In un mondo di disonesti, c’è sempre chi spicca più di altri … il mio commento all’articolo: “Maria Elena Boschi: banche e petrolio, le mie verità. Posso sbagliare ma mai in malafede, poteri forti contro governo”

La Boschi si difende, parla di poteri forti che li vogliono schiacciare.  A vedere ciò che è successo nei passati governi, ciò che succede in Europa con le banche, l’Euro ecc., forse gli si potrebbe anche credere, o semplicemente arrivare alla deduzione che in un mondo di “disonesti” c’è chi spicca più di altri!

Ed a giudicare dallo “scandalo” Panama, chi non ha mai commesso peccato scagli la prima pietra!  (beh che ci crediate o meno, io ci potrei andare a scagliare una pietra, e sono convinto che ci potrebbero andare anche moltissimi di voi!)

vi lascio all’articolo!

Danilo Amelotti

 

“Io quel provvedimento lo difendo, risponde a una necessità, crea lavoro. Naturalmente posso sbagliare, non dico di essere perfetta. Ma anche nei miei errori c’è sempre la buonafede, mai la lusinga di qualcuno o gli interessi personali”. È quanto afferma alla Stampa, il ministro Maria Elena Boschi, che precisa: “Mai conosciuto il fidanzato della Guidi. Io favori a mio padre? Non c’ero nelle riunioni decisive, il Tesoro fece il decreto”.

“Ogni settore che smuove posti di lavoro ha le sue lobby – spiega Boschi -.  Noi abbiamo una linea chiara: sbloccare il Paese, toglierlo dalle sabbie mobili della burocrazia. Vale per le estrazioni, per l’edilizia che ha perso oltre mezzo milione di posti di lavoro, per la banda larga. Non sapevo nulla del compagno di Federica. Ma conosco molto bene il provvedimento, atteso dal 1989. Era ed è sacrosanto. Se poi il compagno di Guidi o chiunque altro ha violato la legge, giusto che ne risponda. Noi abbiamo semplicemente fatto la cosa giusta per l’Italia”.

“Certo che con la Guidi ho parlato di quell’emendamento – aggiunge quindi -. Ma non sapevo quali interessi avesse Gemelli”. Sulla norma entrata e uscita alle quattro di notte, Boschi osserva che si tratta di “normali dinamiche parlamentari”.

Succede sempre, si trovano almeno altri cento esempi simili negli ultimi due anni”. “Certo che intorno alle opere pubbliche si muovono interessi. È ovvio – commenta anche -. Ma non per questo si deve bloccare tutto altrimenti l’Italia muore. Occorre avere due stelle polari: la legge e la propria coscienza. Io personalmente le ho rispettate entrambe. Ci attaccano i poteri proprio perché non siamo schiavi dei poteri forti, non siamo il terminale di niente e di nessuno. Questo non piace a molti”.

Sull’offensiva dei giudici, Boschi afferma: ” Tra alcuni dei nostri c’è la tesi di un’azione giudiziaria legata al referendum sulle trivelle; ma io non ci voglio credere”. Su Beppe Grillo, aggiunge: “Ho apprezzato che a nome del Pd Bonifazi abbia chiesto i danni civili e penali a Beppe Grillo”. E sul caso Etruria: “complessivamente abbiamo in Banca Etruria poche migliaia di euro in tutto. E mio fratello ha ottenuto un mutuo con sua moglie”.

Source: Maria Elena Boschi: banche e petrolio, le mie verità. Posso sbagliare ma mai in malafede, poteri forti contro governo

LEGITTIMA DIFESA IN UN INVASIONE DOMESTICA: COS’È, E COSA SICURAMENTE NON È!

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A premessa di questo mio scritto vorrei dedicare lo stesso al Presidente Renzi, all’Onorevole Salvini, e più in generale, a tutti i nostri politici, nella speranza che ne facciano tesoro per imparare qualche nozione a loro forse sconosciuta o “dimenticata”. Vorrei inoltre dedicarlo a tutti quei giornalisti che, probabilmente nella sola ricerca della audience, usano termini e frasi sbagliate, rendendosi quindi responsabili non solo di una mala informazione e distorsione di fatti, ma anche di un serio indebolimento della sicurezza del cittadino!

L’articolo

Poco tempo fa pubblicai un articolo che parlava della difesa domestica. All’interno dell’articolo descrivevo per sommi punti cosa fosse la difesa domestica e come essa dovesse essere organizzata. Al termine dell’articolo la mia conclusione fu:

…spero con queste righe di aver fatto breccia nelle vostre menti e idee, facendo capire a tutti quelli che vedono la difesa domestica come un’arma detenuta in casa o un semplice gancetto alle tapparelle, che la difesa domestica è cosa ben più seria e complicata di quel che vorrebbe sembrare.

Oggi mi trovo nuovamente a scrivere su quest’argomento, e lo faccio in risposta al recente evento, che vede un pensionato di 65 anni accusato di omicidio volontario per aver sparato con la propria arma regolarmente detenuta e denunciata ad un invasore domestico.

Penso che fuori dalle de-generalizzazioni dell’evento causate della politicizzazione dello stesso (ergo parti politiche che fan leva sull’accaduto per ottenere consensi) e dal diffondersi di post senza senso sui social media, che tramutano addirittura un atto di difesa personale (quindi legittima difesa) in un atto di giustizia privata (quindi omicidio intenzionale o cosa simile), bisogna riuscire a capire cosa sia un ‘ invasione domestica, quale sia la psicologia dell’assalitore e dell’assalito, e quali fattori intervengano ad influenzare l’esito della stessa.

