REFERENDUM DELLE TRIVELLE: SI, NO, ASTENUTO O COSA?

Il 17 corrente mese (ovvero 17.04.2016) ci verrà chiesto di esprimere il nostro parere sull’abrogazione parziale di norma del comma 17, terzo periodo, dell’articolo6 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (norme in materia ambientale), come sostituito dal comma 239 dell’art. 1 della legge 28 dicembre 2015, n. 208 (Disposizioni per la formazione del bilanci annuale e pluriennale dello Stato – legge distabilità 2016), limitatamente alle seguenti parole: <<per la durata di vita utiledel giacimento, nel rispetto degli standard di sicurezza e di salvaguardia ambientale>>.  Votando “SI” si richiederà l’abrogazione della norma, votando “NO ci si esprimerà per il mantenimento della norma quale è attualmente.

Detto questo, penso che molti di voi (come me quando l’ho letto la prima volta) staranno cercando nel vocabolario di “Ostrogoto” cosa quella frase voglia significare! A leggere dai vari post di Facebook, o a sentire le varie interviste in televisione forse ci siamo fatti un idea, ma lungi dall’esser veramente capita. Questo perché troppo spesso, chi ci spiega di cosa si tratti questo referendum, invece di dirci semplicemente cosa esso rappresenti e cosa significhi modificare o mantenere la norma specifica, lo usa a solo scopo propagandistico elettorale: è quindi, omettendo o aggiungendo una parola qua ed una parola lá, che ci fa sembrare di dover votare per una cosa che in realtà non è assolutamente pertinente con la reale richiesta.

Allora per quello che sono riuscito a decifrare dalle mille pagine ove ho cercato e dalle mille informazioni ricevute, posso affermare con quasi piena certezza che la norma in questione non abolisce né le trivelle, né impedisce l’estrazione del petrolio, bensì interessa solo ed esclusivamente quegli impianti di PRODUZIONE (attivi e già perforati, 20 o 30 anni fa) di GAS entro le 12 miglia dalla costa, quindi solo in mare .

Sostanzialmente chiede se volete chiudere i rubinetti del gas di giacimenti in produzione, allo scadere della concessione oppure se, visto che il giacimento è già perforato e già in produzione, volete consentire che si lasci il rubinetto aperto, sino ad esaurimento del giacimento stesso. 

Quindi cosa votare? qual è la miglior o più giusta scelta?

Io, non essendo né uno scienziato, né un politico, né un esperto di leggi e norme,ho cercato di capire meglio e , detto onestamente, ancora oggi, nonostante le molte ricerche effettuate con molti mezzi differenti, continuo ad avere diversi dubbi.Come in molte cose (anzi tutte) le opinioni e le informazioni sono estremamente discordanti (a seconda di chi le pronuncia o di dove le si cerca),e stabilire realmente quale sia la cosa migliore diventa estremamente complicato.

Una cosa comunque mi sembra di averla capita, nessuno dei politici interessati all’informazione su questo referendum riesce a restare “super partis”, ovvero riesce a comunicare delle informazioni “tecniche, complete, e prive di indicazioni di voto”.

Beh certo voi direte la politica è così, ma quando parliamo di un REFERENDUM, ovvero a mio personale avviso, un mezzo che usa chi deve decidere per capire cosa realmente il popolo desideri maggiormente o pensi sia più giusto, non dovrebbe esserci alcun inquinamento politico di parte, alcun gioco di partito o schieramento di scuderia, semplicemente ci dovrebbe essere un informazione completa ed imparziale sulla questione da votare, ed eventualmente un opinione, ma non un diktat! Così, chi è incaricato di attuare le decisioni avrebbe una chiara (si spera) risposta del popolo, e potrebbe semplicemente applicarla.

Ma questo non accade quasi mai, e come in questo caso, si cerca di tramutare un referendum che dovrebbe decidere della “salute” della nostra nazione e del nostro ambiente in un sondaggio elettorale per poter dimostrare ad una o un altra parte delgoverno da che parte pende la bilancia dei consensi!

