Marò, ora l’India ammette: “I proiettili non erano loro”. E spunta la truffa dei testimoni fotocopia 

Non aggiungo molto a quello che leggerete nell’articolo che segue (preso da Il Giornale), se non che da sempre giornalisti, periti ed altri hanno insistito sugli stessi fatti ora apparsi anche agli occhi della corte del tribunale internazionale per il diritto del mare di Amburgo.

Alla luce quindi di questa nuova conferma, spero in primis che la questione dei nostri due Uomini venga chiusa al più presto (non solo con la definitiva liberazione, ma anche con la dichiarazione da parte di tutte le autorità della loro innocenza), e che subito dopo parta una seria ed approfondita inchiesta per definire responsabili ed attori di questo “Complotto”!

Danilo Amelotti.

Marò, ora l’India ammette: “I proiettili non erano loro”. E spunta la truffa dei testimoni fotocopiaLa perizia: pallottole troppo grandi per essere dei fucilieri. A cui si aggiungono testimonianze fatte con “copia e incolla”

Che il processo messo in campo dall’India nei confronti dei due fucilieri di marina, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, fosse al limite del ridicolo, non è una novita. Ma dalle carte che i legali indiani hanno consegnato al Tribunale internazionale per il diritto del mare di Amburgo, emergono alcuni dettagli sconcertanti.Non solo quelle testimonianze fotocopia rilasciate da alcuni pescatori sopravvissuti il giorno in cui Valentine Jelastine e Akeesh Pink persero la vita, ma soprattutto l’allegato numero 4 che riporta l’autopsia svolta sul corpo dei due pescatori uccisi.

Sembrava essersi persa nei cassetti dei tribunali indiani, e invece è rispuntata ad Amburgo. Nel documento, la prova che i proiettili che hanno colpito a morte i due indiani non sono quelli in dotazione ai marò.

Le deposizioni

Come riporta il Quotidiano Nazionale, in un articolo a firma di Lorenzo Bianchi, le testimonianze di chi avrebbe assistito alla morte dei due pescatori si assomigliano eccessivamente. Come se nell’essere redatte fossero state scritte dalla stessa mano e opportunamente falsificate in modo da dimostrare la colpevolezza di Latorre e Girone. Dopo gli eventi del 15 febbraio 2012 al largo delle coste del Kerala, i testimoni dichiarano che gli assassini sono i “sailors”, i marinai, facendo nome e cognome dei due marò. Le testimonianze, allegate tra le carte che l’India ha depositato ad Amburgo, sono contenute nell’allegato 46.  A rilasciarele sono il comandante del peschereccio, Freddy Bosco (34 anni), e il marinaio Kenserian (47), i quali dichiaro “onestamente e con la massima integrità” che la loro imbarcazione “finì sotto il fuoco non provocato e improvviso dei marinai Massimiliano Latorre e Salvatore Girone della Enrica Lexi”.  Il primo campanello d’allarme riguarda proprio il duplice errore riportato nei verbali. Entrambi i marinai, infatti, avrebbero sbagliato a pronunciare il nome della nave difesa dai Marò, che infatti si scrive “Lexie”. Ora, la cosa più probabile è che entrambe le dichiarazioni siano state scritte dalla stessa persona con una sorta di “copia e incolla” necessario per far coincidere le due versioni.

Ma non sono solo queste le corrispondenze. Altri passaggi sembrano scritti con la carta carbone. Secondo i due testimoni, i “tiri malvagi” hanno provocato la “tragica morte dei cari amici e colleghi Valentine, alias Jalestin, e Ajesh Binke”. Anche sulle loro condizioni dopo l’evento, la versione coincide in maniera sospetta. I due pescatori avrebbero subito una “indicibile miseria e una agonia della mente, una perdita di introiti. La nostra ordalia non è finita”. Secondo Luigi Di Stefano, perito di parte che ha seguito la vicenda di Ustica, l’India non avrebbe dovuto consegnare queste carte al Tribunale di Amburgo. Che non aveva il compito di giudicare le responsabilità dei Marò, ma solo quale fosse il Paese legittimato a tenere il processo. Un modo quindi per ribadire la colpevolezza non dimostrata di Latorre e Girone, mossa che però ha fatto calare un velo di legittima dubbiosità sulla veridicità delle testimonianze.