Per rendere il discorso semplice basta pensare al mondo animale… se un animale (qualunque esso sia) è attaccato nella sua tana, l’animale si difende con il massimo della forza possibile. Ciò non è dovuto all’intenzione dell’animale di uccidere l’assalitore, bensì dall’intenzione di difendere sia la propria tana sia la propria vita. Se al termine della colluttazione l’assalitore ha la peggio e muore, non penso che nessuna persona potrebbe mai dire che l’animale che si difendeva era un omicida!

animali in lotta-danilo-amelotti.comOra sento già i perbenisti del caso lamentarsi e spargere un brusio di critiche dicendo che noi umani non siamo animali, e che la nostra intelligenza ci dovrebbe aiutare a evitare un uso della forza troppo irruento.

Bene, allora torniamo a noi, come uomini (umani) e come persone dotate d’intelligenza. Quando qualcuno ci prende di soppiatto, magari per farci uno scherzo, qual é la nostra reazione? Se non avete il coraggio di dirlo voi ve lo dirò io … scattare come fa un animale quando lo pizzicate di nascosto … e se invece di uno scherzetto doveste ricevere un colpo, quale sarebbe la vostra prima reazione “istintiva”? Restituire il colpo e allontanarvi il più velocemente possibile… ebbene si, esattamente come farebbe un animale che riceve una botta!

Da quanto dico sopra, penso che tutti potrete evincere il senso dell’ affermazione che segue: un uomo, a prescindere dalla sua collocazione sociale, sesso, religione, cultura etc, quando si sente improvvisamente in pericolo reagisce istintivamente come farebbe un animale, con il preciso intento di difendere la propria vita e/o casa/dimora/ luogo etc.

Quindi che cosa è la difesa personale ed in cosa differisce dalla giustizia privata? Se nella difesa personale noi assistiamo ad una persona (o animale) che reagisce ad un ‘ offesa improvvisa e/o inaspettata per il solo scopo di difendere la propria ed altrui sicurezza, in un atto di giustizia privata noi vediamo un uomo (non più un animale) che (più o meno lucidamente) decide di “vendicarsi” di un torto subito, e quindi impugnando un arma (propria o impropria, da fuoco o meno) si reca da chi gli ha fatto il torto per avere “giustizia”.

Come potrete tutti ben notare, mentre l’atto di difendersi ad un ‘ offesa improvvisa e/o inaspettata ha carattere di pura reazione istintiva (la dove la reazione può anche essere prolungata in base alla percezione di pericolo sentita dall’assalito), ed è quindi inequivocabilmente e palesemente riconducibile ad istinti naturali di tutti gli esseri viventi, la giustizia privata é tipica solo del genere umano, perché richiede premeditazione, pensiero, ingegno, pianificazione ecc.

Quindi, ancora una volta, è bene capire che la “legittima difesa”, quindi atto immediatamente successivo ad un’ offesa diretta, avviene nel momento in cui questa offesa viene perpetrata, mentre la giustizia privata e successiva ad un ‘offesa e (normalmente) avviene quando l’individuo ha certezza o sentore che le istituzioni non saranno in grado di garantire che “giusta giustizia sia fatta”.

In conformità a quanto sopra detto, si apre un nuovo argomento, in altre parole, quello della certezza della giustizia e della pena, ma per necessità di spazio e tempo e, per non dover affrontare un così delicato argomento in poche righe, rimando lo stesso ad un futuro e più approfondito articolo.

Ritornando quindi alla difesa domestica ed alla legittima difesa, rimangono da dire ancora alcune importanti cose.

burglar0426_imageInnanzitutto la difesa personale (o legittima difesa) non può essere associata ad un rapporto di forze tra offesa e difesa: infatti, nel momento in cui una persona riceve un assalto non ha il tempo (né spesso le capacità) di valutare quale sia la capacitá e la forza del suo assalitore. Se, ad esempio, volessimo ipotizzare di vivere in un mondo idilliaco e perfetto (fuori dal fatto che rimarrebbero comunque i delinquenti, quindi questa perfezione forse di per sé sarebbe già fasulla) potremmo immaginare che, nello stesso momento in cui un assalitore ci si avvicinasse, un computer potrebbe indicarci tutti i valori dell’aggressore (droghe, adrenalina, forza, ossigenazione, capacità di movimento, aggressività ecc.) e darci la migliore soluzione sulla difesa da attuare (magari, come visto nel film Matrix, caricandoci immediatamente un corso di autodifesa specifico per il tipo di offesa), ma siccome viviamo in un mondo generalmente normale, e tutt’altro che idilliaco, quando una minaccia ci si para davanti, la nostra reazione sarà sempre quella di difenderci con la maggior rapidità e forza possibile, per poi scappare e metterci al sicuro, in attesa dell’arrivo delle Forze dell’Ordine.

Altro fattore da valutare è la reale preparazione e capacità della persona che si difende: da quanto è detto da giornali, politici, magistrati, ecc, sembra che ogni uomo di questa terra sia di natura in grado di difendersi applicando la sola forza necessaria all’arresto dell’assalitore! Mai eresia più grande potrebbe essere anche solo pensata. Io sono un incursore in congedo, dopo 25 anni di attività passando dal pulisci gabinetti finendo alla direzione di corsi ed addestramenti per personale altamente qualificato, con missioni, guerre, addestramenti specifici etc nel mio bagaglio professionale, forse sarei in alcuni frangenti in grado di controllare la mia reazione, e quindi metter in atto una difesa proporzionata all’offesa ricevuta (dico e specifico sarei, perché anche io nel buio della mia casa, in fronte ad un assalitore improvviso, potrei agire con la massima forza, non essendo comunque in grado di valutare le reali capacità offensive del mio nemico), ma questo fatto rimane unico per un numero limitatissimo di umani! … la maggior parte della popolazione (per fortuna forse) non ha tali capacità e conoscenze, quindi non ha proprio possibilità di controllare la propria reazione in un frangente di offesa improvvisa.

Spero di aver fatto quindi chiarezza sull’argomento, dando a voi lettori una visuale differente dalle solite urla isteriche dei social media e dalla disinformazione costante sparsa dal mondo dei giornalisti in cerca di scoop!

