REFERENDUM DELLE TRIVELLE: SI, NO, ASTENUTO O COSA?

Il 17 corrente mese (ovvero 17.04.2016) ci verrà chiesto di esprimere il nostro parere sull’abrogazione parziale di norma del comma 17, terzo periodo, dell’articolo6 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (norme in materia ambientale), come sostituito dal comma 239 dell’art. 1 della legge 28 dicembre 2015, n. 208 (Disposizioni per la formazione del bilanci annuale e pluriennale dello Stato – legge distabilità 2016), limitatamente alle seguenti parole: <<per la durata di vita utiledel giacimento, nel rispetto degli standard di sicurezza e di salvaguardia ambientale>>.  Votando “SI” si richiederà l’abrogazione della norma, votando “NO ci si esprimerà per il mantenimento della norma quale è attualmente.

Detto questo, penso che molti di voi (come me quando l’ho letto la prima volta) staranno cercando nel vocabolario di “Ostrogoto” cosa quella frase voglia significare! A leggere dai vari post di Facebook, o a sentire le varie interviste in televisione forse ci siamo fatti un idea, ma lungi dall’esser veramente capita. Questo perché troppo spesso, chi ci spiega di cosa si tratti questo referendum, invece di dirci semplicemente cosa esso rappresenti e cosa significhi modificare o mantenere la norma specifica, lo usa a solo scopo propagandistico elettorale: è quindi, omettendo o aggiungendo una parola qua ed una parola lá, che ci fa sembrare di dover votare per una cosa che in realtà non è assolutamente pertinente con la reale richiesta.

Allora per quello che sono riuscito a decifrare dalle mille pagine ove ho cercato e dalle mille informazioni ricevute, posso affermare con quasi piena certezza che la norma in questione non abolisce né le trivelle, né impedisce l’estrazione del petrolio, bensì interessa solo ed esclusivamente quegli impianti di PRODUZIONE (attivi e già perforati, 20 o 30 anni fa) di GAS entro le 12 miglia dalla costa, quindi solo in mare .

Sostanzialmente chiede se volete chiudere i rubinetti del gas di giacimenti in produzione, allo scadere della concessione oppure se, visto che il giacimento è già perforato e già in produzione, volete consentire che si lasci il rubinetto aperto, sino ad esaurimento del giacimento stesso. 

Quindi cosa votare? qual è la miglior o più giusta scelta?

Io, non essendo né uno scienziato, né un politico, né un esperto di leggi e norme,ho cercato di capire meglio e , detto onestamente, ancora oggi, nonostante le molte ricerche effettuate con molti mezzi differenti, continuo ad avere diversi dubbi.Come in molte cose (anzi tutte) le opinioni e le informazioni sono estremamente discordanti (a seconda di chi le pronuncia o di dove le si cerca),e stabilire realmente quale sia la cosa migliore diventa estremamente complicato.

Una cosa comunque mi sembra di averla capita, nessuno dei politici interessati all’informazione su questo referendum riesce a restare “super partis”, ovvero riesce a comunicare delle informazioni “tecniche, complete, e prive di indicazioni di voto”.

Beh certo voi direte la politica è così, ma quando parliamo di un REFERENDUM, ovvero a mio personale avviso, un mezzo che usa chi deve decidere per capire cosa realmente il popolo desideri maggiormente o pensi sia più giusto, non dovrebbe esserci alcun inquinamento politico di parte, alcun gioco di partito o schieramento di scuderia, semplicemente ci dovrebbe essere un informazione completa ed imparziale sulla questione da votare, ed eventualmente un opinione, ma non un diktat! Così, chi è incaricato di attuare le decisioni avrebbe una chiara (si spera) risposta del popolo, e potrebbe semplicemente applicarla.

Ma questo non accade quasi mai, e come in questo caso, si cerca di tramutare un referendum che dovrebbe decidere della “salute” della nostra nazione e del nostro ambiente in un sondaggio elettorale per poter dimostrare ad una o un altra parte delgoverno da che parte pende la bilancia dei consensi!

E’ proprio così che siamo arrivati ad oggi in un’ Italia dipendente quasi totalmente dall’estero per la fornitura di energia invece che esserne un attore e fornitore principale per l’Europa. Se ad esempio volessimo vedere la questione delle energie rinnovabili, (quindi parliamo di energia Eolica, Geotermica, idroelettrica, Marina, Solare, e Biomasse) ed andassimo a ritroso nel tempo, vedremmo come negli anni passati, tutto quello che oggi ci viene indicato come il futuro dell’energia “pulita” veniva indicato come deleterio ed addirittura quasi più dannoso del sistema tradizionale. Le pale Eoliche venivano denigrate ed accusate di essere fortemente inquinanti nello smaltimento e dannose per l’ecosistema (soprattutto se in mare), i pannelli solarivenivano indicati come inefficienti e fortemente inquinanti, il geotermico veniva indicato come la possibile causa di disumani terremoti e smottamenti: insomma, di ecologico non c’era nulla, e i combustibili fossili rimanevano il sistema “migliore”!

Eppure la morfologia Italiana ci avrebbe permesso di sfruttare al massimo tutte le cosiddette “fonti rinnovabili” al punto che avremmo potuto fornire energia a tutta l’Europa.

Allora oggi, mentre tutti cercano di ridurre le centrali nucleari, impiantano pale eoliche ovunque, sfruttano ogni tetto per il fotovoltaico ecc., noi siamo ancora qua a chiederci se dei pozzi aperti 20 o 30 anni fa siano da chiudere prima della fine del giacimento oppure se si debbano sfruttare fino alla fine, facendo passare da una parte il combustibile ricavato come una risorsa per noi importantissima e dall’altra come se queste piattaforme fossero la causa principale di tutto l’inquinamento del mar mediterraneo!

Ma nel frattempo la terra dei fuochi brucia, le pale eoliche le installano ditte straniere, i pannelli solari arrivano dalla Cina, le nostre centrali vanno con carbone tedesco, e noi ci arrovelliamo il cervello per capire se dire SI, NO o astenuto!

Concludo affermando che secondo me, l’unica vera differenza che avremo tra un Si ed un No sono migliaia di disoccupati in più o in meno, ed un po’ più di dipendenza energetica/economica dall’estero rispetto a quella che già abbiamo ora.  L’inquinamento ormai, se c’è stato rimane anche se si chiudono tutti i pozzi.  Alla fine, quando il 17 sera o il 18 verranno scrutinate le schede gli italiani avranno forse nuovamente perso un occasione per dire la loro, ed uno o un altro partito politico proclamerà la sua vittoria!