Il proiettile

Non è tutto. Perché il più interessante dei documenti consegnati dai legali indiani ai giudici di Amburgo è l’autopsia che l’anatomo patologo K. S. Sasika fece sui due pescatori uccisi. Nella seconda pagina dell’allegato 4, infatti, si legge che il proiettile estratto dal cervello di Jalestine è troppo grande per essere uscito dalle armi dei fucilieri di marina. Quello misurato dal medico aveva un’ogiva di 31 millimetri, una circonferenza di 20 millimetri alla base e di 24 nella zona più larga. Le munizioni in dotazione ai Marò, invece, sono dei calibro 5 e 56 Nato. Il proiettile italiano misura solo 23 centimetri, quindi è evidente che quello estratto dalla testa del pescatore non possa essere stato esploso dai mitra Minimi e Beretta Ar 70/90 di Latorre e Girone. Infine, dalle carte si evince che il Gps del Saint Antony, dove hanno trovato la morte i pescatori, venne fatto recapitare dal capitano dell’imbarcazione non il giorno in cui attraccò al porto, ma solo 8 giorni dopo. Conservando tutto il tempo necessario a manometterne i dati.

Source: Marò, ora l’India ammette: “I proiettili non erano loro”. E spunta la truffa dei testimoni fotocopia – IlGiornale.it

Marò: dal tribunale di Amburgo ‘No al rientro di Girone’ – Politica – ANSA.it

Accolgo la notizia con rabbia ma anche con sottomessa rassegnazione!

Seppur duole dirlo ed ammetterlo, ero sicuro che nulla sarebbe cambiato, e che nessuno avrebbe fatto nulla! Ciò deriva dalla semplice (per quanto forse “ingenua”) considerazione: se uno stato sovrano come l’Italia non è stato capace di fare NULLA in tre anni, come si può pretendere che un tribunale internazionale faccia di meglio?

L’Italia e la sua politica, (per capirci quella di Mafia capitale, quella del funerale del boss in pompa magna, quella dei generali divenuti prima ministri della difesa per un anno e poi dirigenti di grosse compagnie, quella di figli e figliastri, di gente corrotta ad ogni dove) ha sbagliato tutto fin dal principio!
Per tre anni quell’italia ha giocato il gioco delle tre carte con i suoi due Uomini, Soldati, Bandiere, ed oggi cerca di lavarsene le mani passando il tutto in mano ad un tribunale straniero… peccato che nel mondo ci siano persone ed organizzazioni al quale non interessa proprio farsi carico delle responsabilità Italiane!

Nel frattempo nulla Cambia… Nel frattempo due uomini che tempo fa decisero con orgoglio di Servire la patria e la Bandiera, sono ancora per una volta traditi ed abbandonati da quel governo che servivano!!!

Io non li abbandonerò mai, anche se solo con la mia “penna” ed il mio pensiero!!!

Segue parte dell’articolo estrapolato da ANSA… per la versione completa cliccate sul link in fondo!

Il verdetto con cui il Tribunale di Amburgo ha respinto la richiesta italiana di misure temporanee per i due maro’ è stato preso a maggioranza, senza l’unanimità dei giudici: 15 i voti a favore e sei contro.

Visto che sarà compito dell’arbitrato internazionale all’Aja “giudicare nel merito del caso”, il Tribunale del Mare “non considera appropriato prescrivere misure provvisorie riguardo la situazione dei due marine italiani poiché questo toccherebbe questioni legate appunto al merito del caso”. Lo si legge nella sentenza. Entro il 24 settembre l’Italia e l’India dovranno presentare “un rapporto di ottemperanza con le misure previste” dal verdetto del Tribunale di Amburgo. CONTINUA A LEGGERE QUA:
  http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2015/08/24/maro-occhi-puntati-su-amburgo-attesa-per-il-verdetto_d98a55a8-235c-4e11-86f8-0fbe0fac686d.html