Vorrei terminare con una considerazione di tipo “tattico”. Oggi, si sta facendo molto rumore intorno all’uso delle armi, alla loro detenzione, alla voglia di molti di possederle e alla paura dei nostri politici di avere troppe persone armate sul territorio. Questi sono sicuramente problemi che dureranno per sempre, e non possono o devono diventare ostacolo al diritto alla difesa del cittadino, ne tantomeno strumenti per modificare leggi in favore del mondo criminale! (A tal proposito, vorrei insistere sul fatto che in nazioni ove le armi da fuoco sono di “libero” utilizzo e porto, la criminalità è minore di quella ove le armi da fuoco sono generalmente proibite).

File photo dated 26/02/13 of a police officer using a Taser, as police chiefs called for an independent review into the safety of Tasers after an inquest found that the use of a 50,000-volt stun gun contributed to the death of a young man.
File photo dated 26/02/13 of a police officer using a Taser, as police chiefs called for an independent review into the safety of Tasers after an inquest found that the use of a 50,000-volt stun gun contributed to the death of a young man.

Ma se una cosa può essere fatta per diminuire le probabilità che un “povero ladro che fa solo il suo disonesto mestiere” possa rimanere ucciso dall’arma di un “cattivo cittadino armato”, è quella di autorizzare la vendita al pubblico di armi non letali, quali TESER, Pistole a vernice, etc.
Sicuramente sei il pensionato avesse avuto un TESER al posto della pistola, oggi staremmo come sempre a discutere di calcio, invece, grazie a leggi e proibizioni folli e stupide, abbiamo un povero ladro morto, ed un “cattivo ed aggressivo” cittadino sotto processo per aver difeso la propria casa e famiglia!
Vi prego di condividere questo scritto con più persone possibile, non per farmi diventare un famoso giornalista o scrittore, ma per diffondere la conoscenza e (a mio personale parere) il giusto modo di vedere i fatti ed i problemi inerenti la difesa personale e domestica.

Danilo Amelotti

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LEGITTIMA DIFESA IN UN INVASIONE DOMESTICA- COS’È E COSA SICURAMENTE NON È. DANILO-AMELOTTI.COM

 

Per fare politica senza fucili ci vogliono le “PALLE”!!! In Risposta all’articolo di Vittorio Feltri “L’Europa dei pirla non sa temere l’odio islamico”

Caro Direttore Feltri,

ho potuto leggere con attenzione il suo articolo “l’Europa dei pirla non sa temere l’odio islamico”  e mi permetta di dirle in tutta franchezza che non mi trova d’accordo.

Onestamente, seppur io condivida con lei i timori di un Islam estremista e minaccioso, e soprattutto di come il nostro sistema politico Italiano ed Europeo sta reagendo sia al problema del terrorismo, sia al problema dell’immigrazione, non riesco onestamente a condividere ne le sue mire guerrafondaie ne tantomeno molte delle idee proposte.  Il suo grido di paura la dice lunga sul sentimento che anima il suo articolo e su come probabilmente ciò’ che lei afferma derivi più da quella paura radicata piuttosto che da una reale analisi della situazione e delle possibili reazioni della nostra società.

Mi permetta di essere un minimo arrogante nelle mie affermazioni, ma io che la guerra l’ho vissuta sulle mie spalle probabilmente ho un idea ben più chiara e lucida di cosa essa possa essere, e soprattutto a dove essa possa portare.

Come ho scritto nel mio articolo “dubbio e terrorismo, un binomio da sconfiggere” non deve essere il dubbio (che poi si tramuta in paura) a gestire e manovrare le nostre decisioni e reazioni, bensì un approfondita analisi della situazione ed una reazione a livello politico forte e decisa, che infonda da una parte la tranquillità nella popolazione e dall’altra la consapevolezza che nessuno potrà mai imporre al popolo libero Europeo qualsivoglia ideologia religiosa o culturale differente da quelle accettate.

Leggendo il suo articolo mi è subito venuta in mente una breve proiezione pratica di quelle che sono le idee da lei espresse: ho visto campi di concentramento come quelli aperti da Nazisti e fascisti durante la seconda guerra mondiale per eliminare il popolo ebreo dalla faccia della terra, ho visto battaglie senza quartiere nelle strade delle nostre città, e morte e devastazione in ogni angolo della nostra bella Europa (perché se veramente lei vuole la guerra deve sapere che l’Europa sarà il campo di battaglia!): onestamente parlando, mi lasci dire che è un eresia!  Come pensa si possa fare una guerra con pugnale e fucile contro tutto il mondo Islamico?  Pensa davvero che questa sia la soluzione migliore ed unica? O forse voleva solo fare scalpore, ma in fin dei conti neanche lei crede alle parole ed affermazioni che scrive?

Certo che se è la paura a muovere le nostre decisioni, allora probabilmente quella guerra che lei dice necessaria si verificherà: tutti in nome della paura prenderanno armi e bombe a mano e si getteranno contro chiunque sia di fede mussulmana, cercando di estirpare per sempre quello che lei dichiara essere il male del mondo. Ma come abbiamo imparato dalla storia e come ci insegna la medicina con gli antibiotici, fare una guerra preventiva non poterà all’eliminazione della minaccia, ma solo all’irrobustimento dell’idea e della forza di chi di estremismo e paura vuol farci vivere!

Nel suo articolo accenna all’attentato occorso ad Utøya, in Norvegia, il 22 Luglio 2011. Parlando di quell’evento, forse (come lei dice) nel tentativo di immedesimarsi in quelle vittime, lei scrive “La loro paura li disarmò, li spinse a nascondersi. Se gli andavano addosso insieme, tremando come foglie di sicuro, ma stringendosi l’uno all’altro per la fifa, il killer ne avrebbe stecchiti quattro o cinque, poi gli altri 595 avrebbero sbranato quell’Anders Breivik, che adesso, condannato a 21 anni, è triste per non averne ammazzati abbastanza”.  

