L’EFFETTO FARFALLA e l’ Isis… il manuale per mettere “Roma a ferro e fuoco” (da – IlGiornale.it)

Avete presente l’effetto Farfalla?

Effetto farfalla è una locuzione che racchiude in sé la nozione maggiormente tecnica di dipendenza sensibile alle condizioni iniziali, presente nella teoria del caos. L’idea è che piccole variazioni nelle condizioni iniziali producano grandi variazioni nel comportamento a lungo termine di un sistema.

 

Se ora vi state chiedendo cosa c’entri questo con l’articolo che segue, vuol dire che ancora non avete realmente realizzato cosa sia l’ISIS, come il terrorismo funzioni, e soprattutto cosa stia causando il nostro sterile “attendere e guardare” mentre affermiamo che ci dispiace vedere delle persone inermi morire li in quel freddo televisore!!!!

Tra le tante forme di terrorismo che abbiamo conosciuto nella nostra storia, probabilmente il terrorismo religioso e’ il peggiore; infatti, se con un gruppo di terroristi “politici” o comunque animati da ideali “umani” si potrebbe pensare di arrivare ad una soluzione o ad una trattativa, con il terrorismo religioso non si può’!  Sedersi ad un tavolo di trattativa con queste persone pensando di poter ottenere qualcosa, sarebbe come “voler far passare un cammello per la cruna di un ago (vi ricorda niente questa citazione?).

La strategia che sta adottando l’ISIS e’ (sul piano del terrore) vincente… Infatti, mentre noi esitiamo nelle scelte e nelle decisioni, mentre noi continuiamo a cercare non so quale dialogo con non so chi, mentre noi continuiamo a permettere che migliaia di sconosciuti invadano il nostro territorio, loro attaccano chiunque e dovunque … ed e’ così’ che a poco a poco tutti realizzate (io lo so da molti anni come funziona) che non serve molto per causare un onda di paura gigantesca … basta che due pazzi (o anche solo uno) entrino in un qualsiasi posto pieno di civili (senza razza, religione, colore della pelle o altro, solo cosiddetti “civili”) e sparino all’impazzata… anche quando nessuno fosse colpito, tutti iniziereste a domandarvi (quasi con timore di farvi sentire) dove colpiranno domani!!

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E poi escono questi articoli (come quello che segue il mio commento) … e la gente leggendoli si stupisce e si chiede se sia realmente possibile … i giornalisti li scrivono come se fosse lo scoop del secolo … eppure e’ già da molto che questi ISIS, Boko Haram, Al Qaeda etc. spargono il male nel mondo intero… ma noi, anzi lasciatemi dire VOI, vi stupite e continuate a postare della vostra passeggiata in moto o del bel vestito o del cane che soffre, ma quando una notizia di come l’ISIS abbia ucciso madre e 2 figli impiccandoli ad un ponte, o centinaia di persone vengono trucidate in Nigeria, nessuno la pubblica sulle sue bacheche, e tutti sono contenti di Sentire i nostri politici che ci rassicurano dicendo che a noi non succederà’ nulla, che noi siam sicuri!!!!

Allora veniamo all’EFFETTO FARFALLA:  noi (gli stati, i politici, i governi, ed anche i privati cittadini) oggi stiamo provocando una minima variazione che domani (tra 5-10-15-20 anni e chissa’) sarà una variazione enorme… anzi ne stiamo facendo molte di queste piccole variazioni… Lasciamo che l’immigrazione di massa ci stravolga, togliamo i crocifissi dalle scuole, cambiamo le nostre tradizioni, addirittura scendiamo da un pullman perché a dei mussulmani non va che le nostre donne vestano la minigonna… e loro, i terroristi, il male, il demonio o come ca**o lo volete chiamare, loro continuano a guadagnare terreno … fino a quando non sara’ troppo tardi!!!!

 

Vi lascio all’articolo…

Danilo

 

Dopo l’attacco in Tunisa è allerta terrorismo in tutta Italia. Il nostro Paese, come ha più volte sootolineato anche il Viminale, potrebbe essere nel mirino dell’Isis soprattutto in concomitanza di grandi eventi come Expo e il Giubileo straordinario voluto da Papa Francesco.

Ed è proprio su Roma che i jihadisti dell’Isis e le cellule dormienti presenti in Italia hanno messo gli occhi.