E’ proprio così che siamo arrivati ad oggi in un’ Italia dipendente quasi totalmente dall’estero per la fornitura di energia invece che esserne un attore e fornitore principale per l’Europa. Se ad esempio volessimo vedere la questione delle energie rinnovabili, (quindi parliamo di energia Eolica, Geotermica, idroelettrica, Marina, Solare, e Biomasse) ed andassimo a ritroso nel tempo, vedremmo come negli anni passati, tutto quello che oggi ci viene indicato come il futuro dell’energia “pulita” veniva indicato come deleterio ed addirittura quasi più dannoso del sistema tradizionale. Le pale Eoliche venivano denigrate ed accusate di essere fortemente inquinanti nello smaltimento e dannose per l’ecosistema (soprattutto se in mare), i pannelli solarivenivano indicati come inefficienti e fortemente inquinanti, il geotermico veniva indicato come la possibile causa di disumani terremoti e smottamenti: insomma, di ecologico non c’era nulla, e i combustibili fossili rimanevano il sistema “migliore”!

Eppure la morfologia Italiana ci avrebbe permesso di sfruttare al massimo tutte le cosiddette “fonti rinnovabili” al punto che avremmo potuto fornire energia a tutta l’Europa.

Allora oggi, mentre tutti cercano di ridurre le centrali nucleari, impiantano pale eoliche ovunque, sfruttano ogni tetto per il fotovoltaico ecc., noi siamo ancora qua a chiederci se dei pozzi aperti 20 o 30 anni fa siano da chiudere prima della fine del giacimento oppure se si debbano sfruttare fino alla fine, facendo passare da una parte il combustibile ricavato come una risorsa per noi importantissima e dall’altra come se queste piattaforme fossero la causa principale di tutto l’inquinamento del mar mediterraneo!

Ma nel frattempo la terra dei fuochi brucia, le pale eoliche le installano ditte straniere, i pannelli solari arrivano dalla Cina, le nostre centrali vanno con carbone tedesco, e noi ci arrovelliamo il cervello per capire se dire SI, NO o astenuto!

Concludo affermando che secondo me, l’unica vera differenza che avremo tra un Si ed un No sono migliaia di disoccupati in più o in meno, ed un po’ più di dipendenza energetica/economica dall’estero rispetto a quella che già abbiamo ora.  L’inquinamento ormai, se c’è stato rimane anche se si chiudono tutti i pozzi.  Alla fine, quando il 17 sera o il 18 verranno scrutinate le schede gli italiani avranno forse nuovamente perso un occasione per dire la loro, ed uno o un altro partito politico proclamerà la sua vittoria!

Danilo Amelotti

MY COMMENT ON ILLEGAL INVASION FROM LIBYA … NE HANNO RACCATTATI 3.480: GUARDATE DOVE! | VoxNews

This my comment is written first in English because I want everybody understand what kind of situation Italy is now “suffering”.
The white spot on the center bottom of this map indicate the latest illegal immigrant pick up point made by the Italian Navy. 14 boats with 4000 Illegals (I cannot call them refugees, or immigrants, at least until they show their real identity). I am not a person that would prefer to kill, or even worst, abandon people to a bad end, but we all must consider what is the right or the wrong action.
Continuing this procedure will only encourage unscrupulous smugglers and criminals to increase (day by day) this Human-traffic!
Wouldn’t be easier and safer to have a coalition force building up a collecting centre directly on the Libyan coasts, rather than pick up people right in front of them? Isn’t it the time to stop supporting Criminal activities? Yes I wrote SUPPORT, because our today action, although for many appear to be mercy in respect of the humans, it is only SUPPORT to criminals and smugglers!!!! 

And for those that believe that Italy will be the final destination, I have a bad news… Many of this illegals are daily crossing the Italian border and are spreading around the whole EU … Although we are the first suffering, you must consider that we won’t be the last!

It is time that all EU people (not politicians) will start complaining and force their government to help stop this Situation! We people will suffer the evolution of this situation not “them politicians” !

I live you to one Italian Article talking about the event.

Vi lascio all’articolo Italiano

NE HANNO RACCATTATI 3.480: GUARDATE DOVE! | VoxNews.

