Libia, ira contro Italia: “Vostre navi da guerra in nostre acque”

Quindi mentre i Libici sembrano essere incapaci di fermare i migranti dal buttarsi a mare in cerca di una nuova vita nel vecchio continente… Mentre l’ISIS gira indisturbato sul territorio Libico… Mentre oltre 50 fazioni si scannano quotidianamente nel tentativo di conquistare il potere sulla Libia, I libici hanno tempo e risorse per far alzare in volo i loro caccia militari per controllare tre navi fantasma che parrebbero esser state in fronte alle loro coste…

Non so per voi che leggete, ma per me queste notizie fanno acqua da tutte le parti!

Danilo Amelotti

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Segue articolo come da titolo

ROMA – Ira del governo libico contro l’Italia per alcune navi da guerra italiane che sarebbero entrate nelle acque territoriali della Libia, “senza autorizzazione”.

In un comunicato apparso su Facebook e Twitter, Tobruk afferma che le tre navi sarebbero state avvistate sabato “nei pressi delle coste di Bengasi, a Daryana, circa 55 km a est della città”. E non manca di “condannare con fermezza” la presunta violazione, aggiungendo che utilizzerà “ogni mezzo per proteggere la nostra sovranità”.

Ma fonti della Difesa smentiscono categoricamente: né le unità militari di “Mare Sicuro”, la missione nazionale italiana per il controllo e l’assistenza ai migranti, né le navi di Eunavformed, la missione europea di sorveglianza al largo delle coste libiche, erano in zona o comunque sono entrare nelle acque territoriali libiche. Tuttavia la secca smentita non è bastata a placare l’odio l’odio antitaliano che sta montando in Libia.

Il cimitero cattolico italiano di Tripoli Hammangi è stato infatti di nuovo devastato. Lo ha fatto sapere all’Ansa, l’Associazione Italiana Rimpatriati dalla Libia (Airl), facendo pervenire anche delle fotografie.

Tobruk invita l’Italia “a rispettare i trattati firmati tra i due Paesi” e bolla “l’ingresso delle navi italiane come un atto contrario a tutti gli accordi internazionali ratificati dall’Onu”.

Il capo di Stato maggiore libico, Saqr Geroushi, citato dai media locali, ha infine specificato che l’aviazione libica ha fatto decollare ieri, in tarda serata i suoi caccia militari per “monitorare l’attività delle navi da guerra italiane”.

Source: Libia, ira contro Italia: “Vostre navi da guerra in nostre acque”Blitz quotidiano

L’uccellino e l’Immigrato … Parabola sull’immigrazione devastante!

Buon giorno, oggi voglio proporvi questo breve racconto, sicuramente molto “educativo” in merito alle vicende (non certo felici) che gravano sul nostro Patrio Suolo!

Si parla di immigrazione, di come la percepiamo e la subiamo, ma in una chiave (a mio parere) molto comprensibile anche ai più caritatevoli.

Tempo fa mi comprai una mangiatoia per uccelli.

L’appesi nel mio portico e la riempii di semi.

Era proprio una bella mangiatoia ed era uno spettacolo… anche per i miei figli, ai quali dava l’opportunità di vedere gli uccellini da vicino.

danilo-amlotti.com l'uccellino e l'immigrato-pigeons_1__800_800Entro una settimana, grazie al costante rifornimento di cibo gratuito ottenibile senza fatica alcuna, la mangiatoia divenne costantemente visitata da almeno un centinaio di uccellini.

Ovviamente, il rifornimento costante di cibo gratuito e in abbondanza, fece si che molti di quegli uccellini cominciassero a fare i loro nidi sotto il portico, poi sulla tenda, poi vicino al barbecue, e persino sul tavolino!

l'uccellino e l'immigrato danilo-amelotti.comPoi arrivò la cacca. Era visibile ovunque, sulle tegole del portico, sulle sedie, sul tavolo da pranzo… e con la cacca venne anche il puzzo ed il rischio di malattie!