Direttore mi permetta di dissentire con forza dalla sua teoria: io qua vedo chiaramente una persona che è si abituata a scrivere, ma che di guerra, combattimenti, paura di morire, etc probabilmente non sa veramente niente!  soldati e poliziotti addestrati, nonostante armati e preparati, spesso esitano a rispondere con forza ad un aggressore armato che spara contro di loro!  E lei veramente pensa che un gruppo (per quanto folto) di ragazzi “sprovveduti, disarmati ed impauriti come forse è lei ora”, si sarebbe potuto scagliare contro la minaccia? E veramente crede che se anche lo avessero fatto ne sarebbero morti solo quattro o cinque?  No direttore, ne sarebbero morti ben di più ed in fine, probabilmente si sarebbero comunque dispersi alla vista dei primi compagni caduti!

Direttore Feltri, la guerra, quella vera, non la si fa scrivendo con un olivetti 32, ma con le armi e soprattutto con il sangue di migliaia di uomini, donne e bambini!

Se veramente vuole vuole usare la sua olivetti 32, e vuole che le cose cambino, allora dovrà iniziare a scrivere a chiare lettere che la politica debole dell’attuale Europa deve essere sostituita da una politica con le Palle!  Non si può combattere l’estremismo con un altro estremismo, ne si può decidere quale sia la mossa migliore da fare con la paura!  Bensì bisogna avere le palle per fare una politica seria ed anche difficile.

Certo fino a quando i nostri politici e giornalisti agiranno in base alla possibilità di consensi e di vittorie politiche, allora sarà difficile cambiare ogni cosa, e probabilmente quella guerra da lei nominata sarà inevitabile.  Viceversa, se i nostri politici, anche a costo di andare contro l’idea comune della parte rappresentata, saranno capaci di imporre a chiunque viva in Europa i dettami Europei, le leggi Europee e la cultura Europea, allora forse tra 10 o 20 anni quell’integrazione con cui oggi molti politici e giornalisti si riempiono la bocca, diverrà realtà!

Cordiali saluti

Danilo Amelotti

 

Leggi l’Articolo di Vittorio Feltri

L’Europa dei pirla non sa temere l’odio islamico

 

Ho paura. Ho deciso di vantarmene. E mi assumo il compito di propagarla. Mi rendo conto. Non si comincia così un libro contro la morte che arriva al galoppo impugnando la scimitarra. Non è molto nobile. Si deve cominciare con un grido di guerra. Eppure, lo confesso: ho deciso di buttare la fifa oltre l’ostacolo.

Ho paura adesso, e anche per dopo. Per quando queste mie pagine saranno in giro per l’Italia.

E qualche frase rimbalzerà su Internet. S’incazzeranno, oh se si incazzeranno. Perché ho intenzione di scrivere la verità su quel che ha, in testa e nella pancia, non solo la gentaglia con le bandiere nere e le mani sul collo di poveri prigionieri vestiti di arancione, ma anche il musulmano dal dolce sorriso ospite di trasmissioni tivù, dispiaciuto per i morti e nemico, come no, del terrorismo. Prevedo l’accusa di provocatore irresponsabile. Papa Francesco dirà che mi merito un pugno. Portatemi pure in tribunale, sempre meglio dell’obitorio, a cui siamo destinati in tanti se la paura non ci desterà dal sonno dei pirla.

Dirò qui la verità sugli islamici e il loro Allah con il Profeta Maometto appresso. Non la Verità con la V maiuscola, per carità. La verità con la v minuscola ritengo sia la più importante acquisizione della mia vita. Ho imparato ad attingerla con il cucchiaio dell’osservazione e dell’esperienza, senza presumere divine rivelazioni. Non c’è bisogno di essere arabisti per capire, anche senza assaporarne i suoni aspirati, che il Corano ha in sé una potenza distruttiva assoluta verso chiunque manifesti un sussulto di libertà e dica no al dominio di un libro che si è fatto Dio, così come si sono fatti suoi boia coloro che lo impugnano.

Continua a leggere a: L’Europa dei pirla non sa temere l’odio islamico – IlGiornale.it.

La mia lettera in risposta alle affermazioni della Sig.ra Federica Mogherini…

Cara Sig.ra Federica Mogherini,

Come ultimamente sembra essere un “must” di voi politici con le questioni concernenti Immigrazione, Islam, Integrazione etc, anche lei sembra aver travisato completamente i reali problemi e le reali necessità della nostra Europa.  Chi le parla non è ne un laureato ne un Politico, bensì un cittadino Italiano che per ben 25 anni ha servito con onore e rispetto la bandiera e la patria Italiana, e che (me lo lasci dire) di Islam, mussulmani, integrazione etc ne ha visto molto.

Se avrà mai opportunità e voglia di leggere questo articolo ed i miei scritti passati, potrà notare che non sono ne un estremista, ne tantomeno una persona alla quale piace fare di tutta un erba un fascio.

Ma tra il non essere un estremista, e l’aprire le porte liberamente a culture tendenzialmente devastanti, mi permetta, c’è un enorme differenza, e mi lasci spiegare il perché!

Noi, sia Italiani sia più generalmente Europei, conviviamo con molte razze e culture da secoli.  Dal dopo guerra a oggi, a parte problemi “minoritari”, non si sono mai verificati grossi scontri tra le culture, (almeno fino al nuovo millennio); ciò è stato permesso sia da una politica culturale seria e certa, che quindi non ha permesso a possibili “estremisti” di approfittarsi di situazioni o debolezze, sia da un flusso migratorio “contenuto”, che quindi ha permesso una maggiore possibilità di integrazione e transizione ai popoli.