Danilo Amelotti

Per fare politica senza fucili ci vogliono le “PALLE”!!! In Risposta all’articolo di Vittorio Feltri “L’Europa dei pirla non sa temere l’odio islamico”

Caro Direttore Feltri,

ho potuto leggere con attenzione il suo articolo “l’Europa dei pirla non sa temere l’odio islamico”  e mi permetta di dirle in tutta franchezza che non mi trova d’accordo.

Onestamente, seppur io condivida con lei i timori di un Islam estremista e minaccioso, e soprattutto di come il nostro sistema politico Italiano ed Europeo sta reagendo sia al problema del terrorismo, sia al problema dell’immigrazione, non riesco onestamente a condividere ne le sue mire guerrafondaie ne tantomeno molte delle idee proposte.  Il suo grido di paura la dice lunga sul sentimento che anima il suo articolo e su come probabilmente ciò’ che lei afferma derivi più da quella paura radicata piuttosto che da una reale analisi della situazione e delle possibili reazioni della nostra società.

Mi permetta di essere un minimo arrogante nelle mie affermazioni, ma io che la guerra l’ho vissuta sulle mie spalle probabilmente ho un idea ben più chiara e lucida di cosa essa possa essere, e soprattutto a dove essa possa portare.

Come ho scritto nel mio articolo “dubbio e terrorismo, un binomio da sconfiggere” non deve essere il dubbio (che poi si tramuta in paura) a gestire e manovrare le nostre decisioni e reazioni, bensì un approfondita analisi della situazione ed una reazione a livello politico forte e decisa, che infonda da una parte la tranquillità nella popolazione e dall’altra la consapevolezza che nessuno potrà mai imporre al popolo libero Europeo qualsivoglia ideologia religiosa o culturale differente da quelle accettate.

Leggendo il suo articolo mi è subito venuta in mente una breve proiezione pratica di quelle che sono le idee da lei espresse: ho visto campi di concentramento come quelli aperti da Nazisti e fascisti durante la seconda guerra mondiale per eliminare il popolo ebreo dalla faccia della terra, ho visto battaglie senza quartiere nelle strade delle nostre città, e morte e devastazione in ogni angolo della nostra bella Europa (perché se veramente lei vuole la guerra deve sapere che l’Europa sarà il campo di battaglia!): onestamente parlando, mi lasci dire che è un eresia!  Come pensa si possa fare una guerra con pugnale e fucile contro tutto il mondo Islamico?  Pensa davvero che questa sia la soluzione migliore ed unica? O forse voleva solo fare scalpore, ma in fin dei conti neanche lei crede alle parole ed affermazioni che scrive?

Certo che se è la paura a muovere le nostre decisioni, allora probabilmente quella guerra che lei dice necessaria si verificherà: tutti in nome della paura prenderanno armi e bombe a mano e si getteranno contro chiunque sia di fede mussulmana, cercando di estirpare per sempre quello che lei dichiara essere il male del mondo. Ma come abbiamo imparato dalla storia e come ci insegna la medicina con gli antibiotici, fare una guerra preventiva non poterà all’eliminazione della minaccia, ma solo all’irrobustimento dell’idea e della forza di chi di estremismo e paura vuol farci vivere!

Nel suo articolo accenna all’attentato occorso ad Utøya, in Norvegia, il 22 Luglio 2011. Parlando di quell’evento, forse (come lei dice) nel tentativo di immedesimarsi in quelle vittime, lei scrive “La loro paura li disarmò, li spinse a nascondersi. Se gli andavano addosso insieme, tremando come foglie di sicuro, ma stringendosi l’uno all’altro per la fifa, il killer ne avrebbe stecchiti quattro o cinque, poi gli altri 595 avrebbero sbranato quell’Anders Breivik, che adesso, condannato a 21 anni, è triste per non averne ammazzati abbastanza”.  

Direttore mi permetta di dissentire con forza dalla sua teoria: io qua vedo chiaramente una persona che è si abituata a scrivere, ma che di guerra, combattimenti, paura di morire, etc probabilmente non sa veramente niente!  soldati e poliziotti addestrati, nonostante armati e preparati, spesso esitano a rispondere con forza ad un aggressore armato che spara contro di loro!  E lei veramente pensa che un gruppo (per quanto folto) di ragazzi “sprovveduti, disarmati ed impauriti come forse è lei ora”, si sarebbe potuto scagliare contro la minaccia? E veramente crede che se anche lo avessero fatto ne sarebbero morti solo quattro o cinque?  No direttore, ne sarebbero morti ben di più ed in fine, probabilmente si sarebbero comunque dispersi alla vista dei primi compagni caduti!

Direttore Feltri, la guerra, quella vera, non la si fa scrivendo con un olivetti 32, ma con le armi e soprattutto con il sangue di migliaia di uomini, donne e bambini!

Se veramente vuole vuole usare la sua olivetti 32, e vuole che le cose cambino, allora dovrà iniziare a scrivere a chiare lettere che la politica debole dell’attuale Europa deve essere sostituita da una politica con le Palle!  Non si può combattere l’estremismo con un altro estremismo, ne si può decidere quale sia la mossa migliore da fare con la paura!  Bensì bisogna avere le palle per fare una politica seria ed anche difficile.

Certo fino a quando i nostri politici e giornalisti agiranno in base alla possibilità di consensi e di vittorie politiche, allora sarà difficile cambiare ogni cosa, e probabilmente quella guerra da lei nominata sarà inevitabile.  Viceversa, se i nostri politici, anche a costo di andare contro l’idea comune della parte rappresentata, saranno capaci di imporre a chiunque viva in Europa i dettami Europei, le leggi Europee e la cultura Europea, allora forse tra 10 o 20 anni quell’integrazione con cui oggi molti politici e giornalisti si riempiono la bocca, diverrà realtà!

Cordiali saluti

Danilo Amelotti

 

Leggi l’Articolo di Vittorio Feltri

L’Europa dei pirla non sa temere l’odio islamico

 

Ho paura. Ho deciso di vantarmene. E mi assumo il compito di propagarla. Mi rendo conto. Non si comincia così un libro contro la morte che arriva al galoppo impugnando la scimitarra. Non è molto nobile. Si deve cominciare con un grido di guerra. Eppure, lo confesso: ho deciso di buttare la fifa oltre l’ostacolo.

Ho paura adesso, e anche per dopo. Per quando queste mie pagine saranno in giro per l’Italia.

E qualche frase rimbalzerà su Internet. S’incazzeranno, oh se si incazzeranno. Perché ho intenzione di scrivere la verità su quel che ha, in testa e nella pancia, non solo la gentaglia con le bandiere nere e le mani sul collo di poveri prigionieri vestiti di arancione, ma anche il musulmano dal dolce sorriso ospite di trasmissioni tivù, dispiaciuto per i morti e nemico, come no, del terrorismo. Prevedo l’accusa di provocatore irresponsabile. Papa Francesco dirà che mi merito un pugno. Portatemi pure in tribunale, sempre meglio dell’obitorio, a cui siamo destinati in tanti se la paura non ci desterà dal sonno dei pirla.

