David Cameron gives SAS the green light to attack ISIS in Syria and Iraq | Daily Mail Online

It is sad to think that we needed other Civilian victims to have the decision to push the war against ISIS.

But finally, with the article following my comments, we get to know that British SAS teams can finally launch killing raids on ISIS.  We are now expecting that also all other western countries will enforce a similar order!

The time to talk and hesitation is finished long time ago!!!!

Danilo

Britain’s secret war on ISIS: Cameron gives SAS the green light to launch killing raids on terror leaders inside Syria and Iraq

Intelligence sources reveal SAS has been given ‘carte blanche’ to attack

Elite force of up to 100 troops expected to be committed to the secret war

David Cameron pledged a ‘broad spectrum’ response to Tunisian massacre

ISIS gunman Seifeddine Rezgui murdered 30 British tourists in Sousse

 

British special forces have been given the green light to launch raids deep into ISIS-held territory in Syria and Iraq, senior intelligence sources have revealed.

Amid growing alarm at the threat posed directly to Britain, the SAS has been given ‘carte blanche’ to kill or capture the terror group’s leaders – including the masterminds behind the Tunisian beach massacre.

An elite force of up to 100 troops is expected to be committed to the secret war, working alongside US special forces and Navy Seal teams.

 

An elite force of up to 100 troops is expected to be committed to the secret war, working alongside US special forces and Navy Seal teams

David Cameron last week pledged a ‘broad spectrum’ response to the murder of 30 British tourists by ISIS gunman Seifeddine Rezgui in the Tunisian beach resort of Sousse.

According to the Sunday Times the SAS and SBS will be working with MI6 and GCHQ, the government’s eavesdropping service, to target Isis and other terror groups which pose a threat to Britain.

The operations will be planned and co-ordinated by permanent joint headquarters in Northwood, northwest London. Sources said each mission will probably require the approval of the prime minister.

One senior intelligence source told the Sunday Times: ‘The SAS have been pushing to be more proactive for quite a while.

‘In the past couple of years they have planned a number of operations in Syria when the chemical weapon threat was high but the missions were vetoed at the highest level because of the risks involved.

‘The Tunisian attack has led to a rethink and has speeded up the inevitable use of SF [special forces] against Islamic State.’

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GUERRA ALL’ISIS, L’ITALIA MANDA IL 9° COL MOSCHIN IN IRAQ: ECCO I DETTAGLI DELL’OPERAZIONE

GUERRA ALL’ISIS, L’ITALIA MANDA IL 9° COL MOSCHIN IN IRAQ: ECCO I DETTAGLI DELL’OPERAZIONE

GUERRA ALL’ISIS, L’ITALIA MANDA IL 9° COL MOSCHIN IN IRAQ: ECCO I DETTAGLI DELL’OPERAZIONE

Secondo quanto rivela il Foglio, che ha interpellato una fonte della Farnesina, l’Italia è pronta ad inviare Forze Speciali sul fronte iracheno per combattere l’Isis: “Si tratta di trenta incursori del Nono reggimento d’assalto Col Moschin e raggiungeranno un contingente di forze speciali americane in una nuova base militare creata a Taqaddum, tra Falluja e Ramadi – città entrambe controllate dallo Stato Islamico, la seconda è caduta a metà maggio”.

Parliamo di uno dei migliori reparti delle Forze Armate italiane, un’élite di soldati altamente specializzati e addestrati per combattere nelle peggiori condizioni. Gli incursori del 9° Col Moschin sono famosi in tutto il mondo per la loro capacità d’azione nei più pericolosi scenari di guerra, come hanno già dimostrato in passato sul fronte afghano e prima ancora in Iraq.

“L’amministrazione Obama” – racconta ancora Ranieri sul Foglio – “aveva chiesto al governo italiano ottanta operatori delle forze speciali nell’ambito di una nuova strategia contro lo Stato islamico, ma il governo ha optato per trenta. Mercoledì i militari sono passati al Ministero degli Esteri per ritirare trenta passaporti diplomatici, che consentiranno loro l’accesso al paese via Baghdad e anche l’immunità diplomatica in caso di complicazioni”.