Ed io commento … RENZI SI DIMENTICA DI INVITARE IL MARÒ ALLA PARATA DEL 2 GIUGNO

Z

Tra ieri ed oggi, tra la Visita del Presidente Renzi ad Herat e la parata del 2 Giugno, ho visto e letto molti post rivolti talvolta al merito o non merito del nostro Presidente del consiglio a vestire l’uniforme, o rivolti a come la parata sia stata per tanti versi uno show politico dove da un lato si vedevano facce di alti rappresentanti politici “apparentemente” disinteressate all’evento e dall’altra militari non proprio in vena di dimostrare il loro valore ed orgoglio, ed ovviamente tanti post che richiamavano ai due assenti d’onore, ovvero Massimiliano e Salvatore, i fucilieri di marina ancora “tenuti in ostaggio” da un immobilismo politico/militare! 

Onestamente io non ho visto nessuno dei due eventi, ciò non dovuto a non voglia o disinteresse, bensì ad un impedimento professionale che mi ha tenuto lontano dagli schermi televisivi.

Mi rattrista comunque sapere e leggere di tanto malumore (giusto malumore) e di come la nostra politica sembri infischiarsene altamente… forse il fatto che moti dei nostri politici non abbiano nemmeno mai visto una caserma (presidente del consiglio in testa) o che le forze armate in Italia siano comunque e sempre “lo scomodo fardello” di una finta democrazia legata ai tempi passati, pesano troppo sulle coscienze e menti dei nostri politici per riuscire, almeno in questa giornata, a dare il giusto valore a uomini e donne che ogni giorno vestono una divisa e servono il loro paese.

Di contro, quei militari in parata apparentemente privi di voglia ed orgoglio, forse non sono altro che il sinonimo dello stato d’animo ormai diffuso, causato dal trattamento che i nostri Marò hanno e ancora stanno ricevendo dallo stato, dai tagli stipendiali, dai trattamenti economici e pensionistici ormai “ridicoli”, e da tutti gli insulti che ricevono nel quotidiano da quella parte di Italia che li vede come i nemici da abbattere!

11063913_1570205279901375_3366604838521402836_nRiguardo ai nostri due Emblemi del fallimento politico/militare, ovvero Massimiliano e Salvatore, state pur certi che il fatto che nessuno li abbia menzionati in questa giornata non mi meraviglia assolutamente: come pensare che dei politici inetti possano mai affrontare l’onta del loro disonore pubblicamente? come pensare che vogliano realmente tirarsi la zappa sui piedi da soli?

Allora non mi rimane che dire a tutti che io Ero, Sono e Sarò sempre fiero di essere Italiano, e cercherò sempre di portare lustro a quella bandiera che è per me simbolo della mia casa, della mia terra della mia gente. Spero che molti altri la pensino come me, e che magari, alla prossima occasione che si presenterà, andranno a votare… non ci lamentiamo sempre di come le cose non cambiano, vanno male, ecc… cerchiamo noi di farci promotori di cambiamento…

VIVA L’ITALIA!

Vi lascio all’articolo riportato nel titolo … RENZI SI DIMENTICA DI INVITARE IL MARÒ ALLA PARATA DEL 2 GIUGNO.

TUTTI GIOISCONO … IO NO!!! Forze speciali italiane vanno in Libia: parte “l’operazione-piattaforme” – Secolo d’Italia

Pictures from http://www.piotrandrews.com … Unit Polish GROM

Non fraintendetemi… non critico la scelta di mandare (finalmente) le nostre forze speciali in supporto di chi in Libia e’ li per lavorare, e soprattutto a difendere le nostre “fonti di carburante” …

Ma non capisco la psicologia del nostro “amato” governo… due nostri Uomini e soldati sono detenuti ingiustamente in India per aver (forse) difeso una nostra nave BATTENTE BANDIERA ITALIANA in acque internazionali (Inviati, come in questo caso, dallo stato) … L’ISIS minaccia di venire in Italia ed attaccarci, ma il governo decide che questa non e’ una minaccia tale da necessitare un intervento armato (e non intendo uno sbarco di truppe, ma sicuramente un bel bombardamento non starebbe troppo male) … pero’ oggi, quando comunque le piattaforme Italiane sono difese da guardie private, e nonostante sappiamo tutti che nel caso i nostri militari dovessero sparare contro pirati o assalitori sarebbero comunque reputati ASSASSINI e quindi chissà quale nuovo governo li tratterrebbe in ostaggio in attesa della decisione di un “probabile giudice o procura”,  il nostro governo decide per l’ennesima volta di mandare MILITARI IN DIFESA DI INSTALLAZIONI PRIVATE!!!!