Ed io commento … RENZI SI DIMENTICA DI INVITARE IL MARÒ ALLA PARATA DEL 2 GIUGNO

Z

Tra ieri ed oggi, tra la Visita del Presidente Renzi ad Herat e la parata del 2 Giugno, ho visto e letto molti post rivolti talvolta al merito o non merito del nostro Presidente del consiglio a vestire l’uniforme, o rivolti a come la parata sia stata per tanti versi uno show politico dove da un lato si vedevano facce di alti rappresentanti politici “apparentemente” disinteressate all’evento e dall’altra militari non proprio in vena di dimostrare il loro valore ed orgoglio, ed ovviamente tanti post che richiamavano ai due assenti d’onore, ovvero Massimiliano e Salvatore, i fucilieri di marina ancora “tenuti in ostaggio” da un immobilismo politico/militare! 

Onestamente io non ho visto nessuno dei due eventi, ciò non dovuto a non voglia o disinteresse, bensì ad un impedimento professionale che mi ha tenuto lontano dagli schermi televisivi.

Mi rattrista comunque sapere e leggere di tanto malumore (giusto malumore) e di come la nostra politica sembri infischiarsene altamente… forse il fatto che moti dei nostri politici non abbiano nemmeno mai visto una caserma (presidente del consiglio in testa) o che le forze armate in Italia siano comunque e sempre “lo scomodo fardello” di una finta democrazia legata ai tempi passati, pesano troppo sulle coscienze e menti dei nostri politici per riuscire, almeno in questa giornata, a dare il giusto valore a uomini e donne che ogni giorno vestono una divisa e servono il loro paese.

Di contro, quei militari in parata apparentemente privi di voglia ed orgoglio, forse non sono altro che il sinonimo dello stato d’animo ormai diffuso, causato dal trattamento che i nostri Marò hanno e ancora stanno ricevendo dallo stato, dai tagli stipendiali, dai trattamenti economici e pensionistici ormai “ridicoli”, e da tutti gli insulti che ricevono nel quotidiano da quella parte di Italia che li vede come i nemici da abbattere!

11063913_1570205279901375_3366604838521402836_nRiguardo ai nostri due Emblemi del fallimento politico/militare, ovvero Massimiliano e Salvatore, state pur certi che il fatto che nessuno li abbia menzionati in questa giornata non mi meraviglia assolutamente: come pensare che dei politici inetti possano mai affrontare l’onta del loro disonore pubblicamente? come pensare che vogliano realmente tirarsi la zappa sui piedi da soli?

Allora non mi rimane che dire a tutti che io Ero, Sono e Sarò sempre fiero di essere Italiano, e cercherò sempre di portare lustro a quella bandiera che è per me simbolo della mia casa, della mia terra della mia gente. Spero che molti altri la pensino come me, e che magari, alla prossima occasione che si presenterà, andranno a votare… non ci lamentiamo sempre di come le cose non cambiano, vanno male, ecc… cerchiamo noi di farci promotori di cambiamento…

VIVA L’ITALIA!

Vi lascio all’articolo riportato nel titolo … RENZI SI DIMENTICA DI INVITARE IL MARÒ ALLA PARATA DEL 2 GIUGNO.

TUTTI GIOISCONO … IO NO!!! Forze speciali italiane vanno in Libia: parte “l’operazione-piattaforme” – Secolo d’Italia

Pictures from http://www.piotrandrews.com … Unit Polish GROM

Non fraintendetemi… non critico la scelta di mandare (finalmente) le nostre forze speciali in supporto di chi in Libia e’ li per lavorare, e soprattutto a difendere le nostre “fonti di carburante” …

Ma non capisco la psicologia del nostro “amato” governo… due nostri Uomini e soldati sono detenuti ingiustamente in India per aver (forse) difeso una nostra nave BATTENTE BANDIERA ITALIANA in acque internazionali (Inviati, come in questo caso, dallo stato) … L’ISIS minaccia di venire in Italia ed attaccarci, ma il governo decide che questa non e’ una minaccia tale da necessitare un intervento armato (e non intendo uno sbarco di truppe, ma sicuramente un bel bombardamento non starebbe troppo male) … pero’ oggi, quando comunque le piattaforme Italiane sono difese da guardie private, e nonostante sappiamo tutti che nel caso i nostri militari dovessero sparare contro pirati o assalitori sarebbero comunque reputati ASSASSINI e quindi chissà quale nuovo governo li tratterrebbe in ostaggio in attesa della decisione di un “probabile giudice o procura”,  il nostro governo decide per l’ennesima volta di mandare MILITARI IN DIFESA DI INSTALLAZIONI PRIVATE!!!!