Tutto quindi sembra essere pronto per la partenza, che dovrebbe avvenire nei prossimi giorni.

I DETTAGLI DELL’OPERAZIONE

Secondo quanto rivelato dal Foglio, i soldati italiani svolgeranno operazioni sul campo, “outside the wire” (fuori la base, ndr), “assieme alle forze speciali americane, all’esercito iracheno e anche assieme ai clan sunniti locali chiamati a prendere le armi (in teoria) contro lo Stato islamico“.

Il tempo delle chiacchiere sembra essere finito e si passa direttamente alle maniere forti, altrimenti non si sarebbe deciso di inviare gli incursori del 9° Col Moschin a combattere l’Isis. È chiaro a tutti che quando si mette in moto un’operazione del genere, per cui vengono scelti i migliori, si va sul fronte per abbattere il nemico, limitando al massimo il rischio. In uno scenario come quello iracheno un piccolo drappello di 30 soldati altamente specializzati può essere molto più letale di un contingente numeroso ma macchinoso e poco agile.

ALLERTA ANTITERRORISMO IN ITALIA

Dopo il venerdì nero del terrorismo internazionale, con i 4 attacchi in Somalia, Kuwait, Francia e Tunisia, il Ministro dell’Interno Alfano ha elevata l’allerta antiterrorismo in Italia: “Non c’è nessun paese a rischio zero, e per questo oggi abbiamo elevato l’allerta e diramato l’allerta alle prefetture e alle questure.”

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La “Folgore” cambia fregio: nuovo simbolo sul basco – Cronaca – il Tirreno

LIVORNO. Si è svolta all’interno della caserma “Pisacane” di Livorno, la cerimonia per il cambio del fregio metallico da basco del 185° Reggimento Ricognizione Acquisizione Obiettivi “Folgore” (RRAO). La cerimonia, alla quale hanno partecipato le principali autorità civili e militari toscane, è stata presenziata dal sottocapo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Giovan Battista Borrini che ha consegnato al comandante di reggimento, Colonnello Maurizio Fronda.

L’ambito fregio che segna la naturale conclusione della fase di riconnotazione simbolica del Reggimento iniziata nel 2013 con l’assunzione della bandiera di guerra del 185° Fanteria Paracadutista.

Il nuovo fregio è quello appartenuto, durante il secondo conflitto mondiale, allo Squadrone da Ricognizione Folgore (Squadrone F), nato dopo l’8 settembre 1943 e composto da uomini del 185° Reggimento Fanteria Paracadutisti. Lo Squadrone F condusse una serie di missioni, l’ultima delle quali fu l’operazione “Herring”, un aviolancio in pianura padana effettuato il 20 aprile 1945.

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Goi Marina come diventare incursore: ecco le info e le foto inedite

Goi Marina come diventare incursore: ecco le info e le foto inedite

Un Interessante articolo per gli affezionati o interessati.

Ecco come diventare incursore Goi Marina: le info e le foto inedite per entrare a far parte di uno dei reparti di forze speciali più conosciuti e apprezzati dagli addetti ai lavori di tutto il mondo.

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TUTTI GIOISCONO … IO NO!!! Forze speciali italiane vanno in Libia: parte “l’operazione-piattaforme” – Secolo d’Italia

Pictures from http://www.piotrandrews.com … Unit Polish GROM

Non fraintendetemi… non critico la scelta di mandare (finalmente) le nostre forze speciali in supporto di chi in Libia e’ li per lavorare, e soprattutto a difendere le nostre “fonti di carburante” …