A poco a poco la situazione iniziò a degenerare, ed alcuni uccelli iniziarono ad essere cattivi.  Infatti, essi ormai vedevano quella mangiatoia allargata come la LORO casa, e quindi si lanciavano su di me cercando di beccarmi e di allontanarmi, anche se in realtà ero io che li nutrivo pagando di tasca mia.

Molti uccellini, sicuri dell’ormai “LORO” dimora, divennero rumorosi e prepotenti; si appollaiavano sulla mangiatoia e fischiavano e pigolavano a tutte le ore giorno e della notte affinché io riempissi la mangiatoia. La situazione perdurò fino al punto che non riuscivo nemmeno più a sedermi nel mio bel portico.

Così, nonostante io amassi gli uccellini, e capissi i loro bisogni fui costretto a prendere una decisione… rimuovere definitivamente quella bella mangiatoia.

Dopo appena tre giorni gli uccellini se ne andarono; non meritava forse più stare in quel bel portico… ed io non ero certo un loro “amico”!

Allora feci pulizia e misi tutto in ordine facendo sparire anche i nidi da tutto il portico.

Ben presto il mio portico tornò ad essere quello che era prima: un posto tranquillo e sereno senza schiamazzi per reclamare “il diritto al cibo gratis.”

Ora, riflettiamo.

Noi abbiamo ottenuto con il nostro lavoro ed i nostri sacrifici un sistema con molti diritti: cure mediche gratuite, scuole gratuite, assegni per i meno abbienti, case popolari a prezzi bassissimi e permettiamo a chiunque nasce qui di essere automaticamente cittadino del nostro Paese.

Poi sono arrivati gli illegali a decine, centinaia di migliaia, che  godono degli stessi vantaggi.

Per pagare le maggiori spese noi dobbiamo pagare più tasse.

Le case popolari vengono occupate con la forza e nessuno ne paga il canone.

Se andate ad un pronto soccorso dovrete aspettare ore per essere visitato poiché gli ospedali sono diventati un rifugio per extracomunitari.

Vostro figlio alle elementari avrà grossi problemi perchè metà della classe non parla Italiano e la mensa scolastica verrà condizionata da assurdi divieti religiosi.

Vengono tolti i Crocefissi e non si celebra il Natale per “non urtare la sensibilità” degli stranieri senza alcun rispetto per la nostra: ovvero quella dei padroni di casa!!!!!!

La criminalità spicciola, quella che se la prende con la gente comune (noi) e i deboli è al 75% (opera del 10% della popolazione (gli stranieri)) e le carceri sono così piene che i delinquenti vengono

rimessi in circolazione, e subito, ricominciano a rubare e a violentare.

E se si cerca di arginare il fenomeno ecco levarsi la protesta di molti “caritatevoli cechi e strumentalizzati da molti” che gridano alla violazione dei diritti civili (degli altri perché dei nostri diritti gli stessi “…. ” se ne fregano!!).

E’ solo la mia opinione ma forse è giunto il momento per il nostro Governo di togliere la mangiatoia e fare pulizia.

Se siete d’accordo fate girare.

Se non lo siete continuate a pulire la cacca!”

attenzione a non strumentalizzare questa parabola.  Nessuno parla ne di violenza ne di scagliarsi sugli immigrati!  Loro sono umani come noi, e da tali vanno trattati.  Ma anche noi siamo UMANI come loro, ed abbiamo il diritto ed il dovere di tutelare la nostra casa!

La “parabola” e la lunga riflessione sono stati presi da un caro amico e professionista, Gianfranco Guccia.

