

Terrorism… Meanwhile many still believe that terrorism won’t seriously affect Europe… Meanwhile many still believe that ISIS can be controlled sending just a few hundreds soldiers in Middle East countries… Meanwhile many still believe that we are safe, that guns owner are the real danger and that Illegal Immigration must be “supported” because “they are refugee fleeing from war”… Meanwhile the people is discussing about “Gender”, raising “peace & love” flags in every second corner of our western world… in few hours, 4 different attacks have been perpetrated, in four different countries, to four different “kind of target”, right in front of our eyes…

The victims where not politicians, soldiers, police or any other “specific” target… they where “nobody and everybody”!!!

The time for talking and unnecessary political battles is over! Now is the time to act and stop believing in fairy tales. Now it’s time for our politicians, all (honest, dishonest, corrupt, old, young, left or right, gay or straight, women or men, Christians or Muslims or Hindus or any other religion or belief, whites or blacks or yellow or blue), to stop talking of useless matter, and act to seriously stop all this!!!

Religious terrorism is like a cancer; maybe, when you take it in time, it will be possible to stop it after an invasive surgery followed by radiotherapy. Vice versa, if you are late, or you underestimate it, it will spread everywhere, and there won’t be any more chances to defeat it!

Well, ISIS have been underestimated for too long!!!

Danilo

L’EFFETTO FARFALLA e l’ Isis… il manuale per mettere “Roma a ferro e fuoco” (da – IlGiornale.it)

Avete presente l’effetto Farfalla?

Effetto farfalla è una locuzione che racchiude in sé la nozione maggiormente tecnica di dipendenza sensibile alle condizioni iniziali, presente nella teoria del caos. L’idea è che piccole variazioni nelle condizioni iniziali producano grandi variazioni nel comportamento a lungo termine di un sistema.

 

Se ora vi state chiedendo cosa c’entri questo con l’articolo che segue, vuol dire che ancora non avete realmente realizzato cosa sia l’ISIS, come il terrorismo funzioni, e soprattutto cosa stia causando il nostro sterile “attendere e guardare” mentre affermiamo che ci dispiace vedere delle persone inermi morire li in quel freddo televisore!!!!

Tra le tante forme di terrorismo che abbiamo conosciuto nella nostra storia, probabilmente il terrorismo religioso e’ il peggiore; infatti, se con un gruppo di terroristi “politici” o comunque animati da ideali “umani” si potrebbe pensare di arrivare ad una soluzione o ad una trattativa, con il terrorismo religioso non si può’!  Sedersi ad un tavolo di trattativa con queste persone pensando di poter ottenere qualcosa, sarebbe come “voler far passare un cammello per la cruna di un ago (vi ricorda niente questa citazione?).

La strategia che sta adottando l’ISIS e’ (sul piano del terrore) vincente… Infatti, mentre noi esitiamo nelle scelte e nelle decisioni, mentre noi continuiamo a cercare non so quale dialogo con non so chi, mentre noi continuiamo a permettere che migliaia di sconosciuti invadano il nostro territorio, loro attaccano chiunque e dovunque … ed e’ così’ che a poco a poco tutti realizzate (io lo so da molti anni come funziona) che non serve molto per causare un onda di paura gigantesca … basta che due pazzi (o anche solo uno) entrino in un qualsiasi posto pieno di civili (senza razza, religione, colore della pelle o altro, solo cosiddetti “civili”) e sparino all’impazzata… anche quando nessuno fosse colpito, tutti iniziereste a domandarvi (quasi con timore di farvi sentire) dove colpiranno domani!!

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E poi escono questi articoli (come quello che segue il mio commento) … e la gente leggendoli si stupisce e si chiede se sia realmente possibile … i giornalisti li scrivono come se fosse lo scoop del secolo … eppure e’ già da molto che questi ISIS, Boko Haram, Al Qaeda etc. spargono il male nel mondo intero… ma noi, anzi lasciatemi dire VOI, vi stupite e continuate a postare della vostra passeggiata in moto o del bel vestito o del cane che soffre, ma quando una notizia di come l’ISIS abbia ucciso madre e 2 figli impiccandoli ad un ponte, o centinaia di persone vengono trucidate in Nigeria, nessuno la pubblica sulle sue bacheche, e tutti sono contenti di Sentire i nostri politici che ci rassicurano dicendo che a noi non succederà’ nulla, che noi siam sicuri!!!!