Dirò qui la verità sugli islamici e il loro Allah con il Profeta Maometto appresso. Non la Verità con la V maiuscola, per carità. La verità con la v minuscola ritengo sia la più importante acquisizione della mia vita. Ho imparato ad attingerla con il cucchiaio dell’osservazione e dell’esperienza, senza presumere divine rivelazioni. Non c’è bisogno di essere arabisti per capire, anche senza assaporarne i suoni aspirati, che il Corano ha in sé una potenza distruttiva assoluta verso chiunque manifesti un sussulto di libertà e dica no al dominio di un libro che si è fatto Dio, così come si sono fatti suoi boia coloro che lo impugnano.

Continua a leggere a: L’Europa dei pirla non sa temere l’odio islamico – IlGiornale.it.

La mia lettera in risposta alle affermazioni della Sig.ra Federica Mogherini…

Cara Sig.ra Federica Mogherini,

Come ultimamente sembra essere un “must” di voi politici con le questioni concernenti Immigrazione, Islam, Integrazione etc, anche lei sembra aver travisato completamente i reali problemi e le reali necessità della nostra Europa.  Chi le parla non è ne un laureato ne un Politico, bensì un cittadino Italiano che per ben 25 anni ha servito con onore e rispetto la bandiera e la patria Italiana, e che (me lo lasci dire) di Islam, mussulmani, integrazione etc ne ha visto molto.

Se avrà mai opportunità e voglia di leggere questo articolo ed i miei scritti passati, potrà notare che non sono ne un estremista, ne tantomeno una persona alla quale piace fare di tutta un erba un fascio.

Ma tra il non essere un estremista, e l’aprire le porte liberamente a culture tendenzialmente devastanti, mi permetta, c’è un enorme differenza, e mi lasci spiegare il perché!

Noi, sia Italiani sia più generalmente Europei, conviviamo con molte razze e culture da secoli.  Dal dopo guerra a oggi, a parte problemi “minoritari”, non si sono mai verificati grossi scontri tra le culture, (almeno fino al nuovo millennio); ciò è stato permesso sia da una politica culturale seria e certa, che quindi non ha permesso a possibili “estremisti” di approfittarsi di situazioni o debolezze, sia da un flusso migratorio “contenuto”, che quindi ha permesso una maggiore possibilità di integrazione e transizione ai popoli.

Oggi la questione è ben differente:  Voi politici odierni non siete stati, ne siete, ne (a parer mio) sarete mai capaci di dare certezze ed infondere quella sicurezza che serve ai popoli per non cadere nel vortice della paura (creata dal dubbio del domani e delle vostre scelte scellerate); viceversa, ogni volta vi se ne presenti l’occasione, dimostrate al popolo europeo che l’ospite ha il diritto e la ragione sul padrone di casa.  Ogni volta che un ospite batte i piedi in terra e pretende qualcosa voi glielo date, anche quando ciò arreca grave danno al cittadino Europeo.  Oggi gridate tutti ad un integrazione, cercate di darci lezione di comportamento e di accoglienza, ma non vi peritate a tagliare i diritti del cittadino in favore dei capricci dell’ospite.

Allora forse sarebbe il caso che ricominciaste a pensare seriamente a quali siano le priorità ed a come un integrazione possa essere possibile nel futuro.  Un buon inizio sarebbe quello di prendere in mano le leggi e le regole di quei paesi Islamici ove vige un “comune e quieto vivere” tra le razze e le religioni (UAE in primis) e notare che li l’integrazione funziona perché gli “stranieri ospiti” vengo trattati si bene, ma da loro viene preteso il rispetto della legge e delle culture locali!  In UAE non esiste Arabo che debba cedere la sua casa o i suoi territori a Immigrati, gli immigrati clandestini quasi non esistono e se vengono trovati vengono immediatamente incarcerati e processati/espulsi! In UAE vige la libera professione della fede, ma attenzione ciò non significa mai che il popolo locale debba adattare le sue credenze e le sue tradizioni all’ospite!!! per capirci meglio Sig.ra Mogherini, mentre voi fate togliere i crocifissi dalle scuole per accondiscendere alle richieste di “pochi ma estremisti”, generando quindi quell’intolleranza che lei critica nel suo discorso, nei paesi Arabi tolleranti nessuno si può azzardare a chiedere di avere un crocefisso nella scuola pubblica!!! E questo non è razzismo come voi volete far credere, questo è solo il comune senso della ragione di un sano padrone di casa!

Allora Sig.ra Mogherini, prima di dire cose di cui lei stessa un domani si potrebbe pentire, cerchi di individuare dove realmente siano i problemi, e se veramente vuole dare lezione di civiltà e cultura, inizi a farlo con i suoi colleghi!

Concludo dicendole che a parer mio l’integrazione tra quella parte di Islamici moderati che vive in Europa ed il resto dei cittadini europei già esiste, e funziona anche bene.  Io vivo in Germania, una nazione che ha un alta percentuale di Islamici immigrati, e non mi pare che qua viva o persista una situazione di razzismo o estremismo. Certo le mele marce esistono ovunque, ma queste non fanno sicuramente statistica.  Allora forse se capisce questo capirà che il razzismo e l’intolleranza che si legge sui giornali tra i popoli è causata sicuramente più dal vostro urlare ai quattro venti per guadagnare consensi (sia contro sia a favore) piuttosto che da una situazione reale! Ciò che sicuramente oggi sta turbando un po’ tutti è la vostra incapacità totale a gestire le emergenze sia di Immigrazione sia di terrorismo; continuate a urlare al lupo al lupo ma non riuscite mai a creare delle situazioni stabili o a infondere certezze nelle popolazioni. Viceversa, anche con queste sue ultime affermazioni, non fate altro che caricare la molla dell’intolleranza, che prima o poi vi/ci scoppierà in mano!

Un cordiale saluto.

Danilo Amelotti

Di seguito il testo del Post di Magdi Cristiano Allam dove leggerete alcuni passi del discorso della Sig.ra Mogherini

Cari amici, Federica Mogherini, esponente del Pd che ricopre la carica di Alto Commissario per la Politica Estera e della Sicurezza dell’Unione Europea, ha fatto il 24 giugno a Bruxelles l’elogio dell’islam, sostenendo che “l’islam appartiene all’Europa” nel passato, nel presente e nel futuro. A suo avviso anche i partiti religiosi islamici dovrebbero poter essere ammessi in seno alla nostra democrazia.