Allora mi sento di non gioire per l’invio di nostre forze a difesa di Italiani in territori a rischio (cosa che per ogni altro stato di questo mondo sarebbe considerato giusto ed appropriato), ma di temere che altri Italiani, e servitori della patria e della bandiera, siano ora a rischio di processi ingiusti, di giudizi affrettati e di giochi di potere dove loro, I MILITARI, rischiano di diventare una mera merce di scambio!!!!

Non mi dilungo, sicuro che avrete già’ capito il mio pensiero … e quindi vi lascio all’articolo che dilaga sul web e nei TG… vi lascio ai molti commenti “ERA L”ORA… FINALMNTE SI SONO DECISI… LE NOSTRE FS PARTONO… etc etc. etc.” … e prego che nulla succeda e che tutti i nostri uomini possano SEMPLICEMENTE fare ritorno alle loro famiglie, sani salvi e senza pendenze giuridiche dettate da qualche politico IN MALA FEDE!

Danilo Amelotti

L’allarme è scattato giovedì sera. Venerdì dal porto della Spezia sulla nave San Marco e forse da un altro porto italiano hanno cominciato a imbarcarsi mezzi e forze speciali italiane, un paio di distaccamenti del gruppo operativo Incursori e una compagnia di fucilieri di Marina, dirette verso le piattaforme petrolifere dell’Eni in Libia, davanti alla Tripolitania. I militari avranno il compito di proteggere ed eventualmente evacuare il personale che lo richieda. Inoltre c’è sempre la stazione di compressione di Greenstream dell’Eni a Mellitah, sulla costa libica, vigilato da guardie private, che poco potrebbero fare di fronte a un commando dell’Isis che minacciasse di far saltare tutto a meno di non ricevere un congruo riscatto. Evidentemente il governo italiano, bruciato forse da passate esperienze, ha realizzato che qualche gruppo fondamentalista potrebbe pensare a rapire nostri concittadini in Libia per poi chiederci qualche decina di milioni di euro di riscatto. Visto il pregresso, sarà meglio prevenire, hanno pensato i nostri governanti.

Detto fatto: le nostre truppe migliori sono già in piena operazione diretti verso la nostra ex colonia dove metteranno in sicurezza le nostre strutture e veglieranno sull’incolumità dei lavoratori e dei residenti italiani in Libia. A quanto pare ci sono riunioni in corso anche delle altre forze speciali come ad esempio i paracadutisti. «Se verrà chiamata, la Brigata Sassari sarà pronta a fare la sua parte», ha tra l’altro detto il generale Arturo Nitti, comandante della Brigata Sassari, in merito ad un eventuale intervento dei “sassarini” sullo scenario internazionale, in occasione delle celebrazioni per il centenario della storica Brigata. D’altra parte sempre giovedì il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha chiaramente detto al premier Renzi e ai ministri Gentiloni e Pinotti che un intervento militare della Nato non è per ora in agenda. E quindi l’Italia i suoi interessi se li deve guardare lei. Per una volta.

CONTINUA A LEGGERE:  Forze speciali italiane vanno in Libia: parte “l’operazione-piattaforme” – Secolo d’Italia.

NON C’È DA STUPIRSI … MA …Caos in Libia: jihadisti conquistano Sirte. Su Twitter: possiamo colpire l’Italia con gli Scud. Italiani via da Libia | The Horsemoon Post

Certo, quando nel 2011, una “congrega” di nazioni ha deciso che Gheddafi doveva essere deposto, già’ avevo ipotizzato il possibile futuro di quella Nazione!

Nel mentre che gli anni passavano, e molte notizie (talvolta molto contrastanti) provenivano dalla “Nuova Libia”, l’ISIS si materializzava sugli scacchieri internazionali, proclamando continuamente le loro intenzioni di muovere prima verso la Libia e poi in Europa.