Allora veniamo all’EFFETTO FARFALLA:  noi (gli stati, i politici, i governi, ed anche i privati cittadini) oggi stiamo provocando una minima variazione che domani (tra 5-10-15-20 anni e chissa’) sarà una variazione enorme… anzi ne stiamo facendo molte di queste piccole variazioni… Lasciamo che l’immigrazione di massa ci stravolga, togliamo i crocifissi dalle scuole, cambiamo le nostre tradizioni, addirittura scendiamo da un pullman perché a dei mussulmani non va che le nostre donne vestano la minigonna… e loro, i terroristi, il male, il demonio o come ca**o lo volete chiamare, loro continuano a guadagnare terreno … fino a quando non sara’ troppo tardi!!!!

 

Vi lascio all’articolo…

Danilo

 

Dopo l’attacco in Tunisa è allerta terrorismo in tutta Italia. Il nostro Paese, come ha più volte sootolineato anche il Viminale, potrebbe essere nel mirino dell’Isis soprattutto in concomitanza di grandi eventi come Expo e il Giubileo straordinario voluto da Papa Francesco.

Ed è proprio su Roma che i jihadisti dell’Isis e le cellule dormienti presenti in Italia hanno messo gli occhi.

Così su un nuovo ebook diffuso in rete qualche lupo solitario dispensa consigli su come mettere Roma a ferro e fuoco. L’autore del testo avrebbe “studiato la jihad globale per 10 anni, ha conoscenza dei diversi tipi di gruppi della jihad nel mondo, le loro sconfitte e i successi”. Poi si entra nel dettaglio del piano del terrore: “L’avvento della guerra per la conquista di Roma – scrivono – consisterà principalmente di guerriglia urbana nelle città e nelle strade europee”.

Dopo l’addestramento con le normali armi la guida suggerisce di imparare ad usare anche armi definite “rudimentali perché sono facili da utilizzare e perché in molti casi non sono illegali. Questo tipo di armi sono considerate potenzialmente letali, e sono buone anche per l’autodifesa. Non devono mancare archi e frecce fatti in casa, balestre, fionde, molotov, fucili ad aria (che sono facilmente rintracciabili nei negozi che vendono articoli per cacciatori), pistole a pellet con punte di metallo”. In una delle foto che illustrano il libro digitale, poi, compare anche la foto di una pistola balestra usata per la caccia che si consiglia si usare per gli “attacchi silenziosi”. I primi tre esempi di armi presenti in questa lista, poi, possono essere fatte in casa. Quindi, il manuale suggerisce anche dove e come trovare le istruzioni per costruirle: “Utilizzate il browser Tor per ricercare come sono fatte su Wikihow.com. Inoltre avere armi moderne richiede soldi e fatica. Oltre ad essere letali, poi, queste possono essere pericolose per chi le detiene. Se vi fermano con un’arma di questo genere sarete imprigionati con una condanna molto lunga. Tuttavia, se vi arrestano è sempre meglio dire che fate parte di una banda locale e non di una cellula terroristica islamista”. A questo punto, come racconta il Tempo, ecco l’elenco dei luoghi dove è possibile trovare le armi: “Si trovano di solito nel mercato nero. I musulmani che hanno fatto parte di bande o sono in carcere per reati minori sanno che bisogna contattare gli spacciatori nei posti del mercato clandestino e chiedere loro come fare per acquistarne una”.

Per quanto riguarda l’utilizzo di ordigni esplosivi la guida del bravo combattente indica le parti necessarie per creare un dispositivo dal sicuro effetto deflagrante. Insieme alle foto, ecco una breve guida su come costruire una bomba. Intanto il manuale indica che sono quattro le parti necessarie: “Serve un contenitore che può essere di qualsiasi dimensione. Una bottiglia o una pentola a pressione portatile, anche una macchina. Poi serve l’innesco, polvere esplosiva mescolata con lo zucchero, o un elastico acceso manualmente, oppure del liquido infiammabile. Il combustibile, che può essere anche una bomboletta a gas, fertilizzanti, bombolette spray, etc. In ultimo il contenitore dovrà essere riempito do materiali che con l’esplosione arriveranno a colpire dappertutto per ferire la gente. All’occorrenza potranno essere usati chiodi, sfere metalliche e rocce taglienti”. Su Youtube comunque, rassicura l’autore, esistono video che mostrano come sono fatti questi ordigni. Anche in questo caso bisogna utilizzare il browser Tor per “navigare in sicurezza”. In fondo, aggiunge la guida, “basta vedere cosa accade gettando un deodorante nel fuoco per capire gli effetti”.

via Isis, il manuale per mettere “Roma a ferro e fuoco” – IlGiornale.it.