Mi domando in che mondo viva. I partiti religiosi islamici sono banditi nella gran parte dei paesi musulmani e lei li vorrebbe legalizzare in Europa. Ripete che i terroristi islamici non hanno nulla a che fare con l’islam. Secondo lei denunciare l’islam sarebbe una forma di razzismo.

Cari amici, liberiamoci al più presto di questa Europa relativista e di questa sinistra filo-islamica. Ecco alcuni stralci del discorso della Mogherini.

“L’idea di uno scontro tra islam e “Occidente” – una parola in cui tutto è messo insieme e confuso – ha indotto in errore le nostre politiche e le nostre narrazioni. L’islam ha un posto nelle nostre società occidentali. L’islam appartiene all’Europa, occupa un posto nella storia dell’Europa, nella nostra cultura, nel nostro cibo e – ciò che più conta – nel presente e futuro dell’Europa. Che piaccia o no, questa è la realtà”.

“Alcune persone stanno ora cercando di convincerci che un musulmano non può essere un buon cittadino europeo, che con più musulmani in Europa sarà la fine dell’Europa. Queste persone non sono solo sbagliano sui musulmani. Queste persone si sbagliano sull’ Europa, non hanno idea di cosa sono l’Europa e l’identità europea”.

“Il cosiddetto Stato islamico sta portando avanti un tentativo senza precedenti di pervertire l’islam per giustificare un progetto politico e strategico malvagio. … L’Isis è il peggior nemico dell’islam nel mondo di oggi. Le sue vittime sono prima di tutto persone musulmane. L’islam è una vittima stessa dell’Isis”.

“Io non ho paura di dire che l’islam politico dovrebbe essere parte del quadro. La religione gioca un ruolo nella politica. Non sempre per il bene, non sempre per il male. La religione può essere parte del processo. Ciò che fa la differenza è se il processo è democratico o no”.

“Forse dovremmo anche prendere il tempo di rispolverare ‘” acquis” di alcuni Stati membri. Abbiamo un problema di coerenza interna… Abbiamo sostenuto la “campagna per riportare le nostre ragazze”, per aiutare le ragazze nigeriane rapite da Boko Haram. C’è una tale contraddizione di solidarietà quando queste ragazze sono lontane e la nostra mancanza di solidarietà quando sono alla nostra porta. Questo è impossibile da sostenere. Nei prossimi giorni e mesi abbiamo bisogno di trovare soluzioni, non solo per le ragazze in Nigeria, ma per le loro sorelle e madri e figlie che sono costrette a fuggire dagli stessi movimenti radicalizzati”.

“Qualsiasi tentativo di dividere i popoli d’Europa in “noi” e “loro” ci porta nella direzione sbagliata. I migranti e noi. I musulmani e noi. Gli ebrei e noi. L’ “altro” e noi. Abbiamo imparato dalla nostra storia che tutti noi siamo “altro” di qualcun altro. La paura dell’altro non può che portare a nuovi conflitti”.

via (11) Cari amici, Federica Mogherini, esponente del Pd… – Magdi Cristiano Allam.

MY COMMENT ON ILLEGAL INVASION FROM LIBYA … NE HANNO RACCATTATI 3.480: GUARDATE DOVE! | VoxNews

This my comment is written first in English because I want everybody understand what kind of situation Italy is now “suffering”.
The white spot on the center bottom of this map indicate the latest illegal immigrant pick up point made by the Italian Navy. 14 boats with 4000 Illegals (I cannot call them refugees, or immigrants, at least until they show their real identity). I am not a person that would prefer to kill, or even worst, abandon people to a bad end, but we all must consider what is the right or the wrong action.
Continuing this procedure will only encourage unscrupulous smugglers and criminals to increase (day by day) this Human-traffic!
Wouldn’t be easier and safer to have a coalition force building up a collecting centre directly on the Libyan coasts, rather than pick up people right in front of them? Isn’t it the time to stop supporting Criminal activities? Yes I wrote SUPPORT, because our today action, although for many appear to be mercy in respect of the humans, it is only SUPPORT to criminals and smugglers!!!! 

And for those that believe that Italy will be the final destination, I have a bad news… Many of this illegals are daily crossing the Italian border and are spreading around the whole EU … Although we are the first suffering, you must consider that we won’t be the last!

It is time that all EU people (not politicians) will start complaining and force their government to help stop this Situation! We people will suffer the evolution of this situation not “them politicians” !

I live you to one Italian Article talking about the event.

Vi lascio all’articolo Italiano

NE HANNO RACCATTATI 3.480: GUARDATE DOVE! | VoxNews.

L’EFFETTO FARFALLA e l’ Isis… il manuale per mettere “Roma a ferro e fuoco” (da – IlGiornale.it)

Avete presente l’effetto Farfalla?

Effetto farfalla è una locuzione che racchiude in sé la nozione maggiormente tecnica di dipendenza sensibile alle condizioni iniziali, presente nella teoria del caos. L’idea è che piccole variazioni nelle condizioni iniziali producano grandi variazioni nel comportamento a lungo termine di un sistema.

 

Se ora vi state chiedendo cosa c’entri questo con l’articolo che segue, vuol dire che ancora non avete realmente realizzato cosa sia l’ISIS, come il terrorismo funzioni, e soprattutto cosa stia causando il nostro sterile “attendere e guardare” mentre affermiamo che ci dispiace vedere delle persone inermi morire li in quel freddo televisore!!!!

Tra le tante forme di terrorismo che abbiamo conosciuto nella nostra storia, probabilmente il terrorismo religioso e’ il peggiore; infatti, se con un gruppo di terroristi “politici” o comunque animati da ideali “umani” si potrebbe pensare di arrivare ad una soluzione o ad una trattativa, con il terrorismo religioso non si può’!  Sedersi ad un tavolo di trattativa con queste persone pensando di poter ottenere qualcosa, sarebbe come “voler far passare un cammello per la cruna di un ago (vi ricorda niente questa citazione?).

La strategia che sta adottando l’ISIS e’ (sul piano del terrore) vincente… Infatti, mentre noi esitiamo nelle scelte e nelle decisioni, mentre noi continuiamo a cercare non so quale dialogo con non so chi, mentre noi continuiamo a permettere che migliaia di sconosciuti invadano il nostro territorio, loro attaccano chiunque e dovunque … ed e’ così’ che a poco a poco tutti realizzate (io lo so da molti anni come funziona) che non serve molto per causare un onda di paura gigantesca … basta che due pazzi (o anche solo uno) entrino in un qualsiasi posto pieno di civili (senza razza, religione, colore della pelle o altro, solo cosiddetti “civili”) e sparino all’impazzata… anche quando nessuno fosse colpito, tutti iniziereste a domandarvi (quasi con timore di farvi sentire) dove colpiranno domani!!