Certo non potevamo pensare che rimando a guardare da una Platea apparentemente sicura,L’ISIS si sarebbe spento e la situazione si sarebbe normalizzata!

Ed eccoci qua oggi, dopo molte minacce, dopo il Libro nero, e dopo che tutti (tranne i Giordani mossi comunque da spirito di vendetta) hanno inspiegabilmente esitato ad intervenire con il “pugno di ferro” , la notizia che i militanti di ISIS siano definitivamente sul territorio Libico, e probabilmente in possesso di missili scud (che onestamente non fanno tutta la paura che i media vorrebbero suscitare) suscita improvvisamente timori!

Personalmente, e’ ormai diverso tempo che (associandomi a molti altri) affermo che sarebbe l’ora di smettere di avere paura, ed incominciare a mostrare i denti!  ora spero solo che non aspettino dell’altro a far decollare i nostri aerei e dimostrare finalmente di che pasta sono fatte le nostre forze armate!

Vi lascio all’articolo

Danilo

 

Al-Baghdadi ha ordinato alla popolazione di Sirte di sottomettersi ai jihadisti di Ansar al-Sharia. Il rischio di avere le truppe fedeli al sedicente Stato Islamico alle nostre porte: solo 450 km separano Libia e Italia, Sicilia sotto il raggio dei missili (ammesso e non concesso ne abbiano). I jihadisti prendono il controllo di una radio nella città natale di Muhammar Gheddafi. L’ambasciata italiana a Tripoli invita gli italiani ad abbandonare il Paese. Egitto pronto a evacuazione degli egiziani, dopo pubblicazione del video della decapitazione di 21 cristiani copti egiziani

Roma – Un sostenitore del sedicente ‘califfato’ islamico ha pubblicato sul proprio account Twitter una mappa in cui ha evidenziato che “la distanza tra Roma e Sirte è di 1.250 chilometri, come quella che separa (le due città saudite, ndr) Jeddah e Dammam“.  Un missile “Scud può arrivare” fino in Italia – ha aggiunto l’utente che si chiama ‘Qalam hur’ – ricordando che Sirte dista 450 chilometri dalla Sicilia.

La ‘riflessione’ avviene a poche ore dall’annuncio della “conquista” di Sirte, città della Libia centro-settentrionale, ad opera dei jihadisti di Ansar al-Sharia, affiliata al sedicente Stato Islamico.

Così oggi pomeriggio l’ambasciata italiana a Tripoli ha invitato i connazionali presenti in Libia a lasciare temporaneamente il Paese, alla luce di una situazione sul terreno che si fa sempre più critica per l’avanzata jihadista. Già il primo febbraio scorso il sito Viaggiare Sicuri ribadiva “il pressante invito ai connazionali a non recarsi in Libia e a quelli tuttora presenti a lasciare temporaneamente il Paese“.

A Sirte Ansar al-Sharia ha posto oggi il proprio quartier generale, stante a quanto riferito in rete da alcuni siti jihadisti, diffondendo fotografie che mostrano degli uomini armati davanti ai microfoni dell’emittente mentre brandiscono i loro kalashnikov.

Città natale di Muammar Gheddafi, Sirte è diventata una roccaforte dei gruppi radicali, tra cui Ansar al Sharia (“Partigiani della Legge di Dio”) dopo la caduta del regime nel 2011.

“Radio Sirte, radio Macmadas e Al-Turathiya hanno diffuso un discorso di Baghdadi nel quale ordina alla popolazione di Sirte di sottomettersi“, hanno riferito i media locali. Ma secondo alcuni osservatori indipendenti, questo discorso è estratto dal ‘sermone’ con cui Baghdadi annunciava la nascita del califfato alcuni mesi fa e quindi non sarebbe stato scritto specificatamente per la popolazione di Sirte. Rientrerebbe nella strategia di guerra psicologica lanciata ad ampio spettro sia verso l’interno, tra la popolazione libica, che verso l’Italia, attraverso una sapiente strategia di gestione delle partenze dei migranti verso le coste italiane.

Gli attivisti hanno riferito anche che alcune radio locali hanno trasmesso il Corano salmodiato e inni al sedicente Stato Islamico. In precedenza, milizie jihadiste avevano assaltato l’Ufficio passaporti di Sirte, chidendolo e impadronendosi dei timbri e delle apparecchiature, intimando ai dipendenti di “pentirsi” per non essere accusati di apostasia: reato che comporta l’immediata esecuzione capitale, nella barbarie islamista.