Ma non capisco la psicologia del nostro “amato” governo… due nostri Uomini e soldati sono detenuti ingiustamente in India per aver (forse) difeso una nostra nave BATTENTE BANDIERA ITALIANA in acque internazionali (Inviati, come in questo caso, dallo stato) … L’ISIS minaccia di venire in Italia ed attaccarci, ma il governo decide che questa non e’ una minaccia tale da necessitare un intervento armato (e non intendo uno sbarco di truppe, ma sicuramente un bel bombardamento non starebbe troppo male) … pero’ oggi, quando comunque le piattaforme Italiane sono difese da guardie private, e nonostante sappiamo tutti che nel caso i nostri militari dovessero sparare contro pirati o assalitori sarebbero comunque reputati ASSASSINI e quindi chissà quale nuovo governo li tratterrebbe in ostaggio in attesa della decisione di un “probabile giudice o procura”,  il nostro governo decide per l’ennesima volta di mandare MILITARI IN DIFESA DI INSTALLAZIONI PRIVATE!!!!

Allora mi sento di non gioire per l’invio di nostre forze a difesa di Italiani in territori a rischio (cosa che per ogni altro stato di questo mondo sarebbe considerato giusto ed appropriato), ma di temere che altri Italiani, e servitori della patria e della bandiera, siano ora a rischio di processi ingiusti, di giudizi affrettati e di giochi di potere dove loro, I MILITARI, rischiano di diventare una mera merce di scambio!!!!

Non mi dilungo, sicuro che avrete già’ capito il mio pensiero … e quindi vi lascio all’articolo che dilaga sul web e nei TG… vi lascio ai molti commenti “ERA L”ORA… FINALMNTE SI SONO DECISI… LE NOSTRE FS PARTONO… etc etc. etc.” … e prego che nulla succeda e che tutti i nostri uomini possano SEMPLICEMENTE fare ritorno alle loro famiglie, sani salvi e senza pendenze giuridiche dettate da qualche politico IN MALA FEDE!

Danilo Amelotti

L’allarme è scattato giovedì sera. Venerdì dal porto della Spezia sulla nave San Marco e forse da un altro porto italiano hanno cominciato a imbarcarsi mezzi e forze speciali italiane, un paio di distaccamenti del gruppo operativo Incursori e una compagnia di fucilieri di Marina, dirette verso le piattaforme petrolifere dell’Eni in Libia, davanti alla Tripolitania. I militari avranno il compito di proteggere ed eventualmente evacuare il personale che lo richieda. Inoltre c’è sempre la stazione di compressione di Greenstream dell’Eni a Mellitah, sulla costa libica, vigilato da guardie private, che poco potrebbero fare di fronte a un commando dell’Isis che minacciasse di far saltare tutto a meno di non ricevere un congruo riscatto. Evidentemente il governo italiano, bruciato forse da passate esperienze, ha realizzato che qualche gruppo fondamentalista potrebbe pensare a rapire nostri concittadini in Libia per poi chiederci qualche decina di milioni di euro di riscatto. Visto il pregresso, sarà meglio prevenire, hanno pensato i nostri governanti.

Detto fatto: le nostre truppe migliori sono già in piena operazione diretti verso la nostra ex colonia dove metteranno in sicurezza le nostre strutture e veglieranno sull’incolumità dei lavoratori e dei residenti italiani in Libia. A quanto pare ci sono riunioni in corso anche delle altre forze speciali come ad esempio i paracadutisti. «Se verrà chiamata, la Brigata Sassari sarà pronta a fare la sua parte», ha tra l’altro detto il generale Arturo Nitti, comandante della Brigata Sassari, in merito ad un eventuale intervento dei “sassarini” sullo scenario internazionale, in occasione delle celebrazioni per il centenario della storica Brigata. D’altra parte sempre giovedì il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha chiaramente detto al premier Renzi e ai ministri Gentiloni e Pinotti che un intervento militare della Nato non è per ora in agenda. E quindi l’Italia i suoi interessi se li deve guardare lei. Per una volta.