MISSIONE DI PEACE KEEPING? DEVE ESSERE UNO SCHERZO! L’Italia farà guerra alla Libia? | Sostenitori delle Forze dell’Ordine

Oggi credo di aver sentito abbastanza battute sulla situazione in Libia!

Al termine dell’articolo che segue leggerete tutti che Secondo fonti vicine a Palazzo Chigi, il premier Matteo Renzi starebbe valutando la possibilità di intraprendere “una missione di peacekeeping con le bandiere dell’Onu, ma guidata dall’Italia”. Non è, infatti, escluso che, nel giro di qualche mese, l’Italia possa “intervenire con propri militari in una missione dai contorni per ora non definibili”. Ma una missione di peacekeeping basta per pacificare i tagliagole islamici?

Ora vorrei io rispondere alla domanda con un altra domanda:  Ma stiamo scherzando?  ma e’ una burla toscana o veramente stiamo pensando ad una missione di Peace Keeping?

Probabilmente dal basso della mia “finestra popolare” non vedo situazioni che invece sono chiare ai nostri Politici; Infatti, mentre loro (i politici) vedrebbero l’Italia a guida di una missione di “mantenimento della pace”, io vedo la necessita’ di fermare delle forze nemiche che tutto hanno tranne che la voglia di sedersi ad un tavolino per parlare di Pace. L’ISIS, Ansar al Sharia, e Alba Libica non sono certo delle normali “fazioni in lotta per una porzione di territorio”, ma bensì‘ delle forze ben organizzate e con intenzioni decisamente sia bellicose sia di conquista.  No signori miei, li non abbiamo da andare a mantenere la pace… quella mossa avremmo dovuto farla quando l’ex presidente francese Nicolas Sarkozy decise di eliminare chi quella terra era riuscito a tenerla in pace il rais Muhammar Gheddafi.  Ma non ne fummo capaci, ed al solito, come in un treno senza freni, accettammo che altre nazioni decidessero della nostra sicurezza nazionale, andando a creare scompiglio a pochi passi da casa nostra. 

Ora, quando i militanti di ISIS hanno invaso punti strategici e determinanti per il controllo del territorio Libico, quando ormai iniziamo realmente a sentire il fiato sul collo, invece di dire chiaramente che l’Italia non permetterà’ ad alcun buzzurro di minacciare la nostra amata Italia, parlano di operazioni Onu, parlano di missioni di mantenimento della pace… Scusatemi, ma se vogliamo fare un paragone, parlare di un azione in Libia ipotizzando una missione di mantenimento della pace sotto egida ONU, e’ come parlare di estirpare un cancro con l’aspirina!

Allora, sempre dalla mia “finestra popolare” penso sia il caso che i nostri politici abbandonino i toni politicamente corretti, ed inizino a cercare tra gli uomini delle nostre Forze Armate dei seri consiglieri, non a caccia di un futuro posto politico,  bensì’ professionalmente preparate ed amanti della patria e della Bandiera.  Allora forse, le idee si chiariranno, e tutti si renderanno conto che per fermare quei terroristi non serve una missione di pace, ma una missione di guerra!

Vi lascio come al solito all’articolo dal quale ho preso spunto, vi consiglio di leggerlo bene e capire ciò’ che, seppur non scritto, si può facilmente intuire “tra le righe”.

Danilo Amelotti

Palazzo Chigi valuta la possibilità di intraprendere una missione di peacekeeping con le bandiere dell’Onu, ma guidata dall’Italia. Nei prossimi mesi i nostri militari potrebbero essere inviati in Libia. Ma con quali regole di ingaggio? I miliziani libici legati allo Stato islamico hanno preso il controllo di Sirte stabilendo il quartier generale in una radio locale nel centro della città costiera a 500 chilometri a est di Tripoli. Il timore è che possano proclamare l’emirato islamico di Sirte, sulla scia di quanto già fatto a Derna.