Oggi la questione è ben differente:  Voi politici odierni non siete stati, ne siete, ne (a parer mio) sarete mai capaci di dare certezze ed infondere quella sicurezza che serve ai popoli per non cadere nel vortice della paura (creata dal dubbio del domani e delle vostre scelte scellerate); viceversa, ogni volta vi se ne presenti l’occasione, dimostrate al popolo europeo che l’ospite ha il diritto e la ragione sul padrone di casa.  Ogni volta che un ospite batte i piedi in terra e pretende qualcosa voi glielo date, anche quando ciò arreca grave danno al cittadino Europeo.  Oggi gridate tutti ad un integrazione, cercate di darci lezione di comportamento e di accoglienza, ma non vi peritate a tagliare i diritti del cittadino in favore dei capricci dell’ospite.

Allora forse sarebbe il caso che ricominciaste a pensare seriamente a quali siano le priorità ed a come un integrazione possa essere possibile nel futuro.  Un buon inizio sarebbe quello di prendere in mano le leggi e le regole di quei paesi Islamici ove vige un “comune e quieto vivere” tra le razze e le religioni (UAE in primis) e notare che li l’integrazione funziona perché gli “stranieri ospiti” vengo trattati si bene, ma da loro viene preteso il rispetto della legge e delle culture locali!  In UAE non esiste Arabo che debba cedere la sua casa o i suoi territori a Immigrati, gli immigrati clandestini quasi non esistono e se vengono trovati vengono immediatamente incarcerati e processati/espulsi! In UAE vige la libera professione della fede, ma attenzione ciò non significa mai che il popolo locale debba adattare le sue credenze e le sue tradizioni all’ospite!!! per capirci meglio Sig.ra Mogherini, mentre voi fate togliere i crocifissi dalle scuole per accondiscendere alle richieste di “pochi ma estremisti”, generando quindi quell’intolleranza che lei critica nel suo discorso, nei paesi Arabi tolleranti nessuno si può azzardare a chiedere di avere un crocefisso nella scuola pubblica!!! E questo non è razzismo come voi volete far credere, questo è solo il comune senso della ragione di un sano padrone di casa!

Allora Sig.ra Mogherini, prima di dire cose di cui lei stessa un domani si potrebbe pentire, cerchi di individuare dove realmente siano i problemi, e se veramente vuole dare lezione di civiltà e cultura, inizi a farlo con i suoi colleghi!

Concludo dicendole che a parer mio l’integrazione tra quella parte di Islamici moderati che vive in Europa ed il resto dei cittadini europei già esiste, e funziona anche bene.  Io vivo in Germania, una nazione che ha un alta percentuale di Islamici immigrati, e non mi pare che qua viva o persista una situazione di razzismo o estremismo. Certo le mele marce esistono ovunque, ma queste non fanno sicuramente statistica.  Allora forse se capisce questo capirà che il razzismo e l’intolleranza che si legge sui giornali tra i popoli è causata sicuramente più dal vostro urlare ai quattro venti per guadagnare consensi (sia contro sia a favore) piuttosto che da una situazione reale! Ciò che sicuramente oggi sta turbando un po’ tutti è la vostra incapacità totale a gestire le emergenze sia di Immigrazione sia di terrorismo; continuate a urlare al lupo al lupo ma non riuscite mai a creare delle situazioni stabili o a infondere certezze nelle popolazioni. Viceversa, anche con queste sue ultime affermazioni, non fate altro che caricare la molla dell’intolleranza, che prima o poi vi/ci scoppierà in mano!

Un cordiale saluto.

Danilo Amelotti

Di seguito il testo del Post di Magdi Cristiano Allam dove leggerete alcuni passi del discorso della Sig.ra Mogherini

Cari amici, Federica Mogherini, esponente del Pd che ricopre la carica di Alto Commissario per la Politica Estera e della Sicurezza dell’Unione Europea, ha fatto il 24 giugno a Bruxelles l’elogio dell’islam, sostenendo che “l’islam appartiene all’Europa” nel passato, nel presente e nel futuro. A suo avviso anche i partiti religiosi islamici dovrebbero poter essere ammessi in seno alla nostra democrazia.

Mi domando in che mondo viva. I partiti religiosi islamici sono banditi nella gran parte dei paesi musulmani e lei li vorrebbe legalizzare in Europa. Ripete che i terroristi islamici non hanno nulla a che fare con l’islam. Secondo lei denunciare l’islam sarebbe una forma di razzismo.

Cari amici, liberiamoci al più presto di questa Europa relativista e di questa sinistra filo-islamica. Ecco alcuni stralci del discorso della Mogherini.

“L’idea di uno scontro tra islam e “Occidente” – una parola in cui tutto è messo insieme e confuso – ha indotto in errore le nostre politiche e le nostre narrazioni. L’islam ha un posto nelle nostre società occidentali. L’islam appartiene all’Europa, occupa un posto nella storia dell’Europa, nella nostra cultura, nel nostro cibo e – ciò che più conta – nel presente e futuro dell’Europa. Che piaccia o no, questa è la realtà”.

“Alcune persone stanno ora cercando di convincerci che un musulmano non può essere un buon cittadino europeo, che con più musulmani in Europa sarà la fine dell’Europa. Queste persone non sono solo sbagliano sui musulmani. Queste persone si sbagliano sull’ Europa, non hanno idea di cosa sono l’Europa e l’identità europea”.

“Il cosiddetto Stato islamico sta portando avanti un tentativo senza precedenti di pervertire l’islam per giustificare un progetto politico e strategico malvagio. … L’Isis è il peggior nemico dell’islam nel mondo di oggi. Le sue vittime sono prima di tutto persone musulmane. L’islam è una vittima stessa dell’Isis”.

“Io non ho paura di dire che l’islam politico dovrebbe essere parte del quadro. La religione gioca un ruolo nella politica. Non sempre per il bene, non sempre per il male. La religione può essere parte del processo. Ciò che fa la differenza è se il processo è democratico o no”.