Allora mi sento di non gioire per l’invio di nostre forze a difesa di Italiani in territori a rischio (cosa che per ogni altro stato di questo mondo sarebbe considerato giusto ed appropriato), ma di temere che altri Italiani, e servitori della patria e della bandiera, siano ora a rischio di processi ingiusti, di giudizi affrettati e di giochi di potere dove loro, I MILITARI, rischiano di diventare una mera merce di scambio!!!!

Non mi dilungo, sicuro che avrete già’ capito il mio pensiero … e quindi vi lascio all’articolo che dilaga sul web e nei TG… vi lascio ai molti commenti “ERA L”ORA… FINALMNTE SI SONO DECISI… LE NOSTRE FS PARTONO… etc etc. etc.” … e prego che nulla succeda e che tutti i nostri uomini possano SEMPLICEMENTE fare ritorno alle loro famiglie, sani salvi e senza pendenze giuridiche dettate da qualche politico IN MALA FEDE!

Danilo Amelotti

L’allarme è scattato giovedì sera. Venerdì dal porto della Spezia sulla nave San Marco e forse da un altro porto italiano hanno cominciato a imbarcarsi mezzi e forze speciali italiane, un paio di distaccamenti del gruppo operativo Incursori e una compagnia di fucilieri di Marina, dirette verso le piattaforme petrolifere dell’Eni in Libia, davanti alla Tripolitania. I militari avranno il compito di proteggere ed eventualmente evacuare il personale che lo richieda. Inoltre c’è sempre la stazione di compressione di Greenstream dell’Eni a Mellitah, sulla costa libica, vigilato da guardie private, che poco potrebbero fare di fronte a un commando dell’Isis che minacciasse di far saltare tutto a meno di non ricevere un congruo riscatto. Evidentemente il governo italiano, bruciato forse da passate esperienze, ha realizzato che qualche gruppo fondamentalista potrebbe pensare a rapire nostri concittadini in Libia per poi chiederci qualche decina di milioni di euro di riscatto. Visto il pregresso, sarà meglio prevenire, hanno pensato i nostri governanti.

Detto fatto: le nostre truppe migliori sono già in piena operazione diretti verso la nostra ex colonia dove metteranno in sicurezza le nostre strutture e veglieranno sull’incolumità dei lavoratori e dei residenti italiani in Libia. A quanto pare ci sono riunioni in corso anche delle altre forze speciali come ad esempio i paracadutisti. «Se verrà chiamata, la Brigata Sassari sarà pronta a fare la sua parte», ha tra l’altro detto il generale Arturo Nitti, comandante della Brigata Sassari, in merito ad un eventuale intervento dei “sassarini” sullo scenario internazionale, in occasione delle celebrazioni per il centenario della storica Brigata. D’altra parte sempre giovedì il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha chiaramente detto al premier Renzi e ai ministri Gentiloni e Pinotti che un intervento militare della Nato non è per ora in agenda. E quindi l’Italia i suoi interessi se li deve guardare lei. Per una volta.

CONTINUA A LEGGERE:  Forze speciali italiane vanno in Libia: parte “l’operazione-piattaforme” – Secolo d’Italia.

Saremo Veramente ad una svolta sul caso dei Maro’ Salvatore e Massimo? perché’ solo ora? -Svolta marò spunta una mail che li salva – Cronache – iltempo

Sul caso di Salvatore e Massimo si e’ detto molto.  A parte i pareri contrastanti del pubblico, che da casa ama sempre dare facili giudizi di colpevolezza, e talune volte anche facili assoluzioni, in questi quasi tre anni di “prigionia” abbiamo visto decine di articoli o servizi televisivi che riprendevano il Caso di Salvatore e Massimo, descrivendo le tante ragioni per il quale loro dovrebbero essere valutati Innocenti.  (il dovrebbero non intende che io abbia differente opinione, ma semplicemente che per uno statuto di uguaglianza, nel momento in cui si formulano delle accuse si pone il dubbio che una persona possa essere innocente o colpevole)

Se pur io rimango dell’opinione che cercare una prova di innocenza o colpevolezza dovrebbe avvenire solo dopo aver portato A PRIORI Salvatore e Massimo in Italia (come vorrebbero le numerose leggi ed accordi vari internazionali), a leggere la notizia che segue mi nasce un sentimento di rabbia profonda.