MY COMMENT ON ILLEGAL INVASION FROM LIBYA … NE HANNO RACCATTATI 3.480: GUARDATE DOVE! | VoxNews

This my comment is written first in English because I want everybody understand what kind of situation Italy is now “suffering”.
The white spot on the center bottom of this map indicate the latest illegal immigrant pick up point made by the Italian Navy. 14 boats with 4000 Illegals (I cannot call them refugees, or immigrants, at least until they show their real identity). I am not a person that would prefer to kill, or even worst, abandon people to a bad end, but we all must consider what is the right or the wrong action.
Continuing this procedure will only encourage unscrupulous smugglers and criminals to increase (day by day) this Human-traffic!
Wouldn’t be easier and safer to have a coalition force building up a collecting centre directly on the Libyan coasts, rather than pick up people right in front of them? Isn’t it the time to stop supporting Criminal activities? Yes I wrote SUPPORT, because our today action, although for many appear to be mercy in respect of the humans, it is only SUPPORT to criminals and smugglers!!!! 

And for those that believe that Italy will be the final destination, I have a bad news… Many of this illegals are daily crossing the Italian border and are spreading around the whole EU … Although we are the first suffering, you must consider that we won’t be the last!

It is time that all EU people (not politicians) will start complaining and force their government to help stop this Situation! We people will suffer the evolution of this situation not “them politicians” !

I live you to one Italian Article talking about the event.

Vi lascio all’articolo Italiano

NE HANNO RACCATTATI 3.480: GUARDATE DOVE! | VoxNews.

TUTTI GIOISCONO … IO NO!!! Forze speciali italiane vanno in Libia: parte “l’operazione-piattaforme” – Secolo d’Italia

Pictures from http://www.piotrandrews.com … Unit Polish GROM

Non fraintendetemi… non critico la scelta di mandare (finalmente) le nostre forze speciali in supporto di chi in Libia e’ li per lavorare, e soprattutto a difendere le nostre “fonti di carburante” …

Ma non capisco la psicologia del nostro “amato” governo… due nostri Uomini e soldati sono detenuti ingiustamente in India per aver (forse) difeso una nostra nave BATTENTE BANDIERA ITALIANA in acque internazionali (Inviati, come in questo caso, dallo stato) … L’ISIS minaccia di venire in Italia ed attaccarci, ma il governo decide che questa non e’ una minaccia tale da necessitare un intervento armato (e non intendo uno sbarco di truppe, ma sicuramente un bel bombardamento non starebbe troppo male) … pero’ oggi, quando comunque le piattaforme Italiane sono difese da guardie private, e nonostante sappiamo tutti che nel caso i nostri militari dovessero sparare contro pirati o assalitori sarebbero comunque reputati ASSASSINI e quindi chissà quale nuovo governo li tratterrebbe in ostaggio in attesa della decisione di un “probabile giudice o procura”,  il nostro governo decide per l’ennesima volta di mandare MILITARI IN DIFESA DI INSTALLAZIONI PRIVATE!!!!

Allora mi sento di non gioire per l’invio di nostre forze a difesa di Italiani in territori a rischio (cosa che per ogni altro stato di questo mondo sarebbe considerato giusto ed appropriato), ma di temere che altri Italiani, e servitori della patria e della bandiera, siano ora a rischio di processi ingiusti, di giudizi affrettati e di giochi di potere dove loro, I MILITARI, rischiano di diventare una mera merce di scambio!!!!

Non mi dilungo, sicuro che avrete già’ capito il mio pensiero … e quindi vi lascio all’articolo che dilaga sul web e nei TG… vi lascio ai molti commenti “ERA L”ORA… FINALMNTE SI SONO DECISI… LE NOSTRE FS PARTONO… etc etc. etc.” … e prego che nulla succeda e che tutti i nostri uomini possano SEMPLICEMENTE fare ritorno alle loro famiglie, sani salvi e senza pendenze giuridiche dettate da qualche politico IN MALA FEDE!