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Kurdish forces repel ISIS near Irbil | National News – WBAL Home

IRBIL, Iraq (CNN) —After hours of heavy fighting, Kurdish fighters in Iraq have repelled an assault by ISIS fighters southwest of Irbil, Kurdish officials said.

 

Kurdish commanders say ISIS fighters had threatened to overrun Kurdish defensive positions in the area for a while, and the two sides were so close that airstrikes were not possible.

But by 3 a.m. local time Wednesday, the Peshmerga had succeeded in forcing ISIS back, allowing airstrikes to begin.

The commanders said about 40 ISIS fighters were killed, and Kurdish forces suffered several casualties. They said airstrikes contributed to the ISIS deaths.

 

A major assault:

ISIS launched the major assault from several directions Tuesday night near the towns of Gwer and Makhmour.

The towns are about 45 kilometers (28 miles) from Irbil, the Kurdish capital.

A CNN team was in the area less than two weeks ago and was told by fighters at the front that ISIS was making almost daily attempts to infiltrate through Kurdish lines, which are strung out along a stretch of the River Zab.

Fortifications are few and far between. Volunteer fighters have very little in the way of weaponry.

In January, nearly 30 Peshmerga fighters were killed in the area by a surprise ISIS attack across the river.

Kurdish officials said they were concerned ISIS fighters would break through their lines. Had that happened, there would be little standing between ISIS and the Kurdish capital.

Tuesday’s attacks were likely aimed at drawing the already stretched Kurdish forces in many different directions to relieve the pressure on Mosul, which ISIS seized in June.

Kurdish forces recently have been trying to surround Mosul to cut off ISIS’ lines of supply from Syria, setting up what could be an eventual assault to try to expel the terror group from the city.

via Kurdish forces repel ISIS near Irbil | National News – WBAL Home.

ISIS SEIZES IRAQI CITY – Attacks Al-Asad Base WIth 300 US Marines Inside – EIGHT SUICIDE BOMBERS Killed Inside Base | The Gateway Pundit

ISIS fighters seized most of al-Baghdadi in Ramidi – where 300 US Marines are stationed training Iraqi Forces.

Al-Asad base is near the city – where 300 Marines are stationed.

UPDATE: At least eight ISIS fighters attacked the base where over 300 US Marines are stationed.

Eight suicide bombers managed Friday to get onto a sprawling Iraqi military base where hundreds of U.S. Marines are training their Iraqi counterparts, but were killed by an ISF counter attack almost immediately.

The US Marines at Al-Asad airbase has been under frequent attack since January.

But today ISIS seized large swaths of the city.

The ISIS linked Twitter accounts are tweeting about the developments.

Iraqi officials say they have lost contact with the base.

ISIS is openly mocking Obama.

UPDATE: Reuters has more…

90% of town of al-Ramadi is under ISIS control.

Islamic State insurgents took control on Thursday of most of the western Iraqi town of al-Baghdadi, threatening an air base where U.S. Marines are training Iraqi troops, officials said.

Al-Baghdadi, about 85 km (50 miles) northwest of Ramadi in Anbar province, had been besieged for months by the radical Sunni Islamist militants who captured vast swathes of Iraq’s north and west last year.

“Ninety percent of al-Baghdadi district has fallen under the control of the insurgents,” district manager Naji Arak told Reuters by phone.

Militants attacked al-Baghdadi from two directions earlier in the day and then advanced on the town, intelligence sources and officials in the Jazeera and Badiya operations commands said.

The officials said another group of insurgents then attacked the heavily-guarded Ain al-Asad air base five km southwest of the town, but were unable to break into it.

UPDATE: Pentagon says Baghdadi has fallen but no attack at base.

via ISIS SEIZES IRAQI CITY – Attacks Al-Asad Base WIth 300 US Marines Inside – EIGHT SUICIDE BOMBERS Killed Inside Base | The Gateway Pundit.