Analizzando a sangue freddo la notizia, e cercando di fermare la prima euforia (Si, finalmente una prova tangibile per tutti… beh una delle tante poi si dirà!) mi viene da chiedermi perché una e-mail, che quindi rimane normalmente nella memoria di svariati sistemi informatici (computer di mittente e ricevente, server vari, gestore del servizio internet etc.) esca SOLO DOPO OLTRE 1000 GIORNI!

alla luce di quanto sopra, mi chiedo quindi, chi e perché avesse interesse a tenere questa mail nascosta, oppure (seppur lo ritengo imperdonabilmente impossibile) per quale motivo nessuno prima di oggi abbia pensato a vedere e verificare le mail trasmesse dalla nave!

Scriverò meglio nei prossimi giorni di Pirateria e tutte le procedure che una nave deve mettere in atto al momento di un possibile attacco, ma da esperto del settore, vi dico che chiunque si fosse trovato ad investigare sulla faccenda avrebbe dovuto immediatamente richiedere copia di ogni messaggio trasmesso ed avvenuto nel momento in cui si verifico’ l’incidente!  se non e’ stato fatto, o e’ per una negligenza che ha dell’incredibile o per degli interessi differenti!

Vi lascio all’articolo, rimanendo nella speranza che per Salvatore e Massimo si giunga ad una fine certa nel più’ breve tempo possibile!

L’attacco dei pirati alla Enrica Lexie, la nave su cui si trovavano in servizio il 15 febbraio 2012 i marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, è precedente all’incidente che ha causato la morte dei pescatori sulla barca indiana St.Antonhy: è questo il responso che emerge dalla lettura di una mail del comandante della nave italiana anticipata dal settimanale Oggi. Il comandante del cargo avvisò per posta elettronica di aver subito un attacco dai predoni alle 19.15, e l’orario dimostra l’estraneità dei fucilieri rispetto agli eventi legati all’uccisione dei pescatori. L’armatore del peschereccio S. Antony, infatti, ha sempre dichiarato che gli spari contro i suoi due pescatori si sono registrati alle 21.30.

Svolta marò, spunta una mail che li salva – Cronache – iltempo.

La mia Risposta alla Blogger “ERETICA” ed a due suoi articoli ….Greta e Vanessa, sotto assedio. Fortuna che l’Italia è un luogo privo di odio! – Al di là del Buco

Greta e Vanessa, sotto assedio. Fortuna che l’Italia è un luogo privo di odio! – Al di là del Buco

Eretica,

permettimi di replicare ai tuoi diversi articoli sulle Signore Vanessa e Greta.  Innanzi tutto non penso che per difendere loro o comunque criticare (anche giustamente) chi ne ha fatto le “zimbelle” dei social media sia necessario portare avanti un discorso Politico.  Ne tantomeno, come avevi affermato tu in un tuo precedente scritto, avvicinare la storia delle due signore alla vicenda ormai “eterna” di Salvatore e Massimo (visto che usiamo i nomi, allora tutte e 4 le PERSONE hanno dei nomi!).

Fin tanto che proclami la libertà di azione e di pensiero di ogni persona, dovresti evitare di accomunare le stesse a dei credo politici di qualsiasi specie, anche, e soprattutto, perché’ non fai altro che sminuire e svalutare quello che potrebbe essere il tuo messaggio.