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E poi escono questi articoli (come quello che segue il mio commento) … e la gente leggendoli si stupisce e si chiede se sia realmente possibile … i giornalisti li scrivono come se fosse lo scoop del secolo … eppure e’ già da molto che questi ISIS, Boko Haram, Al Qaeda etc. spargono il male nel mondo intero… ma noi, anzi lasciatemi dire VOI, vi stupite e continuate a postare della vostra passeggiata in moto o del bel vestito o del cane che soffre, ma quando una notizia di come l’ISIS abbia ucciso madre e 2 figli impiccandoli ad un ponte, o centinaia di persone vengono trucidate in Nigeria, nessuno la pubblica sulle sue bacheche, e tutti sono contenti di Sentire i nostri politici che ci rassicurano dicendo che a noi non succederà’ nulla, che noi siam sicuri!!!!

Allora veniamo all’EFFETTO FARFALLA:  noi (gli stati, i politici, i governi, ed anche i privati cittadini) oggi stiamo provocando una minima variazione che domani (tra 5-10-15-20 anni e chissa’) sarà una variazione enorme… anzi ne stiamo facendo molte di queste piccole variazioni… Lasciamo che l’immigrazione di massa ci stravolga, togliamo i crocifissi dalle scuole, cambiamo le nostre tradizioni, addirittura scendiamo da un pullman perché a dei mussulmani non va che le nostre donne vestano la minigonna… e loro, i terroristi, il male, il demonio o come ca**o lo volete chiamare, loro continuano a guadagnare terreno … fino a quando non sara’ troppo tardi!!!!

 

Vi lascio all’articolo…

Danilo

 

Dopo l’attacco in Tunisa è allerta terrorismo in tutta Italia. Il nostro Paese, come ha più volte sootolineato anche il Viminale, potrebbe essere nel mirino dell’Isis soprattutto in concomitanza di grandi eventi come Expo e il Giubileo straordinario voluto da Papa Francesco.

Ed è proprio su Roma che i jihadisti dell’Isis e le cellule dormienti presenti in Italia hanno messo gli occhi.

Così su un nuovo ebook diffuso in rete qualche lupo solitario dispensa consigli su come mettere Roma a ferro e fuoco. L’autore del testo avrebbe “studiato la jihad globale per 10 anni, ha conoscenza dei diversi tipi di gruppi della jihad nel mondo, le loro sconfitte e i successi”. Poi si entra nel dettaglio del piano del terrore: “L’avvento della guerra per la conquista di Roma – scrivono – consisterà principalmente di guerriglia urbana nelle città e nelle strade europee”.

Dopo l’addestramento con le normali armi la guida suggerisce di imparare ad usare anche armi definite “rudimentali perché sono facili da utilizzare e perché in molti casi non sono illegali. Questo tipo di armi sono considerate potenzialmente letali, e sono buone anche per l’autodifesa. Non devono mancare archi e frecce fatti in casa, balestre, fionde, molotov, fucili ad aria (che sono facilmente rintracciabili nei negozi che vendono articoli per cacciatori), pistole a pellet con punte di metallo”. In una delle foto che illustrano il libro digitale, poi, compare anche la foto di una pistola balestra usata per la caccia che si consiglia si usare per gli “attacchi silenziosi”. I primi tre esempi di armi presenti in questa lista, poi, possono essere fatte in casa. Quindi, il manuale suggerisce anche dove e come trovare le istruzioni per costruirle: “Utilizzate il browser Tor per ricercare come sono fatte su Wikihow.com. Inoltre avere armi moderne richiede soldi e fatica. Oltre ad essere letali, poi, queste possono essere pericolose per chi le detiene. Se vi fermano con un’arma di questo genere sarete imprigionati con una condanna molto lunga. Tuttavia, se vi arrestano è sempre meglio dire che fate parte di una banda locale e non di una cellula terroristica islamista”. A questo punto, come racconta il Tempo, ecco l’elenco dei luoghi dove è possibile trovare le armi: “Si trovano di solito nel mercato nero. I musulmani che hanno fatto parte di bande o sono in carcere per reati minori sanno che bisogna contattare gli spacciatori nei posti del mercato clandestino e chiedere loro come fare per acquistarne una”.

Per quanto riguarda l’utilizzo di ordigni esplosivi la guida del bravo combattente indica le parti necessarie per creare un dispositivo dal sicuro effetto deflagrante. Insieme alle foto, ecco una breve guida su come costruire una bomba. Intanto il manuale indica che sono quattro le parti necessarie: “Serve un contenitore che può essere di qualsiasi dimensione. Una bottiglia o una pentola a pressione portatile, anche una macchina. Poi serve l’innesco, polvere esplosiva mescolata con lo zucchero, o un elastico acceso manualmente, oppure del liquido infiammabile. Il combustibile, che può essere anche una bomboletta a gas, fertilizzanti, bombolette spray, etc. In ultimo il contenitore dovrà essere riempito do materiali che con l’esplosione arriveranno a colpire dappertutto per ferire la gente. All’occorrenza potranno essere usati chiodi, sfere metalliche e rocce taglienti”. Su Youtube comunque, rassicura l’autore, esistono video che mostrano come sono fatti questi ordigni. Anche in questo caso bisogna utilizzare il browser Tor per “navigare in sicurezza”. In fondo, aggiunge la guida, “basta vedere cosa accade gettando un deodorante nel fuoco per capire gli effetti”.

via Isis, il manuale per mettere “Roma a ferro e fuoco” – IlGiornale.it.

TUTTI GIOISCONO … IO NO!!! Forze speciali italiane vanno in Libia: parte “l’operazione-piattaforme” – Secolo d’Italia

Pictures from http://www.piotrandrews.com … Unit Polish GROM

Non fraintendetemi… non critico la scelta di mandare (finalmente) le nostre forze speciali in supporto di chi in Libia e’ li per lavorare, e soprattutto a difendere le nostre “fonti di carburante” …

Ma non capisco la psicologia del nostro “amato” governo… due nostri Uomini e soldati sono detenuti ingiustamente in India per aver (forse) difeso una nostra nave BATTENTE BANDIERA ITALIANA in acque internazionali (Inviati, come in questo caso, dallo stato) … L’ISIS minaccia di venire in Italia ed attaccarci, ma il governo decide che questa non e’ una minaccia tale da necessitare un intervento armato (e non intendo uno sbarco di truppe, ma sicuramente un bel bombardamento non starebbe troppo male) … pero’ oggi, quando comunque le piattaforme Italiane sono difese da guardie private, e nonostante sappiamo tutti che nel caso i nostri militari dovessero sparare contro pirati o assalitori sarebbero comunque reputati ASSASSINI e quindi chissà quale nuovo governo li tratterrebbe in ostaggio in attesa della decisione di un “probabile giudice o procura”,  il nostro governo decide per l’ennesima volta di mandare MILITARI IN DIFESA DI INSTALLAZIONI PRIVATE!!!!