Danilo Amelotti

L’allarme è scattato giovedì sera. Venerdì dal porto della Spezia sulla nave San Marco e forse da un altro porto italiano hanno cominciato a imbarcarsi mezzi e forze speciali italiane, un paio di distaccamenti del gruppo operativo Incursori e una compagnia di fucilieri di Marina, dirette verso le piattaforme petrolifere dell’Eni in Libia, davanti alla Tripolitania. I militari avranno il compito di proteggere ed eventualmente evacuare il personale che lo richieda. Inoltre c’è sempre la stazione di compressione di Greenstream dell’Eni a Mellitah, sulla costa libica, vigilato da guardie private, che poco potrebbero fare di fronte a un commando dell’Isis che minacciasse di far saltare tutto a meno di non ricevere un congruo riscatto. Evidentemente il governo italiano, bruciato forse da passate esperienze, ha realizzato che qualche gruppo fondamentalista potrebbe pensare a rapire nostri concittadini in Libia per poi chiederci qualche decina di milioni di euro di riscatto. Visto il pregresso, sarà meglio prevenire, hanno pensato i nostri governanti.

Detto fatto: le nostre truppe migliori sono già in piena operazione diretti verso la nostra ex colonia dove metteranno in sicurezza le nostre strutture e veglieranno sull’incolumità dei lavoratori e dei residenti italiani in Libia. A quanto pare ci sono riunioni in corso anche delle altre forze speciali come ad esempio i paracadutisti. «Se verrà chiamata, la Brigata Sassari sarà pronta a fare la sua parte», ha tra l’altro detto il generale Arturo Nitti, comandante della Brigata Sassari, in merito ad un eventuale intervento dei “sassarini” sullo scenario internazionale, in occasione delle celebrazioni per il centenario della storica Brigata. D’altra parte sempre giovedì il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha chiaramente detto al premier Renzi e ai ministri Gentiloni e Pinotti che un intervento militare della Nato non è per ora in agenda. E quindi l’Italia i suoi interessi se li deve guardare lei. Per una volta.

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LIBIA, INCURSORI EGIZIANI ENTRANO VIA TERRA… L’Italia spaventata dalla parola Guerra come sempre esita!

Mentre le discussioni sia in Italia, sia in Europa si fanno serrate attorno alla questione Libica, siamo testimoni di diversi sconvolgimenti del conflitto libico.

Noi oggi ci stiamo domandando se sia necessario e giusto scatenare una guerra sui territori Libici, o se forse sia meglio aspettare di avere un pieno appoggio e supporto internazionale per poter così’ intraprendere una missione più ponderata ed apparentemente “Sicura”.  Certo non posso dal canto mio negare che partire in guerra con la Libia (nonostante nel mio precedente articolo avessi dichiarato che e’ necessaria) potrebbe non essere una scelta pienamente oculata e corretta, non fin tanto che il nostro stato e la nostra politica non trovi un reale consenso generale, dando quindi agli uomini che dovrebbero partire pieno consenso ed appoggio, e sicuramente potere di azione.

Non fraintendetemi, non sto parlando di avere dei militari impazziti che possano fare scorribande in lungo e largo per la Libia, ma bensì evitare che limiti “politici” alle regole di ingaggio pongano nuovamente i militari in una situazione dove usare le armi sia praticamente “impossibile”, quindi diventare per l’ennesima volta dei bersagli quasi inermi in un contesto fortemente instabile!

Ministro-Roberta-Pinotti-Danilo-amelotti

Basti pensare alle parole del nostro ministro della difesa (Ministro Roberta Pinotti)  intervenuta ieri nella trasmissione Porta a Porta.  Per lei infatti, la parola “guerra” non può’ essere menzionata quando si parla di militari in missione, come se tutti i nostri morti e feriti delle molte missioni effettuate dagli italiani, fossero avvenuti per “sbaglio”.  Purtroppo noi Italiani, abbiamo paura di dire che quando si combatte una fazione nemica, o il male, questa azione e’ alla fin fine Guerra!  Certo non e’ una guerra di occupazione, non e’ una guerra di attacco, bensì una guerra di stabilizzazione… ma sempre guerra e’!

