REFERENDUM COSTITUZIONALE: – IO VOTO NO -anche se lui ci dice di votare si- ecco il perché.

Source: (3) REFERENDUM COSTITUZIONALE: – IO VOTO “SI”-

Il video lincato in questo breve scritto è del “Sindaco di Verona Sig. Flavio Tosi”, il quale, con lo stesso, ci spiega una delle sue ragioni al si.

Anche in questo caso vorrei proporvi un altra visione della questione.  In breve il sindaco adduce come motivo al suo si il fatto che la modifica alla costituzione “romperà” il perfetto bicameralismo attualmente in vigore.  A sostegno di questa sua opinione, ci pone come esempio la comparazione del Bicameralismo perfetto alla gestione di una città da parte di un sindaco che abbia due consigli comunali.

Ebbene, seppur l’esempio nella sua brevità possa sembrare calzato e a giusto sostegno della sua (e dei favorevoli al Si) opinione, basta un minimo di riflessione per capire che invece ci mostra propio l’esatto contrario.

Ma andiamo per punti:

1- Governare una città, seppur grande e complessa come potrebbe essere Roma, non è propriamente paragonabile al governare una Nazione.  Infatti, la città non ha relazioni “internazionali”, non gestisce i confini cittadini al pari dei confini nazionali, non gestisce le forze armate, non ha da gestire l’interazione con la comunità europea (se non per le sue minime competenze) ecc. ecc.

2-  Il sindaco di una città non ha le risorse economiche e di potere che ha una nazione intera, quindi anche li dove dovesse commettere un grave errore, non rischierebbe mai comunque di (ad esempio) dichiarare guerra ad una città confinante, o di cambiare una legge in favore del suo singolo potere.  In poche parole, nessun sindaco mai rischierà di diventare un Dittatore!

3- Se a pensar male si fa bene, allora bisogna anche dire che, con il cambiamento della costituzione, il qui menzionato Sindaco Flavio Tosi, potrebbe divenire uno dei sindaci che siedono alle poltrone dei senatori, e sempre per voler pensar male, il fatto che proprio lui sindaco ci proponga di votare Si alla riforma, mi da da pensare che possano esserci dietro degli interessi personali.

Alla luce di questi tre punti, mi rimane semplice dire che, come ormai succede sempre, il fronte del SI sceglie sempre “slogan ad effetto” mancanti però sia di sostanza concreta sia di “chiarezza d’intenti”.

Come sempre, questa rimane una mia personale analisi, una mia personale idea, e sta a voi giudicare quanto le mie parole possano essere più o meno corrette, e soprattutto decidere cosa votare il 4 Dicembre

IO VOTO NO

Danilo Amelotti

#daniloamelotti

Chi si fida è perduto! Renzi e i diritti negati ai disabili, ecco il video censurato

Dopo queste mie brevi considerazioni pregherei tutti di sedersi e prendersi il tempo di vedere il video (cliccando sul link in fondo).

Il Grave fatto del nomenclatore non aggiornato ha molteplici risvolti nella valutazione che ogni cittadino dovrebbe fare sia sull’amministrazione di questo (e dei precedenti) governo, sia sul attuale Presidente del Consiglio (che per inciso amo ricordare essere stato nominato non dal popolo!).

Se posso concordare sul fatto che aggiornare un documento così complesso ed importante come il Nomenclatore, dopo ben diciassette (17) anni che non veniva nemmeno tolto dal cassetto, sia un operazione di sicura complessità e che richieda molto tempo, non capisco per quale motivo il presidente del Consiglio Italiano debba insistere nella menzogna.

Al posto suo, una persona seria e competente (non di nomenclatore, quanto di burocrazia) avrebbe immediatamente dovuto prender tempo: quel tempo sarebbe stato necessario ad analizzare la situazione, a quantificare in termini di tempo, di soldi e d’impegno quanto sarebbe servito per produrre un nuovo documento, e poi avrebbe dovuto e potuto rispondere nei dovuti modi e termini a qualunque persona ne richiedesse chiarimenti.  Questo ovviamente non si e’ verificato, producendo non solo tremendo disagio in chi a quelle sue “parole leggere” aveva voluto credere, ma anche una conseguente dimostrazione di menefreghismo dell’istituzione.

Alla luce di questo, mi chiedo come si possa pensare che sia questa persona sia il suo strascico di ministri ed attendenti, siano stati in grado di modificare il testo della costituzione Italiana!

Una persona che non sa gestire una situazione si grave, ma non impossibile, una persona che non riesce nemmeno a coordinarsi con i suoi ministri e responsabili di settore, una persona che ama “sparare frasi ad effetto e promesse inattendibili”,  non può a parer mio in nessun modo essere considerata in grado di modificare un testo complesso e delicato come “LA COSTITUZIONE ITALIANA”.

Concludo affermando che penso sia questo il motivo che ha spinto “L’autority” a bloccare la messa in onda del servizio per parcondicio, ovvero per non “palesizzare” ulteriormente l’incapacità “costituzionale” di chi ci propone un referendum sulla modifica della costituzione Italiana!

Danilo Amelotti

#daniloamelotti

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