Allora mi sento di non gioire per l’invio di nostre forze a difesa di Italiani in territori a rischio (cosa che per ogni altro stato di questo mondo sarebbe considerato giusto ed appropriato), ma di temere che altri Italiani, e servitori della patria e della bandiera, siano ora a rischio di processi ingiusti, di giudizi affrettati e di giochi di potere dove loro, I MILITARI, rischiano di diventare una mera merce di scambio!!!!

Non mi dilungo, sicuro che avrete già’ capito il mio pensiero … e quindi vi lascio all’articolo che dilaga sul web e nei TG… vi lascio ai molti commenti “ERA L”ORA… FINALMNTE SI SONO DECISI… LE NOSTRE FS PARTONO… etc etc. etc.” … e prego che nulla succeda e che tutti i nostri uomini possano SEMPLICEMENTE fare ritorno alle loro famiglie, sani salvi e senza pendenze giuridiche dettate da qualche politico IN MALA FEDE!

Danilo Amelotti

L’allarme è scattato giovedì sera. Venerdì dal porto della Spezia sulla nave San Marco e forse da un altro porto italiano hanno cominciato a imbarcarsi mezzi e forze speciali italiane, un paio di distaccamenti del gruppo operativo Incursori e una compagnia di fucilieri di Marina, dirette verso le piattaforme petrolifere dell’Eni in Libia, davanti alla Tripolitania. I militari avranno il compito di proteggere ed eventualmente evacuare il personale che lo richieda. Inoltre c’è sempre la stazione di compressione di Greenstream dell’Eni a Mellitah, sulla costa libica, vigilato da guardie private, che poco potrebbero fare di fronte a un commando dell’Isis che minacciasse di far saltare tutto a meno di non ricevere un congruo riscatto. Evidentemente il governo italiano, bruciato forse da passate esperienze, ha realizzato che qualche gruppo fondamentalista potrebbe pensare a rapire nostri concittadini in Libia per poi chiederci qualche decina di milioni di euro di riscatto. Visto il pregresso, sarà meglio prevenire, hanno pensato i nostri governanti.

Detto fatto: le nostre truppe migliori sono già in piena operazione diretti verso la nostra ex colonia dove metteranno in sicurezza le nostre strutture e veglieranno sull’incolumità dei lavoratori e dei residenti italiani in Libia. A quanto pare ci sono riunioni in corso anche delle altre forze speciali come ad esempio i paracadutisti. «Se verrà chiamata, la Brigata Sassari sarà pronta a fare la sua parte», ha tra l’altro detto il generale Arturo Nitti, comandante della Brigata Sassari, in merito ad un eventuale intervento dei “sassarini” sullo scenario internazionale, in occasione delle celebrazioni per il centenario della storica Brigata. D’altra parte sempre giovedì il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha chiaramente detto al premier Renzi e ai ministri Gentiloni e Pinotti che un intervento militare della Nato non è per ora in agenda. E quindi l’Italia i suoi interessi se li deve guardare lei. Per una volta.

CONTINUA A LEGGERE:  Forze speciali italiane vanno in Libia: parte “l’operazione-piattaforme” – Secolo d’Italia.

NON C’È DA STUPIRSI … MA …Caos in Libia: jihadisti conquistano Sirte. Su Twitter: possiamo colpire l’Italia con gli Scud. Italiani via da Libia | The Horsemoon Post

Certo, quando nel 2011, una “congrega” di nazioni ha deciso che Gheddafi doveva essere deposto, già’ avevo ipotizzato il possibile futuro di quella Nazione!

Nel mentre che gli anni passavano, e molte notizie (talvolta molto contrastanti) provenivano dalla “Nuova Libia”, l’ISIS si materializzava sugli scacchieri internazionali, proclamando continuamente le loro intenzioni di muovere prima verso la Libia e poi in Europa.

Certo non potevamo pensare che rimando a guardare da una Platea apparentemente sicura,L’ISIS si sarebbe spento e la situazione si sarebbe normalizzata!

Ed eccoci qua oggi, dopo molte minacce, dopo il Libro nero, e dopo che tutti (tranne i Giordani mossi comunque da spirito di vendetta) hanno inspiegabilmente esitato ad intervenire con il “pugno di ferro” , la notizia che i militanti di ISIS siano definitivamente sul territorio Libico, e probabilmente in possesso di missili scud (che onestamente non fanno tutta la paura che i media vorrebbero suscitare) suscita improvvisamente timori!

Personalmente, e’ ormai diverso tempo che (associandomi a molti altri) affermo che sarebbe l’ora di smettere di avere paura, ed incominciare a mostrare i denti!  ora spero solo che non aspettino dell’altro a far decollare i nostri aerei e dimostrare finalmente di che pasta sono fatte le nostre forze armate!

Vi lascio all’articolo

Danilo

 

Al-Baghdadi ha ordinato alla popolazione di Sirte di sottomettersi ai jihadisti di Ansar al-Sharia. Il rischio di avere le truppe fedeli al sedicente Stato Islamico alle nostre porte: solo 450 km separano Libia e Italia, Sicilia sotto il raggio dei missili (ammesso e non concesso ne abbiano). I jihadisti prendono il controllo di una radio nella città natale di Muhammar Gheddafi. L’ambasciata italiana a Tripoli invita gli italiani ad abbandonare il Paese. Egitto pronto a evacuazione degli egiziani, dopo pubblicazione del video della decapitazione di 21 cristiani copti egiziani

Roma – Un sostenitore del sedicente ‘califfato’ islamico ha pubblicato sul proprio account Twitter una mappa in cui ha evidenziato che “la distanza tra Roma e Sirte è di 1.250 chilometri, come quella che separa (le due città saudite, ndr) Jeddah e Dammam“.  Un missile “Scud può arrivare” fino in Italia – ha aggiunto l’utente che si chiama ‘Qalam hur’ – ricordando che Sirte dista 450 chilometri dalla Sicilia.

La ‘riflessione’ avviene a poche ore dall’annuncio della “conquista” di Sirte, città della Libia centro-settentrionale, ad opera dei jihadisti di Ansar al-Sharia, affiliata al sedicente Stato Islamico.