“Forse dovremmo anche prendere il tempo di rispolverare ‘” acquis” di alcuni Stati membri. Abbiamo un problema di coerenza interna… Abbiamo sostenuto la “campagna per riportare le nostre ragazze”, per aiutare le ragazze nigeriane rapite da Boko Haram. C’è una tale contraddizione di solidarietà quando queste ragazze sono lontane e la nostra mancanza di solidarietà quando sono alla nostra porta. Questo è impossibile da sostenere. Nei prossimi giorni e mesi abbiamo bisogno di trovare soluzioni, non solo per le ragazze in Nigeria, ma per le loro sorelle e madri e figlie che sono costrette a fuggire dagli stessi movimenti radicalizzati”.

“Qualsiasi tentativo di dividere i popoli d’Europa in “noi” e “loro” ci porta nella direzione sbagliata. I migranti e noi. I musulmani e noi. Gli ebrei e noi. L’ “altro” e noi. Abbiamo imparato dalla nostra storia che tutti noi siamo “altro” di qualcun altro. La paura dell’altro non può che portare a nuovi conflitti”.

via (11) Cari amici, Federica Mogherini, esponente del Pd… – Magdi Cristiano Allam.

DUBBIO E TERRORISMO… UN BINOMIO DA SCONFIGGERE!

In un mio recente articolo ho voluto parlare della difesa domestica, di cosa sia e di quali siano le basi della stessa. Se lo avete letto (link) saprete che la difesa di ogni nostro bene si basa su poche regole, dove l’instillazione del dubbio nelle menti dei possibili assalitori, e sicuramente uno dei principali e migliori mezzi di difesa.

Oggi vorrei parlarvi nuovamente del Dubbio, ma questa volta non come nostro “amico”, bensì come il più forte e deleterio nemico della nostra società. Alla fine di quest’articolo vedremo come “IL DUBBIO” sia in fatti, quella sottile ma perfetta arma che, se non dissipato, ci potrà portare a una tragica fine!

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Incomincerei con il dare una definizione, che dovrà (e dovrebbe) sempre rimanere nella nostra mente:
“IL DUBBIO È’ L’OSSIGENO CHE ALIMENTA LE FIAMME DI PAURA ED INCERTEZZA”

Penso ci sia poco da spiegare; se ognuno di voi cercasse la reale fonte della “paura del futuro”, troverebbe la risposta nel dubbio su “cosa esso preveda per noi”; è infatti questo dubbio che genera l’incertezza la quale a sua volta genera la Paura.

Il terrorismo agisce nella stessa maniera

Allora partiamo dal capire quali siano le mire di un attentato terroristico.
Differentemente da un pensiero comune, che vede l’attentato terroristico principalmente come un azione atta ad instillare il terrore nella popolazione, per il tramite di azioni efferate, ove vi siano “innocenti” non necessariamente relazionati ad un gruppo specifico (di qualunque tipologia immaginabile tra religione, etnia, stato sociale etc) colpiti “pesantemente”, il reale scopo è proprio quello di insinuare il dubbio nella popolazione e far crollare tutte le sicurezze, tutte le certezze che sono alla base di una società sana ed efficiente. O in altre parole, l’incertezza su ciò che succederà domani, lascia spazio al dubbio sulle nostre azioni e decisioni, che di conseguenza si trasformerà nella presa di drastiche decisioni e/o conclusioni, spesso errate.

Se vogliamo vederla con un esempio, possiamo dire che in una coppia di Sposi non è quasi mai la certezza del tradimento a creare la frattura più seria, quanto il dubbio che tale tradimento possa essere avvenuto o possa ripetersi. Quando questo dubbio s’insinua nella mente di uno dei coniugi, a prescindere dalla correttezza del dubbio, il rapporto tra i due sarà comunque compromesso, e solo un serio lavoro psicologico, sia del singolo sia della coppia, potrà riportare “la serenità” all’interno di quella relazione.

Tornando al terrorismo quindi, possiamo affermare che il singolo attacco, oltre a portare un ovvio sconcerto nel popolo ed un senso di impotenza, creerà il successivo Dubbio sulla sicurezza e bontà del nostro sistema di protezione, controllo ecc. Questo dubbio, se non contrastato immediatamente da una reali ed opportune certezze, lederà la coesione di quella società e farà si che, pur in assenza di nuovi atti terroristici, quella società si avvii ad un processo di serio indebolimento, che potrà (se duraturo) portare al vero fallimento della stessa.

Quindi, penso ora concorderete con me che il reale problema non é il terrore, o meglio non é il motore principale; quello che porta la gente ad avere sempre più paura, anche quando in realtà nulla di nuovo succede e il dubbio che possa ripetersi!

Ora penso che molti di voi lettori vi starete chiedendo a cosa tutta questa mia disquisizione miri. Allora proviamo a pensare come tutti (o quasi) reagiscono all’invasione di extracomunitari di fede islamica, a cosa la famosa scrittrice e giornalista Oriana Fallaci diceva nei suoi articoli e a come oggi stiamo affrontando il problema.

Il terrorismo dei giorni nostri è sicuramente associato all’Islam, e al loro modo di vedere e comportarsi in conformità a come le scritture del corano sono interpretate da un predicatore, mullah, califfo o aspirante tale (per capire meglio questa mia affermazione vi consiglio di leggere l’articolo riportato e commentato da me “L’Occidente e l’Islam, un contributo del Gen. Prizzi | Stella d’Italia News”

Orina-Fallaci-dubbio-danilo-amelotti.com

 

Quindi, ripercorrendo il pensiero generale delle opere di Oriana fallaci, noi stiamo oggi sostituendo quel dubbio iniziale che aleggiava tra la gente , e combattuto da alcuni, alla certezza che l’Islam sia il solo ed unico colpevole di ciò che si sta verificando, e che l’ondata migratoria di questi ultimi tempi sia solo l’inizio di un invasione che non avrà mai fine.