Così su un nuovo ebook diffuso in rete qualche lupo solitario dispensa consigli su come mettere Roma a ferro e fuoco. L’autore del testo avrebbe “studiato la jihad globale per 10 anni, ha conoscenza dei diversi tipi di gruppi della jihad nel mondo, le loro sconfitte e i successi”. Poi si entra nel dettaglio del piano del terrore: “L’avvento della guerra per la conquista di Roma – scrivono – consisterà principalmente di guerriglia urbana nelle città e nelle strade europee”.

Dopo l’addestramento con le normali armi la guida suggerisce di imparare ad usare anche armi definite “rudimentali perché sono facili da utilizzare e perché in molti casi non sono illegali. Questo tipo di armi sono considerate potenzialmente letali, e sono buone anche per l’autodifesa. Non devono mancare archi e frecce fatti in casa, balestre, fionde, molotov, fucili ad aria (che sono facilmente rintracciabili nei negozi che vendono articoli per cacciatori), pistole a pellet con punte di metallo”. In una delle foto che illustrano il libro digitale, poi, compare anche la foto di una pistola balestra usata per la caccia che si consiglia si usare per gli “attacchi silenziosi”. I primi tre esempi di armi presenti in questa lista, poi, possono essere fatte in casa. Quindi, il manuale suggerisce anche dove e come trovare le istruzioni per costruirle: “Utilizzate il browser Tor per ricercare come sono fatte su Wikihow.com. Inoltre avere armi moderne richiede soldi e fatica. Oltre ad essere letali, poi, queste possono essere pericolose per chi le detiene. Se vi fermano con un’arma di questo genere sarete imprigionati con una condanna molto lunga. Tuttavia, se vi arrestano è sempre meglio dire che fate parte di una banda locale e non di una cellula terroristica islamista”. A questo punto, come racconta il Tempo, ecco l’elenco dei luoghi dove è possibile trovare le armi: “Si trovano di solito nel mercato nero. I musulmani che hanno fatto parte di bande o sono in carcere per reati minori sanno che bisogna contattare gli spacciatori nei posti del mercato clandestino e chiedere loro come fare per acquistarne una”.

Per quanto riguarda l’utilizzo di ordigni esplosivi la guida del bravo combattente indica le parti necessarie per creare un dispositivo dal sicuro effetto deflagrante. Insieme alle foto, ecco una breve guida su come costruire una bomba. Intanto il manuale indica che sono quattro le parti necessarie: “Serve un contenitore che può essere di qualsiasi dimensione. Una bottiglia o una pentola a pressione portatile, anche una macchina. Poi serve l’innesco, polvere esplosiva mescolata con lo zucchero, o un elastico acceso manualmente, oppure del liquido infiammabile. Il combustibile, che può essere anche una bomboletta a gas, fertilizzanti, bombolette spray, etc. In ultimo il contenitore dovrà essere riempito do materiali che con l’esplosione arriveranno a colpire dappertutto per ferire la gente. All’occorrenza potranno essere usati chiodi, sfere metalliche e rocce taglienti”. Su Youtube comunque, rassicura l’autore, esistono video che mostrano come sono fatti questi ordigni. Anche in questo caso bisogna utilizzare il browser Tor per “navigare in sicurezza”. In fondo, aggiunge la guida, “basta vedere cosa accade gettando un deodorante nel fuoco per capire gli effetti”.

via Isis, il manuale per mettere “Roma a ferro e fuoco” – IlGiornale.it.

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Danilo Amelotti

I am a former Italian SPECOPs; after 25 years of service I left the active duty and I am now private trainer and co-owner of Tactical News Magazine International. I will write about my past and present experiences, trainings and training methodology, and I will comment actual event (mainly related to my past activities). Finally you will also find reviews on equipment and weapons. Sono un Incursore in congedo; dopo 25 anni di servizio ho lasciato il servizio attivo e sono ora un istruttore privato e comproprietario di Tactical News Magazine International. Sul mio blog scriverò articoli riguardanti le mie esperienze passate e presenti, parlerò' di addestramenti vari e metodologie di insegnamento, ed ovviamente commenterò' fatti attuali (maggiormente correlati con la mia passata esperienza). In fine pubblicherò' anche test di equipaggiamenti vari.

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