Il rischio per l’Italia di finire sotto il tiro dei missili dei jihadisti libici si fa, giorno dopo giorno, sempre più concreto. Anche per questo motivo il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ha avvertito che il governo è pronto a intervenire militarmente in Libia, “naturalmente nel quadro della legalità internazionale”, ossia in caso di intervento sotto l’ombrello Onu.

La Libia paga ora il prezzo della forsennata guerra voluta dall’allora presidente francese Nicolas Sarkozy contro il rais Muhammar Gheddafi. La Primavera araba ha messo in sella un governo debole e litigioso aprendo così la strada al jihadismo che ha trovato nello Stato islamico del califfo Abu Bakr al Baghdadi. La Libia è uno Stato fallito. Qui l’Isis può avere buon gioco. Sui siti jihadisti sono apparse foto di uomini armati di kalashnikov seduti di fronte ai microfoni nello studio di registrazione. “Hanno conquistato Radio Sirte – ha riferito un residente – da allora hanno mandato in onda versetti del Corano e discorsi di al Baghadi”. Un ex funzionario statale teme che i jihadisti “possano avvantaggiarsi dell’assenza di qualsiasi autorità centrale governativa per trasformare la città in un emirato islamico come hanno fatto a Derna”. La situazione, però, ha aggiunto, è più complessa di quanto non possa sembrare.

Diversi gruppi radicali hanno, infatti, i propri bastioni a Sirte. Tra questi ci sono anche Ansar al Sharia, gruppo terroristico nella lista nera di Usa e Onu, e Alba Libica, coalizione che già controlla parte di Sirte.

Il dato più drammatico è che, con la presa di Sirte, i jihadisti vicini allo Stato islamico si trovano a un tiro di schioppo dall’Italia. Appena 500 chilometri. “In Libia – ha finalmente ammesso Gentiloni – comincia a esserci una minaccia terroristica finora abbastanza circoscritta a Derna e in alcune zone del sud”. L’Italia sostiene già la mediazione dell’Onu che sta cercando di riconciliare le due diverse forze del Paese. Ma, se non dovesse riuscire nella mediazione, il governo Renzi sarebbe pronto a fare “qualcosa di più”. Secondo fonti vicine a Palazzo Chigi, il premier Matteo Renzi starebbe valutando la possibilità di intraprendere “una missione di peacekeeping con le bandiere dell’Onu, ma guidata dall’Italia”. Non è, infatti, escluso che, nel giro di qualche mese, l’Italia possa “intervenire con propri militari in una missione dai contorni per ora non definibili”. Ma una missione di peacekeeping basta per pacificare i tagliagole islamici?

via L’Italia farà guerra alla Libia? | Sostenitori delle Forze dell’Ordine.

BBC News – Shooting at Copenhagen blasphemy seminar

Shooting at Copenhagen blasphemy seminar

Danish police have said three officers were shot and wounded at blasphemy debate in Copenhagen where the French ambassador was speaking.

Two gunmen are said to still be at large.

Reports say up to forty shots were fired outside the venue in the Danish capital.

Controversial Danish cartoonist Lars Vilks, who has drawn caricatures of the Prophet Muhammad, was also present at the debate, according to local reports.

via BBC News – Shooting at Copenhagen blasphemy seminar.

ISIS SEIZES IRAQI CITY – Attacks Al-Asad Base WIth 300 US Marines Inside – EIGHT SUICIDE BOMBERS Killed Inside Base | The Gateway Pundit

ISIS fighters seized most of al-Baghdadi in Ramidi – where 300 US Marines are stationed training Iraqi Forces.

Al-Asad base is near the city – where 300 Marines are stationed.

UPDATE: At least eight ISIS fighters attacked the base where over 300 US Marines are stationed.

Eight suicide bombers managed Friday to get onto a sprawling Iraqi military base where hundreds of U.S. Marines are training their Iraqi counterparts, but were killed by an ISF counter attack almost immediately.

The US Marines at Al-Asad airbase has been under frequent attack since January.