L’Italia che te definisci “squadrista” che te definisci “fascista” in realtà e’ un Italia che e’ stanca di vedere 1000 pesi e 1000 misure, ed e’ altrettanto stanca di vedere che quando si tratta di difendere (in accordo con leggi internazionali stabilite da decine di nazioni) un militare, se ne lavano tutti le mani, e quando invece si tratta di usare altri “militari” per difendere e salvare due ragazze sprovvedute, allora va tutto bene! ( e si perché’ non pensare che le signore Greta e Vanessa siano state liberate da pacifisti, ma bensì’ da uomini che rischiano la loro vita {vedasi Calipari} per portare a casa chi li ha comunque e sempre disprezzati)

Se condivido con te l’idea che non serve crocifiggere con inutili ed isterici insulti Vanessa e Greta (si spera avranno tempo di essere giustamente giudicate dagli organi competenti), non condivido assolutamente il tuo gergo sindacale e “Comunista”, che darebbe ad intendere che te lasceresti volentieri Salvatore e Massimo a marcire in una prigione Indiana (perché sempre per la legge del social media, loro sono due assassini, pur non avendo mai avuto un processo)!!!

In tutto ciò che dici e che affermi con vigore io leggo molte falle e probabilmente anche disconoscenza dei fatti e delle leggi.  Parlando di politica, ad esempio, ti posso assicurare che se le Signore Vanessa e Greta fossero state Russe, il governo Russo non penso si sarebbe prodigato per la loro liberazione, mentre sono sicuro che lo stesso governo Russo avrebbe portato Salvatore e Massimo a casa!  Quindi ora dimmi dove e come puoi mettere la politica e le ideologie in mezzo a queste discussioni!

Per quanto riguarda le signore Vanessa e Greta, beh lasciami dire che non possono essere viste da alcuno come due ragazze che volevano portare aiuto a popoli in difficoltà’… per lo meno non andando ad aiutare coloro i quali decapitano la gente perché’ di fede diversa, stuprano donne, sposano bambine di nemmeno 7 anni, costringono le donne alla schiavitù’ domestica etc etc etc.  … vedi, spesso in queste discussioni e lotte di parte si perde il filo del discorso, e ci si ritrova a “Sproloquiare” ovvero a dire ERESIE.

Le signore Vanessa e Greta, potranno anche essere state delle sprovvedute, me certamente sapevano da che parte della barricata andavano a portare il loro aiuto!

Poi, nelle analisi “neutre, quindi non di parte”  e’ lecito chiedersi come due ragazze giovani possano essere sopravvissute ad una prigionia gestita dai Fondamentalisti Islamici… Ora siamo onesti, tutti (penso anche te, visto che hai delle piattaforme mediatiche ed esperienza di giornalismo) abbiamo visto e vediamo cosa questi fondamentalisti fanno… tutti abbiamo visto come uccidono donne nel mezzo della strada con processi sommari (come al tempo delle inquisizioni, dove i fascisti ed i comunisti ancora non esistevano), tutti abbiamo visto come una persona rientra dopo un periodo di prigionia… … … ecco ora, guardando queste immagini da una finestra a politica e non di parte, cosa ti verrebbe da pensare?

Sai, io qualche esperienza di quei mondi e di quelle questioni ne ho, ed onestamente parlando, rimango un po’ incuriosito da tutta la faccenda… tutte quelle domande che ho scritto sopra e mille altre mi sono ed ancora mi passano per il cervello … e le risposte, a parete credere nello spirito santo (io non lo credo) non giocano a favore di due sprovvedute “Cappuccetto Rosso nel bosco”!

In più’, che lo stato abbia o non abbia pagato un riscatto, non ti dimenticare che ha corso il rischio di SACRIFICARE la vita dei suoi uomini di fiducia per portarle Vanessa e Greta a casa ed ha comunque speso una valanga di soldi.

In conclusione, io concordo con te, che gli insulti e le vignette stupide (per quanto oggi come oggi le vignette stupide sian di moda) possano non essere corrette (ma pur sempre libertà’ di parola e pensiero) ma da li a far di Vanessa e Greta due eroine della pace e della misericordia tra i popoli, ecco mi sembra un passo troppo lungo!

P.S.

Eretica, siccome tu ti dichiari femminista schierata e inquadrata, dovresti capire che Vanessa e Greta sono andate nella tana dei MASCHI, non solo maschilisti o sessisti… li, fra i fondamentalisti, te (che penso tu sia donna) sei meno di un cane!

Ciao

 

Greta e Vanessa, sotto assedio. Fortuna che l’Italia è un luogo privo di odio! – Al di là del Buco.