Allora, alla luce di questa nostra repulsione all’ammissione dei fatti reali, mi chiedo come mai potrà’ il nostro stato supportare una missione di Guerra contro il califfato dell’ISIS!  No cari lettori, noi non riusciremo mai, e come sempre se dovessimo poi partire a seguito del solito carrozzone internazionale, i nostri uomini saranno per l’ennesima volta mandati con regole di ingaggio che ci tarperanno le ali, creando così’ condizioni di estremo rischio per tutti gli uomini e donne impegnati, e risultando inevitabilmente in un probabile massacro!

Allora forse e’ meglio fare un analisi migliore e considerare che se riusciamo a difendere in modo reale le nostre coste, potremmo anche attestarci in una difesa del territorio, lasciando ad altri (come sempre) il compito di prendere decisioni e di “Agire”.

Ecco, allora parliamo ora degli altri, per un momento… mentre tutta l’Europa esita, Egitto e Giordania agiscono rispettivamente in Libia ed in Siria… loro attaccano, e indeboliscono le forze del male ISIS… E’ notizia di oggi che (come dicono i giornali) gli “Incursori Egiziani” entrano via terra in Libia… mi verrebbe da dire Ups!!! … Noi esitiamo, pensiamo a cercare un dialogo praticamente impossibile tra le 50 e più fazioni Libiche, permettiamo che quello che io chiamo “Il cavallo di troia del XXI secolo” (gli immigrati) lavori costantemente portando sul nostro territorio potenziali terroristi,( e comunque un invasione di persone non controllabili), e lasciamo che altre nazioni entrino in Libia e ne prendano il controllo.

ISIS e Petrolio-danilo-amelotti

Signori miei, la Libia e’ da sempre il nostro serbatoio di petrolio e gas; noi Italiani non siamo riusciti a dissociarci dall’azione francese del 2011 ed oggi non riusciamo a garantirci la sicurezza vicino a casa e soprattutto il controllo di quel serbatoio.  Continuare ad esitare, continuare a negare l’innegabile, continuare imperterriti ad aspettare non si capisce quali accordi e con chi, a parer mio, e’ una sconfitta in tutti i sensi…

E’ necessario che i nostri politici tutti, ed anche il popolo Italiano, capisca che aspettare all’infinito non porterà altro che a inevitabili sconfitte economiche, politiche e militari.

Allora, forse, sarebbe meglio ammettere palesemente che noi non vogliamo sporcarci le mani ed i piedi, e chiudere definitivamente i nostri confini, per lo meno, forse, potremo limitare i danni, potremmo evitare che all’indomani di una quasi inevitabile guerra ai confini della nostra nazione, si scateni il terrorismo interno.

Quello che sto dicendo, non e’ che noi dobbiamo necessariamente intervenire in Libia, possiamo anche decidere di non mettere piede, ma per lo meno, dovremmo dare tutto il supporto a quelle nazioni (come l’Egitto) che oggi agiscono… almeno, se e quando la crisi cesserà, potremo fare rivalsa sui nostri diritti, e non trovarci improvvisamente clienti di una o un altra nazione che rivendicherà il diritto al territorio conquistato ed ai suoi beni (petrolio, gas etc).

IRAQ-CONFLICT

l’ISIS, fin dal principio, ha agito conquistando i pozzi petroliferi, le centrali elettriche, insomma tutti quegli obbiettivi non religiosi ma bensì economici… perché che che ne dicano, loro, i pazzi criminali, che scannano, bruciano, torturano etc, non si muovono nel nome di un Dio (come vorrebbero farci credere) ma nel nome dei soldi e del potere sulle risorse!

Concludo con un ultima considerazione:  il problema non è se intervenire o non intervenire, il problema è se noi siamo in grado di prende una qualsiasi delle molte decisioni possibili prima che i biglietti di questa partita vengano suddivisi tra i tanti altri attori di questa disputa!

Danilo Amelotti