Due giorni fa, l’ex premier libico Ali Zeidan – che vive in Europa dallo scorso anno, ossia da quando il suo governo fu sfiduciato dal parlamento – ha affermato che la presenza del cosiddetto Stato Islamico va rafforzandosi in tutta la Libia e in particolare lungo la costa del Mediterraneo. In un’intervista al Times, l’ex premier aveva affermato che la fascia costiera del Paese entro “un mese o due mesi” potrebbe essere completamente in mano ai jihadisti.

via Caos in Libia: jihadisti conquistano Sirte. Su Twitter: possiamo colpire l’Italia con gli Scud. Italiani via da Libia | The Horsemoon Post.

ISIS MINACCIA L’INVASIONE DALLA LIBIA… Possiamo raggiungere facilmente l’europa con i migranti!

Il Dente Avvelenato

I tagliagole sono arrivati a Tripoli e possono raggiungere l’Italia su barconi d’assalto in 4 ore. Lo hanno dichiarato ieri, dopo avere ucciso cinque occidentali in un albergo . Dice testualmente un loro comunicato che ci vuole poco «per arrivare in Europa» con i migranti e «trasformarla in inferno». «Se riusciremo a sfruttare questo canale, la situazione in questi Paesi si trasformerà in un inferno». Dobbiamo credergli, perché hanno dimostrato di fare sul serio, loro.

Continua a leggere a: ORA TOCCA ALLA MARINA- TOLTI I PANNOLINI DAI CANNONI | Congedati folgore.

«Polizia pronta per i terroristi? Bugie»

Ritorniamo a Bomba sul terrorismo e su come, secondo gli annunci dei nostri Politici, l’Italia sia preparata a fronteggiarlo.

Gia ieri e nei giorni scorsi ho pubblicato alcuni articoli dove paleso la mancanza di strategia e preparazione da parte della nostra classe politica in materia di Terrorismo.

In fatti, se da un lato si affannano a fare dichiarazioni rassicuranti, dall’altro tutti (anche coloro i quali non conoscono bene la materia) ci rendiamo conto che la nostra preparazione e la reale volontà’ di fronteggiare seriamente la questione Terrorismo non sembra proprio esserci.

Non e’ sicuramente novità che gli annunci dei nostri politici alle continue minacce di terrorismo siano in parte fatte solo per calmare gli animi e l’opinione pubblica, insomma non e’ certamente spaventando il popolo che si può’ fronteggiare una minaccia invisibile (almeno fino a quando non si palesa uccidendo decine di innocenti).  Ma probabilmente, quello che troppo spesso viene dimenticato, e che alle parole bisogna sempre seguire con i fatti, altrimenti, come sempre, ci ritroveremo a passare le nostre giornate sperando che mai nulla succeda in Italia.

Allora, dopo aver urlato ai quattro venti che siamo sicuri, che le nostre forze dell’ordine sono preparate, che i nostri servizi lavorano incessantemente per prevenire ogni possibile minaccia, scopriamo che con l’invasione dei Clandestini e l’operazione Mare Nostrum abbiamo “indirettamente” finanziato il terrorismo” (ISIS Guadagna dai Clandestini), scopriamo che le nostre manovre e leggi riguardo l’antiterrorismo sono comunque ancora “in alto mare” (Antiterrorismo all’Italiana…), e ci rendiamo conto che in realtà, l’unica barriera tra noi ed i terroristi e’ costituita dall’ottimo lavoro di singoli uomini che vengono comunque “abbandonati” a se stessi, al punto che (come leggerete dall’articolo lincato alla fine di questo mio commento) i poliziotti chiamati a controllare i nodi cruciali, ed a vegliare sulla nostra sicurezza, non solo sono in numero esiguo, ma addirittura si ritrovano a lavorare con gli stessi mezzi che avevano forse nel dopoguerra… nemmeno un giubbotto antiproiettile!