But today ISIS seized large swaths of the city.

The ISIS linked Twitter accounts are tweeting about the developments.

Iraqi officials say they have lost contact with the base.

ISIS is openly mocking Obama.

UPDATE: Reuters has more…

90% of town of al-Ramadi is under ISIS control.

Islamic State insurgents took control on Thursday of most of the western Iraqi town of al-Baghdadi, threatening an air base where U.S. Marines are training Iraqi troops, officials said.

Al-Baghdadi, about 85 km (50 miles) northwest of Ramadi in Anbar province, had been besieged for months by the radical Sunni Islamist militants who captured vast swathes of Iraq’s north and west last year.

“Ninety percent of al-Baghdadi district has fallen under the control of the insurgents,” district manager Naji Arak told Reuters by phone.

Militants attacked al-Baghdadi from two directions earlier in the day and then advanced on the town, intelligence sources and officials in the Jazeera and Badiya operations commands said.

The officials said another group of insurgents then attacked the heavily-guarded Ain al-Asad air base five km southwest of the town, but were unable to break into it.

UPDATE: Pentagon says Baghdadi has fallen but no attack at base.

via ISIS SEIZES IRAQI CITY – Attacks Al-Asad Base WIth 300 US Marines Inside – EIGHT SUICIDE BOMBERS Killed Inside Base | The Gateway Pundit.

44 police commandos killed in anti-terror op mourned in Philippines | euronews, world news

The Philippines president on Friday told relatives of 44 police commandos killed during an anti-terror operation that went wrong that he understood their loss.

They were gathered in front of the coffins of the slain officers at a memorial service, held at a police base in Taguig.

The president said he too lost a loved one unexpectedly.

Keep reading at:  44 police commandos killed in anti-terror op mourned in Philippines | euronews, world news.

Mossad said helping Brussels seek terror mastermind | The Times of Israel

The news about “the seeking of terror mastermind” keep flowing on the net.

Of course many agency are now working together in order to capture the responsible for the recent terroristic attack happened in paris.

But Again, I am wondering whether the dislocation of Military forces in our territory is something necessary or in any case Helpful!

Live a comment!

Mossad said helping Brussels seek terror mastermind | The Times of Israel.

In case of Fire DO NOT JUMP OUT OF THE WINDOW!!! In caso di Incendio o emergenza Non Saltare fuori dalla finestra!!

In caso di Incendio o emergenza Non Saltare fuori dalla finestra!!

I believe this is a clear message!  I would like this sign to become one of the normally Fire Sign used in all Buildings like the one “don’t use the lift” etc. 

How many life have gone because people was trapped in a fire or other events?  I would say to far to many!  Today we have technique and technology that can help us in such situation, no matter how high is the building, you will be always able to safely repel down with the use of a rope.  

Consider that in 15 minutes over 15 people can evacuate form a unique Ancor point… and in the same time, if you are lucky, the firefighters and emergency teams will be just arrived.  Than, when you are over the fifth floor you won’t even  be able to evacuate with the fireman’s ladder,  … yes is too short!!… so you will have to wait until the firefighter can reach you by the inside of the building… but fire do not wait… a collapse of the building can happen any second… a dense and highly toxic smoke will be probably filling all empty spaces, burning out your oxygen reserve… etc etc …

Now consider… we are talking of a minimum of 15 minutes waiting (and this is a really positive and optimistic time estimation)… in the same time, when you have a repelling evacuation system, already 15 people would have been able to safely evacuate from each evacuation point!

Prevention and awareness are the primary survival mean in any situation… No matter who you are, how rich you are, your social rank, age, sex etc …

 

In caso di Incendio o emergenza Non Saltare fuori dalla finestra!!.

In caso di Incendio o emergenza Non Saltare fuori dalla finestra!!

non saltare dalla finestra-emergenza-fuoco-discesa-in corda-danilo-amelotti-EBE

Quante volte avete sentito o letto di persone che, rimaste intrappolate in un edificio a causa di un incendio, hanno deciso di saltare giu’ dalla finestra?

Penso tutti ricorderete gli avvenimenti dell’11 Settembre 2001 (9/11), e ricorderete le agghiaccianti immagini di persone che saltavano nel vuoto!