Ecco che, come detto da me nei precedenti passi, il dubbio si è trasformato in “apparente certezza” perché una delle cose che nessuno tiene mai in considerazione, e che l’uomo non può vivere nel dubbio, quindi cerca nel più breve tempo possibile di generare una certezza. Qualunque essa sia, una volta raggiunta sarà difficile da cambiare!

Se rileggete almeno due volte ciò che ho scritto sopra, forse vi si paleserà la struttura intricata del dubbio e di come esso riesca, senza che nessuno si accorga, a generare conclusioni errate o reazioni ancor più deleterie. Nella realtà, chi sta favorendo il logorio del Dubbio (che si trasforma presto in certezze inesatte) non é né il terrorista né il musulmano, bensì quelle persone che messe in posizione di potere e comando, probabilmente annichilite da Dubbi su carriera, voti, reazioni ecc. pensano che al sorgere di un problema la soluzione più facile sia sempre la migliore. Allora vediamo che i Crocifissi spariscono dalle scuole non appena un “non cristiano” se ne lamenta, o che un immigrato clandestino accede ad aiuti economici e fisici che un cittadino normale non riesce ad avere nemmeno dopo anni di domande in carta bollata.

E’ qui che il dubbio viene sostituito da fredde certezze, che vedono il cittadino sentirsi non tutelato o protetto, e l‘invasore accolto con un bel tappeto rosso.

merkel-renzi-dubbio-danilo-amelotti.comSimilare a questa situazione è poi quella sviluppatasi a seguito dei vari recenti attentati terroristici, ovvero le parole confusionarie dette da tutta la classe politica, iniziando proprio da chi dovrebbe essere il capo di tutto. Infatti, a seguito dei primi recenti attentati, tutti proclamavano che il pericolo terrorismo non esisteva in Italia, che eravamo protetti e sicuri… e , in effetti, ancora nulla è successo sul nostro amato territorio, ma il Dubbio, quell’atroce goccia cinese, inizia ad erodere , a scavare . E intanto, mentre il dubbio lascia nuovamente strada a delle certezze “forse non così reali” ed a seguito di nuovi attentati e accadimenti correlati con l’immigrazione e la gara tra i vari paesi europei allo “scarico di responsabilità” , tutto ciò che é stato detto dai politici e vari vertici in precedenza, viene oggi “parzialmente smentito”, al punto che ,il nostro Presidente del consiglio “Onorevole Renzi”, durante un’ intervista avvenuta a seguito del suo incontro con la Cancelliera tedesca Frau Merkel, asseriva che in questo momento gli fa più paura il terrorismo piuttosto che la situazione greca!
E proprio basandomi su questi fatti e considerazioni che mi sento di poter affermare che i primi responsabili di ogni accadimento siamo noi stessi ed i nostri dubbi!

Non è forse vero che se avessimo uno stato che ci tutela realmente sia nella nostra cultura sia nelle nostre certezze, probabilmente oggi tutti avrebbero meno dubbi e si sentirebbero più sicuri? Anche quando un attentato dovesse colpire la nostra terra, noi avremmo comunque la certezza di avere uno stato forte che ci protegge e ci difende, ma questo purtroppo (come previsto da Oriana Fallaci) oggi non è certamente reale.

No, la colpa di tutti i problemi, mi spiace dirlo, ma non la vedo totalmente nel mondo musulmano, o meglio, non sono loro che ci impongono di cambiare la nostra cultura, siamo noi che, in balia degli eventi e incapaci di imporre le nostre regole, glielo permettiamo!

Come citato da me nell’articolo HYPERLINK  “I colpevoli non sono I musulmani, bensì I terroristi dell’ISIS … non penso che fare oggi di tutta un erba un fascio possa realmente diminuire i nostri dubbi e o rischi, bensì possa solo portare a generalizzare e cercare delle certezze pericolose la dove i nostri governanti non riescono o non vogliono darci!

Putin-dubbio-danilo-amelotti.comEnnesima conferma di queste mie affermazioni viene dal “successo che il Presidente Russo Putin sta avendo tra le folle: cerchiamo di capirci, il presidente Putin e’ il capo della Russia, nazione palesemente comunista e quindi in teoria lontana dal pensiero della nostra destra. Eppure molti di quelli che si dichiarano destrorsi apprezzano oggi Putin! Ció succede perché, a prescindere dalle ideologie politiche, la gente vuole un leader capace di dare certezze e non dubbi. Ed allora, quel capo di uno stato comunista che palesemente afferma le sue regole e la sua cultura in fronte a chi che sia, diventa non più il capo di una nazione Comunista, non più quello che ai tempi della guerra fredda era il capo del KGB e quindi nostro nemico, ma un esempio da seguire e da apprezzare… ora pensate tutti come il dubbio creato dai nostri politici, riesca a portare la gente in cerca di certezze, ad apprezzare quel nemico che oggi sembra l’unico in grado di darne qualcuna!

Potrei continuare cosi per molte pagine, di esempi dal razzismo ai no global, tutti sono fondamentalmente motivati dal dubbio di non essere in grado di difendersi da uno o un altro “usurpatore”.

Allora lasciatemi concludere con quelle che sono per me certezze, o per meglio dire con un gioco di parole, i dubbi che io non ho!

Non ho dubbio che questo stato di confusione e di incertezza generale creato dai nostri politici incapaci di reagire con fermezza ed autorita agli accadimenti recenti, sia l’inizio di un fallimento della nostra società e cultura. Se non ci svegliamo tutti a capire quali siano i nostri dubbi, ma soprattutto da cosa siano causati, e quindi a porci rimedio, presto saremo sovrastati da delle certezze ormai pesanti e impossibili da cambiare.

