Chi si fida è perduto! Renzi e i diritti negati ai disabili, ecco il video censurato

Dopo queste mie brevi considerazioni pregherei tutti di sedersi e prendersi il tempo di vedere il video (cliccando sul link in fondo).

Il Grave fatto del nomenclatore non aggiornato ha molteplici risvolti nella valutazione che ogni cittadino dovrebbe fare sia sull’amministrazione di questo (e dei precedenti) governo, sia sul attuale Presidente del Consiglio (che per inciso amo ricordare essere stato nominato non dal popolo!).

Se posso concordare sul fatto che aggiornare un documento così complesso ed importante come il Nomenclatore, dopo ben diciassette (17) anni che non veniva nemmeno tolto dal cassetto, sia un operazione di sicura complessità e che richieda molto tempo, non capisco per quale motivo il presidente del Consiglio Italiano debba insistere nella menzogna.

Al posto suo, una persona seria e competente (non di nomenclatore, quanto di burocrazia) avrebbe immediatamente dovuto prender tempo: quel tempo sarebbe stato necessario ad analizzare la situazione, a quantificare in termini di tempo, di soldi e d’impegno quanto sarebbe servito per produrre un nuovo documento, e poi avrebbe dovuto e potuto rispondere nei dovuti modi e termini a qualunque persona ne richiedesse chiarimenti.  Questo ovviamente non si e’ verificato, producendo non solo tremendo disagio in chi a quelle sue “parole leggere” aveva voluto credere, ma anche una conseguente dimostrazione di menefreghismo dell’istituzione.

Alla luce di questo, mi chiedo come si possa pensare che sia questa persona sia il suo strascico di ministri ed attendenti, siano stati in grado di modificare il testo della costituzione Italiana!

Una persona che non sa gestire una situazione si grave, ma non impossibile, una persona che non riesce nemmeno a coordinarsi con i suoi ministri e responsabili di settore, una persona che ama “sparare frasi ad effetto e promesse inattendibili”,  non può a parer mio in nessun modo essere considerata in grado di modificare un testo complesso e delicato come “LA COSTITUZIONE ITALIANA”.

Concludo affermando che penso sia questo il motivo che ha spinto “L’autority” a bloccare la messa in onda del servizio per parcondicio, ovvero per non “palesizzare” ulteriormente l’incapacità “costituzionale” di chi ci propone un referendum sulla modifica della costituzione Italiana!

Danilo Amelotti

#daniloamelotti

Ecco il tanto discusso servizio di Filippo Roma sul premier Matteo Renzi e i diritti negati ai disabili, che per motivi di par condicio prima del referendum non ci lasciano trasmettere questa sera in tv. Dopo 17 anni di imperdonabile ritardo da parte dello Stato, Matteo Renzi ha mantenuto la promessa fatta ai disabili […]

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