L’Italia torna in Iraq: “Forze speciali e militari contro l’Isis”. È guerra al terrore, guarda il video

A margine della conferenza del consiglio dei ministri, ieri il Ministro della Difesa Roberta Pinotti ha parlato chiaro: “Faremo guerra all’Isis”. Ecco il piano italiano per combattere il terrorismo.

 

L’Italia torna in Iraq: “Forze speciali e militari contro l’Isis”. È guerra al terrore, guarda il video

“Il governo ha approvato la nuova operazione contro l’Isis, che vedrà impegnati oltre 500 militari italiani, tra addestratori, consiglieri e personale dell’Aeronautica”. Lo ha dichiarato ieri il ministro della Difesa Roberta Pinotti nella conferenza stampa al termine del Consiglio dei Ministri. Facendo una ulteriore importante specificazione riguardo al contingente afgano: “La missione in Afghanistan si riduce sensibilmente: avremo 500 militari contro i 632 odierni”.

SI TORNA IN IRAQ

L’Italia torna in Iraq, quindi, per combattere la guerra al terrorismo.

L’impegno italiano nella lotta contro l’Isis vedrà impegnati 500 uomini tra supporto aereo e addestramento delle truppe di terra. La Germania, invece, secondo quanto ha dichiarato il Ministro nel corso di un convegno presso il Casd (Centro alti studi difesa), non impegnerà più di 100 uomini contro il Califfato.

La questione interna è indissolubilmente legata a quella internazione, “per questo – ha detto il Ministro – in Cdm presenteremo insieme i decreti sulle missioni e sulla lotta al terrorismo internazionale perché le due questioni stanno insieme e i rischi arrivano direttamente in casa nostra”.

“Oggi non ha senso parlare di terrorismo interno ed esterno”, ha spiegato la Pinotti, sottolineando l’impegno italiano nelle diverse missioni come in Afghanistan, in Libano e nei Balcani.

IL PACCHETTO ANTI TERRORISMO

Nel pacchetto anti-terrorismo approvato dal Cdm sono state stabilite le norme “per rendere l’italia un posto sicuro nel quale vivere sereni”, ha specificato in conferenza stampa il Ministro degli Interni Angelino Alfano. “Abbiamo anche previsto l’arresto per coloro i quali detengono materiale esplosivo che serve a preparare le armi o per quelli che omettono di denunciare il furto di questi stessi materiali”, ha aggiunto il ministro.

Diventa reato andare a combattere all’estero, non solo reclutare, con la previsione della detenzione da 3 a 6 anni per chi si arruola in organizzazioni terroristiche e per chi supporta i foreign fighters, mentre sono previsti da 5 a 10 anni per i ‘lupi solitari’, che si autoaddestrano all’uso di armi ed esplosivi. Con aggravante di pena per chi lo fa via web.

Più di qualcuno ha osservato che queste norme dovrebbero essere più severe e che una pena detentiva di 3 anni per i foreign fighter sembra davvero poca cosa.

“Nella sostanza andare a combattere all’estero è diventato reato. Prima era reato solo il reclutare, da stasera è reato andare a combattere all’estero”, replica il Ministro. “Abbiamo affermato il principio che si può seguire nei confronti dei sospettati di terrorismo lo stesso sistema di regole che si usano per i sospettati per mafia”, aggiungendo che “sono stati inoltre rafforzati i poteri di espulsione dei prefetti nei confronti di stranieri” sospetti e quelli per il “ritiro del passaporto e di documenti validi per espatrio”.

 

LE FORZE SPECIALI CONTRO L’ISIS

Già nello scorso ottobre il governo italiano aveva deciso di inviare sul fronte di guerra iracheno anche una squadra di forze speciali, come confermato dal ministro della Difesa nel corso di un’audizione di fronte alle commissioni parlamentari riunite di Esteri e Difesa.