Così oggi pomeriggio l’ambasciata italiana a Tripoli ha invitato i connazionali presenti in Libia a lasciare temporaneamente il Paese, alla luce di una situazione sul terreno che si fa sempre più critica per l’avanzata jihadista. Già il primo febbraio scorso il sito Viaggiare Sicuri ribadiva “il pressante invito ai connazionali a non recarsi in Libia e a quelli tuttora presenti a lasciare temporaneamente il Paese“.

A Sirte Ansar al-Sharia ha posto oggi il proprio quartier generale, stante a quanto riferito in rete da alcuni siti jihadisti, diffondendo fotografie che mostrano degli uomini armati davanti ai microfoni dell’emittente mentre brandiscono i loro kalashnikov.

Città natale di Muammar Gheddafi, Sirte è diventata una roccaforte dei gruppi radicali, tra cui Ansar al Sharia (“Partigiani della Legge di Dio”) dopo la caduta del regime nel 2011.

“Radio Sirte, radio Macmadas e Al-Turathiya hanno diffuso un discorso di Baghdadi nel quale ordina alla popolazione di Sirte di sottomettersi“, hanno riferito i media locali. Ma secondo alcuni osservatori indipendenti, questo discorso è estratto dal ‘sermone’ con cui Baghdadi annunciava la nascita del califfato alcuni mesi fa e quindi non sarebbe stato scritto specificatamente per la popolazione di Sirte. Rientrerebbe nella strategia di guerra psicologica lanciata ad ampio spettro sia verso l’interno, tra la popolazione libica, che verso l’Italia, attraverso una sapiente strategia di gestione delle partenze dei migranti verso le coste italiane.

Gli attivisti hanno riferito anche che alcune radio locali hanno trasmesso il Corano salmodiato e inni al sedicente Stato Islamico. In precedenza, milizie jihadiste avevano assaltato l’Ufficio passaporti di Sirte, chidendolo e impadronendosi dei timbri e delle apparecchiature, intimando ai dipendenti di “pentirsi” per non essere accusati di apostasia: reato che comporta l’immediata esecuzione capitale, nella barbarie islamista.

Due giorni fa, l’ex premier libico Ali Zeidan – che vive in Europa dallo scorso anno, ossia da quando il suo governo fu sfiduciato dal parlamento – ha affermato che la presenza del cosiddetto Stato Islamico va rafforzandosi in tutta la Libia e in particolare lungo la costa del Mediterraneo. In un’intervista al Times, l’ex premier aveva affermato che la fascia costiera del Paese entro “un mese o due mesi” potrebbe essere completamente in mano ai jihadisti.

via Caos in Libia: jihadisti conquistano Sirte. Su Twitter: possiamo colpire l’Italia con gli Scud. Italiani via da Libia | The Horsemoon Post.

I colpevoli non sono I Musulmani, bensi’ I terroristi dell’ISIS …Pilota arso vivo in gabbia, la Giordania Sbrana l’ISIS!

Personalmente non sono un religioso; questo, anche se nasce in tempi lontani e “non sospetti” quando, ragazzo sui banchi di scuola, avevo già compreso come le religioni nei secoli passati fossero state solo uno strumento di controllo delle masse e generatrici di un potere quasi infinito, probabilmente si e’ accentuato fino a diventare una certezza durante gli anni passati ad operare nei vari teatri di guerra che il nostro mondo ha visto dal 1993 a oggi.

Non voglio certo fare di questo mio articolo un sunto sulle religioni e la Fede (qualunque essa sia), non ne sarei nemmeno capace, ma mi pare dovuto specificare che non e’ a parer mio corretto ne intelligente fare di tutta un erba un fascio!

Quindi, se pur considero “umano” generalizzare l’offesa nel tentativo di guadagnare una maggior sicurezza, l’esperienza maturata nei vari conflitti in cui sono stato coinvolto, e una buona dose di buon senso, mi spinge a dover dire a chiare lettere che continuare a puntare il dito su tutti i “Mussulmani”, dire che non può’ esistere integrazione, e che andrebbero tutti sterminati e’ un’enorme sbaglio. Penso basti soffermarsi a pensare che se veramente vogliamo fare di tutti i Mussulmani dei complici di questi maniaci dell’ISIS, allora dovremmo anche dire che tutti i Campani sono Camorristi, tutti i Siciliani sono Mafiosi, tutti i Calabresi sono Ndranghetani etc… dovremmo dire che i Tedeschi sono comunque tutti Nazzisti e che gli Ebrei sono tutti Banchieri…Dovremo dire che tutti i Cristiani sono Crociati e che tutti i politici sono ladri! Ma tutti sapete che non e’ così’!

Tutti sapete anche che continuare imperterriti a generalizzare l’offesa, non solo é deleterio per noi oggi, ma é e sarà un profondo vantaggio per quei fondamentalisti che ogni giorno bombardano con messaggi di odio chi ancora non segue il loro “diktat”!  Non e’ una affermazione menzognera dire che l’odio genera odio, e che se continuiamo a dire ad una persona che e’ un delinquente, quella persona alla fine si convincerà’ che e’ vero, oppure, non trovando comunque una via d’uscita, deciderà di unirsi a chi gli da credito (ISIS) e non discredito!

Certo non e’ facile vedere e fare delle distinzioni, soprattutto quando ogni volta che succede qualcosa di tragico vediamo una persona di una specifica etnia o religione esserne il responsabile; ma mi permetto di ricordare che la vita non e’ mai facile, e che, soprattutto in queste vicissitudini, bisognerebbe tutti avere un pizzico di sangue freddo e ragionare prima di parlare o puntare il dito! I politici in lotta per la seggiola, i giornalisti in cerca di una fama veloce o di molti lettori, e più’ generalmente chi da una generalizzazione potrà’ trarre vantaggio, continueranno ad infuocare gli animi, spargendo odio e mala informazione, odio che tramuteranno in seguaci, in persone che ormai convinte di una idea saranno presto facili da aizzare!  Questo e’ successo in tutti i maggiori conflitti passati e moderni… Guardate la Bosnia ad esempio, a Sarajevo vivevano in pace tre etnie, tre religioni, da un giorno all’altro si sono ritrovati a spararsi vicendevolmente, tra vicini, tra amici.  E questo non e’ successo perché’ non erano amici, ma perché “i cervelli della massa comandano quasi sempre sul cervello del singolo”. 

Allora mi chiedo se veramente, voi che in maniera semplice fate di tutta un erba un fascio, sareste domani capaci di imbracciare un fucile e sparare al vostro vicino o amico, pensando che lui deve essere cattivo solo per il fatto di pregare un Dio differente dal vostro!