Vivere o lavorare in un palazzo alto e’ sicuramente piacevole, dalle finestre si può’ godere di un ottima vista, il rumore del traffico e’ minore, l’aria più’ pulita… Ma quando dovesse giungere il momento di evacuare rapidamente può’ diventare una TRAPPOLA MORTALE…

Non serve un enorme incidente, basta un muro di fuoco e fumo che vi intrappola in una stanza.

I vigili del Fuoco hanno scale che possono arrivare fino al 5 piano, non oltre, e comunque impiegheranno sempre del tempo per arrivare sul posto.

Oggi, grazie alla conoscenza ed alla tecnologia, chiunque può’ essere preparato a tale evenienza ed avere un via alternativa di fuga.  Anche persone con disabilità motorie e bambini possono facilmente evacuare un edificio in tutta sicurezza.

Io vi propongo un sistema innovativo che vi permetterà di evacuare un edificio rapidamente, autonomamente, ed in piena sicurezza, usando una finestra o un balcone come “via di fuga”. EBE

Qui di seguito una serie di articoli di incidenti avvenuti in Italia.

Milano, per salvarsi dall’incendio anziano si butta dalla finestra e muore

Incendio in casa, padre lancia figlia dalla finestra a un passante e le salva la vita

Era sabato sera quando un cestino per i rifiuti ha preso fuoco nel palazzo. In poco tempo, le fiamme si sono propagate fino a rendere impossibile la fuga.

Via Giovannetti: incendio in appartamento, uomo si butta dalla finestra
„Sorpreso nell’appartamento in fiamme dell’ex compagna si lancia dalla finestra“

 

Divampa incendio in casa Si lancia dalla finestra

 

 

Boardman apt. catches fire, man jumps from window | WKBN.com.

PENTAGON TESTS – TNM20 FREE TACTICAL MAGAZINE

TNM20
TNM20-NEWS FROM THE WORLD

Pentagon tests

first network hub

WASHINGTON — Tests of the first hub in the Pentagon’s network consolidation effort, at Joint Base San Antonio-Lackland, Texas, have thus far been successful, Acting DoD Chief Information Officer Terry Halvorsen said. This amounts to a step forward as the Pentagon collapses its sprawling, disparate networks into a more streamlined, standardized, defendable and cost-effective structure. Each network hub, called a joint regional security stack (JRSS), is essentially a collection of servers, switches and software tools to provide better network traffic visibility and analysis. “It has some sensors, which will give us a better tip-off to what’s going on on the network, so we can take more responsive action [against anomalous activity],” Halvorsen said in a call with reporters. Citing security concerns, he declined to discuss the specifics of the test or the protective software — and declined to discuss costs ahead of Congress approving the Defense Department’s budget. The consolidated structure would also be visible to the National Security Agency, for intelligence sharing and collaborating on network defense, officials say.  Starting next year and culminating in 2016 and 2017, the rolling effort will see 11 JRSS nodes in the continental U.S., and 23 locations around the world. The first JRSS is at Joint Base San Antonio-Lackland has been set up to handle both Army and Air Force network traffic. “There’s an enormous push behind the thing, this is happening now, it’s not some future pipe dream type stuff,” Hari Bezwada, the chief information officer for the Army’s Program Executive Office Enterprise Information Systems. An Army battalion, which has been installing bulk buys of networking gear, has completed work at nine bases, Bezwada said. The Army and Air Force are converting to JRSS nodes, ahead of the Navy and Marine Corps. The consolidation is meant to reduce the attack surface for hackers, and DoD’s finite number of defenders, Rezwada said. DoD plans to wrap the whole thing in “best-of-breed” security software.  “You don’t want people to come in through the back door and attack, now we can defend these locations a lot better, with sophisticated, trained people,” Bezwada said. The Army and the NSA’s Information Assurance Directorate are also collaborating on a laboratory that allows experimentation with new cybersecurity technology. Among other cloud-based applications, the consolidated networks will host “big data” analytics apps that would sniff out intrusions in real time, Bezwada said. What’s more, network overseers will be able to “see” 4 million users simultaneously, Rezwada said.  The transition will also enable the Army to seek cloud-based “unified capabilities,” a package of IP-based services including chat, video and voice communications. The Pentagon plans to issue a request for proposals in early 2015.

By JOE GOULD

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