“Probabilmente saranno una cinquantina di unità – ha rivelato al Fatto Quotidiano l’esperto militare Gianandrea Gaiani di Analisidifesa.it – e svolgeranno quella che è la missione principe delle forze speciali, ovvero quella di military advisor: consiglieri militari che operano in prima linea a fianco delle forze locali. Come lo faranno dipenderà dai ‘caveat’ nazionali alle loro regole d’ingaggio, come avvenne inizialmente in Afghanistan. Queste forze speciali sono state richieste agli alleati dal comando americano per costituire dei team da aggregare ai reparti curdi e iracheni che combattono in prima linea, come già fanno le forze speciali statunitensi, britanniche e australiane nelle zone di Mosul, Baji e Ramadi. Le unità di Forze speciali italiane non andranno in giro in automobile: il loro impiego presuppone l’invio di mezzi specifici come i blindati Lince e gli elicotteri Ch47 e Nh90. L’invio di questi ultimi in Iraq è notizia certa”.

Secondo fonti governative a partire saranno gli uomini provenienti dalle unità d’élite della ‘Task Force 45‘ appena rientrate dall’Afghanistan.

L’Italia ha deciso di impegnarsi fortemente contro l’Isis, come dimostrano i numeri: 80 consiglieri militari tra forze speciali ed esperti di sminamento, 200 istruttori e 220 uomini dell’Aeronautica, 2 droni Predator, 4 cacciabombardieri Tornado, 1 aerocisterna KC767 e i mezzi terrestri e aerei per le forze speciali.

La guerra al terrore, da parte dell’Italia, è cominciata sul serio.

“INVIEREMO 500 UOMINI IN IRAQ”, PARLA IL MINISTRO PINOTTI – GUARDA IL VIDEO al seguente link: L’Italia torna in Iraq: “Forze speciali e militari contro l’Isis”. È guerra al terrore, guarda il video.

Iraqi Christian militia moves to take the battle to ISIS: ‘This is our last stand’ [Video] | John Hawkins’ Right Wing News

Four thousand Assyrian Christians will move against Daesh (ISIS) to make their final stand to save Christianity in Iraq. I admire their bravery and perhaps with God’s blessing, they will prevail. But I have doubts – I know the US said it would take a minimum of ten thousand soldiers on the ground to even have a ghost of a chance at defeating ISIS. Having said that, Christian militias are fierce – they are fighting for their lives, the lives of their loved ones and their faith. If you are a Christian and you pray, pray for the Assyrians… they are fighting evil, barbaric monsters who will stop at nothing to control Iraq.

Assyrian Christians forced to flee from their homes by last summer’s advance of Islamic State fighters are forming a militia of up to 4,000 men to take back their homeland.

According to the London-based Catholic Herald,

Their aim is to take back the rest of the Nineveh Plains, a traditionally Christian part of Iraq, which was overrun by ISIS last summer. More than 100,000 Christians are currently displaced in the nearby Kurdish-controlled region of northern Iraq, along with a large number of Yazidis.

The group, the Nineveh Plains Protection Unit, is allied with the Iraqi Army and Kurdish pesh merga militia, according to the Catholic Herald. It is funded largely by donations from Assyrians and those of Assyrian descent living in the United States, Australia and Sweden and being trained by American contractors, the paper reported.

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You Will Never Hear A Better Comment About ISIS After What Lt. Col. Ralph Peters Just Said

You Will Never Hear A Better Comment About ISIS After What Lt. Col. Ralph Peters Just Said

Lt. Col. Ralph Peters joined Lt. Col. Allen West on Fox News’ Hannity to discuss how ISIS – also known as Daesh – is not desperate after the burning of the Jordanian pilot, as the Defense Department claims, but instead loves to torture and is empowered by it.

“They’re having the time of their lives. This kind of violence is captivating, exhilarating and thrilling to these guys. It’s never going to get better for them than this,” Peters said. “They have power now. They can exert their will over others.”

Then he said this:

Keep reading and watch the interview at:  You Will Never Hear A Better Comment About ISIS After What Lt. Col. Ralph Peters Just Said.