Probabilmente sarebbe necessario postare e pubblicare ogni santo giorno foto e filmati degli attentati che recentemente hanno creato il panico nel mondo occidentale, iniziando dal più’ recente, dove due pazzi allo sbaraglio, armati di fucili obsoleti ed imprecisi, sono riusciti a mettere sotto sopra una città’ come Parigi e a mettere in fuga una macchina della polizia accorsa sul posto (e loro hanno sicuramente equipaggiamenti migliori dei migliori equipaggiamenti dei nostri uomini)… oppure come in Canada un pazzo isolato sia riuscito a mettere il panico a Ottawa… Il terrorismo e’ di persè un atto infimo che può’ essere perpetrato da chiunque in qualunque momento contro chiunque.  E sicuramente, avere delle forze dell’ordine che (a parte un profondo impegno dell’individuo) si muovono con equipaggiamenti obsoleti, senza elementi di protezione, senza strumenti reali di controllo (metal detector, cani addestrati, armi efficienti, addestramento specifico etc.) non può’ far altro che farci vedere come un obbiettivo facile!

Credere che il solo fatto di indossare un uniforme ed avere un M12 come arma primaria sia sufficiente a deterrere ed eventualmente fermare un terrorista e’ solo follia!  Certo, un arma migliore, un addestramento specifico, un giubbotto antiproiettile, uno scanner per borse etc, non impediranno mai che un pazzo armato possa perpetrare un attentato terroristico, ma certamente permetteranno al personale incaricato di fermarlo magari prima che effettui una strage!

Concludo lasciandovi poi all’articolo “sfogo/verità” del poliziotto della Polfer di Bologna, dicendo che la nostra classe politica dovrebbe smetterla di parlare e magari incominciare ad agire.  Invece di tagliare il budget li dove ora come ora serve seriamente, tagliassero spese di minore importanza e si dedicassero realmente alla prevenzione e lotta al terrorismo; in fin dei conti, un terrorista, non attacca solo il popolo inerme, attacca anche chi lo “guida”, quindi e’ sicuramente anche loro convenienza avere in atto un dispositivo serio, seriamente equipaggiato e seriamente preparato.

Danilo Amelotti

LEGGETE L’ARTICOLO «Polizia pronta per i terroristi? Bugie» | Sostenitori delle Forze dell’Ordine.

BBC News – Greek fighter jet crashes in Spain killing 10 people

26 January 2015 Last updated at 23:51 GMT

Ten people have been killed and 13 injured at a military base in Spain, when a Greek fighter jet lost power and crashed into other aircraft parked on the ground.

The incident happened during a NATO training exercise. Both pilots were killed.

Kristina Zarich reports.

via BBC News – Greek fighter jet crashes in Spain killing 10 people.

Drone Lands Inside White House Grounds

Drone Lands Inside White House Grounds

NEW DELHI, India — A drone landed inside the White House grounds early Monday, a federal law enforcement official told NBC News.

The official gave no further details about the unmanned aerial vehicle, other than to say it landed in a tree at 3 a.m. ET. The Secret Service responded and determined the drone did not pose a threat, the official said.

Keep reading at: Drone Lands Inside White House Grounds.

Antirerrorismo all’italiana: molte idee e pochi fatti | Politica | DiariodelWeb.it

ROMA – I tragici eventi di Parigi del 7 gennaio scorso hanno riacceso anche in Italia il dibattito sul «pericolo terrorismo». Come spesso accade nel nostro Paese però, alle dichiarazioni forti e interventiste della nostra classe dirigente è seguito il solito attendismo. Il Consiglio dei ministri (Cdm) del 20 gennaio scorso non ha affrontato il tema sicurezza, che pure era all’ordine del giorno (odg), preferendo agire su diverse misure di carattere economico (alcune delle quali nemmeno presenti nell’odg). Poi dopo alcune incertezze è stata scelta la data di mercoledì prossimo, il 28 gennaio, per convocare il nuovo Cdm che dovrebbe approvare un pacchetto di misure anti-terrorismo, contenente anche nuove disposizioni in materia di missioni militari all’estero. Il governo, hanno fatto sapere fonti dell’esecutivo, agirà attraverso un decreto legge e non con un disegno di legge (dl) come inizialmente previsto.

UNO SCONTRO FRA POTERI?

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