Lo ammetto senza problemi, l’ISIS mi spaventa, la loro brutalità, il potere che guadagnano ogni giorno che passa, i soldi che hanno, e la resa mediatica che generano, e soprattutto chi da dietro le quinte li appoggia e rifornisce mi spaventano.  Ho visto troppe persone ammazzarsi in nome delle più’ disparate “stronzate” (perdonate il termine, ma ci voleva) ed ho poi visto il risultato finale… devastazione, distruzione, morte … il tutto inutile!  dopo la guerra, dopo un periodo di pacificazione, e con il tempo, i due che in principio erano amici, che poi erano nemici, ritorneranno amici!  allora a che Pro’ VI CHIEDO volete lasciare che le masse dominino il vostro intelletto!

Con tutto questo comunque ( e permettetemi questa precisazione) non voglio assolutamente “fare di tutta un erba un fascio” al contrario.  In molti Mussulmani, possiamo senza ombra di dubbio vedere il male puro, un male che deve essere combattuto senza esitazioni! Ma dobbiamo essere in grado di “discriminare” tra buoni e cattivi, anche se ciò vorrà dire correre più’ rischi, perdere altre vite!

Purtroppo, in questi giorni, noi “the good guys” abbiamo perso un altro uomo!  Un uomo e valoroso combattente che a dispetto di qualsivoglia legge, regola, morale o altro e’ stato brutalmente bruciato vivo!  Lui, il pilota Giordano era un Mussulmano, uno di quelli “buoni” ed ha pagato con il più’ alto prezzo il suo essere un “Buono”.  Se fosse stato un Soldato di ISIS, forse sarebbe stato semplicemente arrestato o nel peggiore dei casi Giustiziato con un metodo “Umano” (anche se dire “umano” parlando di uccisione non è propriamente corretto). Ma non e’ stato così’… lui Mussulmano che nulla ha a che fare con l’ISIS e’ stato torturato e bruciato vivo… i fondamentalisti di ISIS hanno mostrato il video con orgoglio, facendo vedere addirittura bambini che gioivano alla vista di quelle immagini… questo signori miei non e’ un problema di “religione” … questo è il male camuffato da “religione”… e così’ facendo si sta allargando, colpendo anche noi che alla religione preferiamo un sano piatto di spaghetti!

Questa e’ la strategia di ISIS, far si che il male (o come dicevano in guerre stellari, il lato oscuro della forza) conquisti anche noi … ci divida prima e ci scagli uno contro l’altro poi!

Bene, allora alla luce di quanto sopra, che voi concordiate o meno, penso sia giunto il tempo per tutti di schierarsi definitivamente contro il vero nemico che e’ formato da Pazzi schizofrenici che poco hanno a che vedere con qualunque religione… questi atti brutali, non possono essere cinti da un velo religioso, non possono essere accorpati ad una o un altra fede, ma bensì’ alla follia di pochi (ma troppi) che trovatisi uniti in un luogo hanno fatto di una religione la giustificazione per perpetuare le loro scorribande ed i loro delitti Atroci!

Abbiamo visto come in questi ultimi giorni la Giordania sia decisamente entrata nel conflitto, e con dichiarazioni decise ed azioni ancor più forti, hanno reso all’ISIS quello che da noi si sarebbe chiamato “Pan per Focaccia”.

Ma… Ma lasciatemelo dire, non e’ questo che sia da uomo, che da combattente avrei voluto vedere, o meglio non così’… Non penso infatti che la “vendetta” possa essere la giusta arma, o il giusto fine.  Certo, non posso dire che la parola Vendetta in questo caso stoni totalmente, in fin dei conti se torturi e poi bruci vivo uno dei miei, il mio sentimento non potrebbe essere certo differente, ma a mente fredda, staccandomi un pelo da quella vicenda, mi rendo conto che la vendetta non e’ la giusta moneta di “scambio”, anzi non e’ giusto parlare di Scambio (vita tua per vita mia).

Sarebbe ora che tutti i governi di questo mondo, con in testa i Governi Mussulmani, smettessero di pensare al guadagno ed all’interesse, ed iniziassero realmente e con ferma ragione a vedere questi “Demoni, Diavoli incalliti” dell’ISIS non come un problema, non come un gruppo terroristico, ma come “IL MALE FATTOSI UOMO”. Allora, senza più’ pensare al costo monetario che un azione in grande stile avrebbe, ma pensando che nessun uomo può’ pensare di lasciare questi “diavoli” liberi di scorrazzare in ogni dove, si potrebbe finalmente mettere in piedi la prima e vera operazione in difesa della pace umana che sia mai stata fatta.

Nessun guadagno, nessun interesse diverso dal voler sterminare il male dovrebbe essere nelle menti dei burocrati, solo la volontà’ di annientare il male, e dimostrare a qualunque altro pazzo schizofrenico, che seppur il mondo e’ grande, non vi e’ spazio per lui!

Il mio ultimo pensiero di questo articolo va a Lui, Il pilota Eroe, Che Possa riposare in pace!

Danilo.

ISIS MINACCIA L’INVASIONE DALLA LIBIA… Possiamo raggiungere facilmente l’europa con i migranti!

Il Dente Avvelenato

I tagliagole sono arrivati a Tripoli e possono raggiungere l’Italia su barconi d’assalto in 4 ore. Lo hanno dichiarato ieri, dopo avere ucciso cinque occidentali in un albergo . Dice testualmente un loro comunicato che ci vuole poco «per arrivare in Europa» con i migranti e «trasformarla in inferno». «Se riusciremo a sfruttare questo canale, la situazione in questi Paesi si trasformerà in un inferno». Dobbiamo credergli, perché hanno dimostrato di fare sul serio, loro.

Continua a leggere a: ORA TOCCA ALLA MARINA- TOLTI I PANNOLINI DAI CANNONI | Congedati folgore.

Troops from 50 nations came to Afghanistan to help rebuild the country. Many found themselves fighting for their lives… … The fight – Return to Hope

The fight - Return to Hope

THE FALL OF THE TALIBAN

On 20 September 2001, just days after the 9/11 attacks,

US President George W. Bush issued an ultimatum to the Taliban regime: hand over the leaders of al-Qaeda in Afghanistan, close every terrorist training camp in the country. The ultimatum was rejected. The US response was immediate:

The Afghan capital Kabul was liberated by Northern Alliance opposition forces on 13 November.

In mid-December US troops and their international partners attempted to capture Osama bin Laden at the Battle of Tora Bora in eastern Afghanistan near the Khyber Pass. But he escaped across the border to Pakistan.

Soon Kandahar, the spiritual home of the Taliban, fell to US and anti-Taliban Afghan forces. By January 2002, the Taliban had officially capitulated.

Keep reading at: The fight – Return to Hope.