Ai nostri politici e comandanti, sia essi Italiani che Europei, vorrei dire e far capire che è ora di smettere di avere dubbi futili, capire che solo una seria e decisa presa di posizione sui temi dell’immigrazione, della cultura e orgoglio nazionale e della difesa dei diritti dei Cittadini può fermare un processo degenerativo oramai in stato avanzato.

Solo la capacità di dare reali e valide certezze, abbinata alla solidità e fermezza di un sistema, potranno mitigare il potere del Dubbio che ormai si é insediato nella mente di tutti noi.

Danilo Amelotti

 

Proprio quando servirebbe una decisione “con le OO” loro fanno retromarcia!!! Il «sì» di Berlusconi ai suoi: ritentiamo la via del Nazareno e del patto con Renzi (da- Corriere.it)

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Non è mio costume parlare di politica; io spesso affronto argomenti che ovviamente si accostano alla vita politica, ma dentro l’argomento non mi è mai piaciuto entrare.

Oggi, anche se con un breve commento, voglio entrarci!
Mi sono preso un colpo nel leggere la notizia di Berlusconi e Renzi che ritentano il Nazareno.  Non ch’io abbia sostenuto uno o l’altro, ma oggi di tutto abbiamo bisogno tranne che di un ennesimo compromesso, che tutti sappiamo, porterà ad un ennesimo fallimento di tutte le politiche Italiane!

Oggi abbiamo bisogno di politici con le “palle” capaci di imporre la sovranità nazionale in un Europa schiava delle banche, e capace di contrastare l’invasione di clandestini senza dare conto alle possibili lamentele di chi (Francia in primis) ha creato i presupposti per questa invasione!

Il popolo, quello che legge, si accultura e grida VIVA L’ITALIA quando passa una bandiera, è stufo di politici e politiche dei compromessi e giochi di palazzo.  Cavaliere, se veramente vuole dimostrare di tenere a questa patria e bandiera, se veramente pensa di poter tornare a fare la differenza (se mai sia riuscito a farla!), è il caso che abbandoni questi giochetti, e che cerchi attorno a lei qualche politico con palle e cervello, abile di fare politica senza mille inutili compromessi!

Scendere a patti con Renzi nel tentativo di guidare nuovamente la politica Italiana, sarebbe come decidere di far guidare un pulman ad un minorenne miope e senza occhiali!!

Ma questa è, e so che rimmarrà solamente,

la mia opinione!

Danilo.

LEGGI L’ARTICOLO A:
http://www.corriere.it/politica/15_giugno_20/berlusconi -ritentiamo-via-nazareno-patto-renzi-d598e3ba-1709-11e5-86ef-d7e3d30aa75b.shtml?refresh_ce-cp

Ed io commento … RENZI SI DIMENTICA DI INVITARE IL MARÒ ALLA PARATA DEL 2 GIUGNO

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Tra ieri ed oggi, tra la Visita del Presidente Renzi ad Herat e la parata del 2 Giugno, ho visto e letto molti post rivolti talvolta al merito o non merito del nostro Presidente del consiglio a vestire l’uniforme, o rivolti a come la parata sia stata per tanti versi uno show politico dove da un lato si vedevano facce di alti rappresentanti politici “apparentemente” disinteressate all’evento e dall’altra militari non proprio in vena di dimostrare il loro valore ed orgoglio, ed ovviamente tanti post che richiamavano ai due assenti d’onore, ovvero Massimiliano e Salvatore, i fucilieri di marina ancora “tenuti in ostaggio” da un immobilismo politico/militare! 

Onestamente io non ho visto nessuno dei due eventi, ciò non dovuto a non voglia o disinteresse, bensì ad un impedimento professionale che mi ha tenuto lontano dagli schermi televisivi.

Mi rattrista comunque sapere e leggere di tanto malumore (giusto malumore) e di come la nostra politica sembri infischiarsene altamente… forse il fatto che moti dei nostri politici non abbiano nemmeno mai visto una caserma (presidente del consiglio in testa) o che le forze armate in Italia siano comunque e sempre “lo scomodo fardello” di una finta democrazia legata ai tempi passati, pesano troppo sulle coscienze e menti dei nostri politici per riuscire, almeno in questa giornata, a dare il giusto valore a uomini e donne che ogni giorno vestono una divisa e servono il loro paese.

Di contro, quei militari in parata apparentemente privi di voglia ed orgoglio, forse non sono altro che il sinonimo dello stato d’animo ormai diffuso, causato dal trattamento che i nostri Marò hanno e ancora stanno ricevendo dallo stato, dai tagli stipendiali, dai trattamenti economici e pensionistici ormai “ridicoli”, e da tutti gli insulti che ricevono nel quotidiano da quella parte di Italia che li vede come i nemici da abbattere!

11063913_1570205279901375_3366604838521402836_nRiguardo ai nostri due Emblemi del fallimento politico/militare, ovvero Massimiliano e Salvatore, state pur certi che il fatto che nessuno li abbia menzionati in questa giornata non mi meraviglia assolutamente: come pensare che dei politici inetti possano mai affrontare l’onta del loro disonore pubblicamente? come pensare che vogliano realmente tirarsi la zappa sui piedi da soli?

Allora non mi rimane che dire a tutti che io Ero, Sono e Sarò sempre fiero di essere Italiano, e cercherò sempre di portare lustro a quella bandiera che è per me simbolo della mia casa, della mia terra della mia gente. Spero che molti altri la pensino come me, e che magari, alla prossima occasione che si presenterà, andranno a votare… non ci lamentiamo sempre di come le cose non cambiano, vanno male, ecc… cerchiamo noi di farci promotori di cambiamento…

VIVA L’ITALIA!

Vi lascio all’articolo riportato nel titolo … RENZI SI DIMENTICA DI INVITARE IL MARÒ ALLA PARATA DEL 2 GIUGNO.